La Repubblica Ceca ha spento il suo fotovoltaico: produceva troppo
di Giulia Favetti pubblicata il 17 Aprile 2023, alle 12:11 nel canale Energie RinnovabiliDurante le festività pasquali i bassi consumi e il tempo soleggiato hanno portato gli impianti fotovoltaici cechi a produrre un'enorme quantità di energia, al punto da obbligare ČEPS a spegnerli
109 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info1) Gli impianti possono essere spenti/limitati da terna. Terna può inviare Ordini di Dispacciamento agli impianti. Detto questo, non è gratis spegnere.
2) Gli (ex) impianti a carbone (meno quelli a gas), dato che il tempo per spegnere/accendere gli impianti è elevato, di solito non vengono spenti, ma semplicemente si stacca la turbina per non far più produrre. Ecco (anche) perchè quelli a gas sono preferibili, si spengono e accendono in meno tempo (insomma, non solo perchè il carbone, credo, inquini di più.
3) I sistemi a pompaggio (oltre a ottimizzare il profitto) sono in pratica batterie 'naturali'.
4) Sono appena partiti in italia progetti pilota per impianti di storage a batteria (ancora poca roba, ma ci stiamo muovendo). Cercate Terna accumulo e trovate info.
5) Anche le "comunità energetiche" cittadine servono a quello, ovvero gli utenti di una centrale a medio consumo si "bilanciano" tra loro per non sovraccaricare la rete in alta tensione.
Grazie!
Certo che sono curiosa e nel mio piccolo cerco di leggere, fare domande ed informarmi, consapevole che posso arrivare a capire la questione fino a un certo punto (sia per mancanza di basi di studio sia per limiti neuronali).
Tornando al punto focale dell’articolo, se vai sulla pagina di Techxplore scoprirai che abbiamo chiuso il pezzo allo stesso modo, ovvero citando la possibilità di usare sistemi di accumulo quali cuscinetto.
Dal momento che ho scritto più volte riguardo alle diversi batterie (per dirla in 2 parole) ho colto l’occasione al balzo per inserire i miei articoli. Questa è una scelta redazionale, non ha nulla a che vedere con la questione che sollevi tu, che fra l’altro è miope: io, Massimiliano, Vittorio ed altri scriviamo se non ogni giorno almeno settimanalmente riguardo a nuovi sistemi di accumulo.
A un anno da oggi avremo altre strategie, altre tecnologie, non puoi dire “queste soluzioni non sono sufficienti per gestire una generazione di energia al 100% rinnovabile”, banalmente perché quando arriveremo al 100% rinnovabile ANCHE il settore accumulo si sarà evoluto.
Fra l’altro questo è l’aspetto che ho voluto mettere in luce nell’articolo: gli investimenti nelle rinnovabili devono essere affiancati in quelli dedicati allo stoccaggio, altrimenti ci ritroveremo con 20 galline ovaiole e manco un paniere dove mettere le uova che non mangiamo.
Esatto!
@tutti.
Grazie per gli auguri!
Dal momento che ho scritto più volte riguardo alle diversi batterie (per dirla in 2 parole) ho colto l’occasione al balzo per inserire i miei articoli. Questa è una scelta redazionale, non ha nulla a che vedere con la questione che sollevi tu, che fra l’altro è miope: io, Massimiliano, Vittorio ed altri scriviamo se non ogni giorno almeno settimanalmente riguardo a nuovi sistemi di accumulo.
La questione che sollevo io è focale soprattutto in un ottica di adozione delle RES strano che una persona così attenta non lo capisca.
L'articolo che hai pubblicato già fa capire che senza tecnologie di stoccaggio adeguate siamo già al limite di adozione e diventerà un problema sempre maggiore senza nemmeno aver sfiorato l'obiettivo del 100% rinnovabile. Un discorso serio sulla decarbonizzazione parte dalle tecnologie disponibili oggi perchè bisogna pianificare. E questo approccio lo dovrebbero avere anche i divulgatori.
L'approccio che hai tu " lasciamo fare alla tecnologia futura" perchè arriveranno le soluzioni, capisco che abbia senso in un ottica editoriale ma non è molto responsabile e consapevole a livello ambientale.
Questo sì che è assolutamente miope.
E' un approccio che usiamo da più di un decennio ma non ha portato ai risultati sperati.
Non ci si puo' affidare alla WUNDER-TECH per vincere una guerra contro il cambiamento climatico, tanto quanto non ci si puo' affidare alle WUNDER WAFFEN per vincere una guerra.
Hanno il brutto vizio di arrivare in numero troppo scarso e troppo tardi.
E' un ragionamento che porta a non comprare un auto oggi perchè ci si aspetta che in futuro esisteranno le auto volanti o il teletrasporto.
Lo scopo ultimo dell'adozione delle RES è decarbonizzare, creare autonomia energetica e abbassare i costi energetici... non installare l'ultimo modello di RES di moda in quel momento e tra l'latro non abbiamo tempo perchè siamo già in ritardo.
https://www.youtube.com/watch?v=m6u5JbhowHY
L'articolo che hai pubblicato già fa capire che senza tecnologie di stoccaggio adeguate siamo già al limite di adozione e diventerà un problema sempre maggiore senza nemmeno aver sfiorato l'obiettivo del 100% rinnovabile. Un discorso serio sulla decarbonizzazione parte dalle tecnologie disponibili oggi perchè bisogna pianificare. E questo approccio lo dovrebbero avere anche i divulgatori.
L'approccio che hai tu " lasciamo fare alla tecnologia futura" perchè arriveranno le soluzioni, capisco che abbia senso in un ottica editoriale ma non è molto responsabile e consapevole a livello ambientale.
Questo sì che è assolutamente miope.
E' un approccio che usiamo da più di un decennio ma non ha portato ai risultati sperati.
Non ci si puo' affidare alla WUNDER-TECH per vincere una guerra contro il cambiamento climatico, tanto quanto non ci si puo' affidare alle WUNDER WAFFEN per vincere una guerra.
Hanno il brutto vizio di arrivare in numero troppo scarso e troppo tardi.
E' un ragionamento che porta a non comprare un auto oggi perchè ci si aspetta che in futuro esisteranno le auto volanti o il teletrasporto.
Lo scopo ultimo dell'adozione delle RES è decarbonizzare, creare autonomia energetica e abbassare i costi energetici... non installare l'ultimo modello di RES di moda in quel momento e tra l'latro non abbiamo tempo perchè siamo già in ritardo.
Credo che ci sia un po' di confusione, che sicuramente ti ho generato io.
Io non ho condiviso i link delle notizie sulle batterie di accumulo con l'intento di dire "ecco, questa è la soluzione, guardate!", come sembra lo stia intendendo tu.
Ho chiuso l'articolo dicendo che una soluzione (per quanto posso saperne io, che come detto prima non ho né intrapreso percorsi universitari sul tema, né sono abbastanza intelligente per comprendere fino in fondo le soluzioni sul piatto e i loro limiti) è installare sistemi di accumulo pari passo con le rinnovabili e ho riportato alcuni esempi.
Fine.
Non darmi poteri o responsabilità che non ho.
Io non ho assolutamente l'approccio "lasciamo fare alla tecnologia futura" e se hai letto altri miei articoli sulla tematica "Cambiamento Climatico&affini" dovresti esserti fatto un'idea piuttosto precisa su come affronto – anche personalmente – la questione.
Contestualizziamo un attimo la frase, vuoi?
Tu hai scritto:
"quando parli di accumuli quelli che citi non sono nemmeno lontanamente quelli che servirebbero per gestire una generazione di energia al 100% rinnovabile"
Al momento NON abbiamo il 100% di energia rinnovabile, quindi tu stai dicendo:
"quando arriveremo al 100% di energia verde i sistemi di oggi, che tu hai citato, non saranno sufficienti"
Su questa frase la mia risposta è stata:
"A un anno da oggi avremo altre strategie, altre tecnologie, non puoi dire "queste soluzioni non sono sufficienti per gestire una generazione di energia al 100% rinnovabile", banalmente perché quando arriveremo al 100% rinnovabile ANCHE il settore accumulo si sarà evoluto."
Tradotto: fra un anno non saremo ancora al totale di energia dalle FER - ci saremo più vicini di oggi, ma ancora lontani - ma i sistemi di accumulo saranno già totalmente diversi da quelli di Aprile 2023.
Fra qualche anno, quando arriveremo veramente al 100% di energia verde, saranno diversi ancora.
Questo non credo che tu possa onestamente contestarlo.
Io e te siamo d'accordissimo sul fatto che non si investe abbastanza nell'accumulo - e che se si continua cosi ci ritroveremo col cerino in mano - e che siamo in un ritardo pauroso sulla tabella di marcia: a mio parere il motivo dello "scontro" è che non ci siamo capiti.
Gli investimenti in smart grid prescindono dalle rinnovabili, vengono fatti comunque.
Vergine santissima che tunnel quello del motore Schietti!
Grazie, mi hai regalato dieci minuti di puro divertimento!
Leggevo che i pannelli moderni hanno tempi di usura abbastanza lunghi, nell'ordine di qualche decennio.
Le batterie non sono l'unica soluzione per lo stoccaggio. I sistemi naturali di pompaggio dell'acqua in quota sono già in uso da tempo, l'idrogeno è un'altra soluzione piuttosto viabile e con una densità di energia decisamente interessante, visto che è un gas.
Le terre rare saranno in mano alla Cina, ma solo perché c'è bisogno di quantità notevoli di energia per estrarle. In realtà ce le abbiamo anche in Italia ma, siccome ci costa un botto in termini energetici estarle, lo facciamo fare alla Cina. Prima ci rendiamo autosufficienti e sostenibili, meglio è.
come sempre.. troppo.. di fretta.. senza pensare..
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