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L'Europa vuole più pompe di calore, ecco come Samsung Climate Solutions prepara la sua offensiva

di pubblicata il , alle 16:40 nel canale Energie Rinnovabili L'Europa vuole più pompe di calore, ecco come Samsung Climate Solutions prepara la sua offensiva

Samsung Climate Solutions ha mostrato durante Expocomfort 2024 le carte che si giocherà per guadagnare spazio in un mercato che si prevede in grande crescita, nonostante la piccola frenata del 2023

 
45 Commenti
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Cromwell14 Marzo 2024, 11:09 #31
Originariamente inviato da: h.rorschach
...e la corrente costa quasi 50c al kWh.




Cambia gestore e contratto.
MIKIXT14 Marzo 2024, 12:05 #32
Originariamente inviato da: Folgore 101
Dall'articolo non si mette in risalto una cosa molto importante, le nuove PDC a R290 permettono di lavorare a 65°C (per unità abitative) con temperatura esterna fino a -10°C.


Quello che non si mette in risalto è che in quelle condizioni le pompe di calore hanno un COP (rendimento) e un'assorbimento di corrente elettrica che non le rende per nulla più convenienti ed ecologiche rispetto ad una qualsiasi caldaia a condensazione.

La stessa pompa di calore, se invece di essere installata in una abitazione con impianto a bassa temperatura a 30/35°C (radiante a pavimento, parete o soffitto) viene installata in una abitazione con impianto ad alta temperatura (radiatori a 50/55°C), ha un COP (rendimento) inferiore di circa il 30%, vale ad dire un consumo di energia elettrica superiore del 30% rispetto al funzionamento a bassa temperatura.


Originariamente inviato da: barzokk
Peccato solo che il COP fa pena.
Il problema è questo, non il delta T.
Se non si parla di COP per una pompa di calore, tanto vale non parlarne affatto.


Esattamente.

Ma il marketing (e chi ci abbocca) fa a meno di ragionare su questo punto fondamentale.

Inoltre non si tiene conto che per produrre l'acqua calda è sempre necessario avere un serbatoio di accumulo da almeno 200/300 litri, cosa che è impensabile di installare in molti appartamenti ed abitazioni (oltre a tutto quello che va dietro, serbatoio inerziale, vasi di espansione, trattamento acqua, ecc.).

Riassumendo:

La conversione da gas ad elettrico è possibile su tutti gli edifici? Non sempre, a meno di non fare interventi sostanziali sul fabbricato. Risulta più facile in ville dotate di un locale tecnico o ampi spazi esterni.


La conversione da gas ad elettrico è conveniente (&#8364 su tutti gli edifici? Non sempre, se l'edificio è poco coibentato, quindi molto disperdente e con impianto a radiatori, i consumi saranno sempre elevati. A meno di non avere un'impianto fotovoltaico con una buona produzione (altri € da investire).

La conversione risulta più ecologica a livello di emissioni? Forse. Prima bisogna mettere in conto l'inquinamento generato dalla produzione di pompe di calore, accessori vari, elementi scaldanti, pannelli fotovoltaici per reintegrare l'energia consumata. E sperare che la pompa di calore lavori in un'edificio efficiente, cioè ben coibentato. Altrimenti lo spreco di energia è comunque assicurato.
Folgore 10114 Marzo 2024, 13:49 #33
Originariamente inviato da: Ginopilot
Vero, ma potranno venderci energia elettrica visto che anche loro dovranno affontare un consumo molto maggiore? Senza una gradualita' sostenibile, ci limiteremo a spostare le emissioni. Cosa che potrebbe fare qualcosa in alcune zone, non necessariamente, mentre in altre non servirebbe a nulla.


Avranno un consumo maggiore se insisteranno con le macchine elettrice (e con i prezzi che hanno sarà una cosa lunga), sono anni (hanno iniziato 2 decenni fa) che per esempio Francia e Svizzera, che sono attaccate a noi, hanno case e condomini solo elettrici. Il problema è come sempre nostro che abbiamo fatto scelte che ci costringono a comprare da altri.

Originariamente inviato da: MIKIXT
Quello che non si mette in risalto è che in quelle condizioni le pompe di calore hanno un COP (rendimento) e un'assorbimento di corrente elettrica che non le rende per nulla più convenienti ed ecologiche rispetto ad una qualsiasi caldaia a condensazione.

La stessa pompa di calore, se invece di essere installata in una abitazione con impianto a bassa temperatura a 30/35°C (radiante a pavimento, parete o soffitto) viene installata in una abitazione con impianto ad alta temperatura (radiatori a 50/55°C), ha un COP (rendimento) inferiore di circa il 30%, vale ad dire un consumo di energia elettrica superiore del 30% rispetto al funzionamento a bassa temperatura.




Esattamente.

Ma il marketing (e chi ci abbocca) fa a meno di ragionare su questo punto fondamentale.

Inoltre non si tiene conto che per produrre l'acqua calda è sempre necessario avere un serbatoio di accumulo da almeno 200/300 litri, cosa che è impensabile di installare in molti appartamenti ed abitazioni (oltre a tutto quello che va dietro, serbatoio inerziale, vasi di espansione, trattamento acqua, ecc.).

Riassumendo:

La conversione da gas ad elettrico è possibile su tutti gli edifici? Non sempre, a meno di non fare interventi sostanziali sul fabbricato. Risulta più facile in ville dotate di un locale tecnico o ampi spazi esterni.


La conversione da gas ad elettrico è conveniente (€) su tutti gli edifici? Non sempre, se l'edificio è poco coibentato, quindi molto disperdente e con impianto a radiatori, i consumi saranno sempre elevati. A meno di non avere un'impianto fotovoltaico con una buona produzione (altri € da investire).

La conversione risulta più ecologica a livello di emissioni? Forse. Prima bisogna mettere in conto l'inquinamento generato dalla produzione di pompe di calore, accessori vari, elementi scaldanti, pannelli fotovoltaici per reintegrare l'energia consumata. E sperare che la pompa di calore lavori in un'edificio efficiente, cioè ben coibentato. Altrimenti lo spreco di energia è comunque assicurato.

Per il COP stai ragionando con le PDC a gas R410a, già con l'R32 si fa meglio e se l'R290 mantiene le promesse il rendimento inizia a calare dopo i -10°C.
Come dicevo è presto per fare gli altri conti, non ci sono ne le schede tecniche definitive della PDC ne i listini prezzi ufficiali, quando si avranno all'ora si potrà fare le relative valutazioni se conviene oppure no.
MIKIXT14 Marzo 2024, 13:55 #34
Originariamente inviato da: Folgore 101
Per il COP stai ragionando con le PDC a gas R410a, già con l'R32 si fa meglio e se l'R290 mantiene le promesse il rendimento inizia a calare dopo i -10°C.
Come dicevo è presto per fare gli altri conti, non ci sono ne le schede tecniche definitive della PDC ne i listini prezzi ufficiali, quando si avranno all'ora si potrà fare le relative valutazioni se conviene oppure no.


Ma per piacere, Vaillant è da anni che produce pompe di calore monoblocco R290 e non è certo l'unica, semplicemente Samsung arriva molto dopo.

Faccio il progettista da oltre 15 anni e le schede tecniche le so leggere, il calo del COP è evidente in tutte le macchine, anche in quelle R32 o R290.
barzokk14 Marzo 2024, 14:25 #35
Originariamente inviato da: Folgore 101
Per il COP stai ragionando con le PDC a gas R410a, già con l'R32 si fa meglio e se l'R290 mantiene le promesse il rendimento inizia a calare dopo i -10°C.
Come dicevo è presto per fare gli altri conti, non ci sono ne le schede tecniche definitive della PDC ne i listini prezzi ufficiali, quando si avranno all'ora si potrà fare le relative valutazioni se conviene oppure no.

https://www.vaillant.it/downloads/v...-01-1788020.pdf

R290
COP A-7/W35 vanno da 2,4 a massimo 3
con W55 ciao ciao
con W65 ti esce il messaggio: "use methane, dumbass"
Simonex8414 Marzo 2024, 15:00 #36
Originariamente inviato da: h.rorschach
Io mannaggia quel porco c'ho solo bestemmie. Le case in Italia hanno 3kW e la corrente costa quasi 50c al kWh. Il resto del mondo ha 10, 20kW a disposizione e pagano anche 10c al kWh. Le pompe di calore qui non possiamo permettercele.


Mah guarda.... io sono passato da un condominio classe B caldaia a gas ad una villetta grande il doppio A4 con pompa e spendo meno della metà.
Folgore 10114 Marzo 2024, 19:45 #37
Originariamente inviato da: MIKIXT
Ma per piacere, Vaillant è da anni che produce pompe di calore monoblocco R290 e non è certo l'unica, semplicemente Samsung arriva molto dopo.

Faccio il progettista da oltre 15 anni e le schede tecniche le so leggere, il calo del COP è evidente in tutte le macchine, anche in quelle R32 o R290.


Non ho mai parlato dei prodotti Samsung.
Sono andato a vedere, hai ragione Vaillant è effettivamente avanti. Dai dati delle schede tecniche effettivamente speravo in risultati migliori.

Trovo starno che ditte come Aermec mostravano schede tecniche provvisorie.

Originariamente inviato da: barzokk
https://www.vaillant.it/downloads/v...-01-1788020.pdf

R290
COP A-7/W35 vanno da 2,4 a massimo 3
con W55 ciao ciao
con W65 ti esce il messaggio: "use methane, dumbass"


Si le ho viste, effettivamente sono deludenti.
Attendo comunque le schede tecniche per potenze superiori, in certi ambiti si poteva risparmiare già con quelle vecchie, con questi si dovrebbe risparmiare ancora qualche cosa.
Podz15 Marzo 2024, 02:36 #38
Originariamente inviato da: MIKIXT
La conversione da gas ad elettrico è conveniente (€) su tutti gli edifici? Non sempre, se l'edificio è poco coibentato, quindi molto disperdente e con impianto a radiatori, i consumi saranno sempre elevati. A meno di non avere un'impianto fotovoltaico con una buona produzione (altri € da investire).

Colgo l'occasione per fare una domanda. Vivo in una casa storica in cui non posso installare pannelli, zona climatica E, nessun tipo di isolamento termico, radiatori in ghisa superdatati probabilmente sottodimensionati, ma incredibilmente riesco a mantenere i 20 gradi con una caldaia a condensazione tenendo la temperatura di mandata a 40-45 gradi nei mesi più rigidi. Nel mio caso, al netto della spesa iniziale e senza dover rifare tutto l'impianto, converrebbe una PDC monoblocco interna?
MIKIXT15 Marzo 2024, 11:54 #39
Originariamente inviato da: Podz
Colgo l'occasione per fare una domanda. Vivo in una casa storica in cui non posso installare pannelli, zona climatica E, nessun tipo di isolamento termico, radiatori in ghisa superdatati probabilmente sottodimensionati, ma incredibilmente riesco a mantenere i 20 gradi con una caldaia a condensazione tenendo la temperatura di mandata a 40-45 gradi nei mesi più rigidi. Nel mio caso, al netto della spesa iniziale e senza dover rifare tutto l'impianto, converrebbe una PDC monoblocco interna?


Evidentemente i radiatori non sono così sottodimensionati come pensi, poi c'è anche da dire che ormai non fa più freddo, altrimenti non riusciresti a scaldare la casa. Sicuramente mantenere una temperatura costante per tutto il giorno, invece che far lavorare l'impianto su picchi di fasce orarie, aiuta moltissimo. Cosa che tra l'altro è obbligatoria fare su un sistema dotato di pompa di calore, non è possibile farla lavorare per 3-4 ore al giorno e pretendere di avere 20°C in casa, almeno se parliamo di impianti che sfruttano l'irraggiamento (radiatori, riscaldamento a pavimento/parete/soffitto).

Bisognerebbe fare una simulazione precisa, facendo un calcolo energetico del fabbricato, ma in linea di massima da esperienze pregresse, senza l'impianto fotovoltaico e con un'edificio molto disperdente, a livello di spesa (&#8364 per l'energia il bilancio è pari o leggermente a favore della caldaia a condensazione. L'intervento di installazione della pompa di calore non si ripagherebbe mai, infatti i miei clienti l'hanno fatto tutti con il 110% perché era "gratis", nonostante li avessi sconsigliati. Adesso mi chiamano per dirmi che i consumi di elettricità sono alti e come si può fare per ridurli.

Ci tengo a precisare che la macchina monoblocco della pompa di calore va comunque all'esterno dell'abitazione, non all'interno. Per cui se i Beni Ambientali non ti concedono i pannelli fotovoltaici dubito ti concedano la possibilità di installare una macchina larga 130cm e alta 1 metro sulla facciata. L'alternativa sarebbe rinunciare ad una stanza e trasformarla in un locale tecnico, ciecare una finestra con delle griglie ed installare una pompa di calore con unità esterna canalizzabile. Già fatto in centro storico ma ovviamente si parla di costi importanti, oltre al fatto che bisogna avere un locale tecnico dedicato.

La situazione ovviamente si ribalta in edifici molto coibentati (di progettazione post D.M. 26/06/2015) e con impianto FTV, dal momento che la quantità di energia che occorre per il riscaldamento è veramente minima ed il fotovoltaico riesce a coprire buona parte dei consumi per riscaldamento ed acqua calda. Il problema è quando devi fornire il quadruplo dell'energia perchè la casa non è coibentata, puoi mettere tutto il fotovoltaico che vuoi ma i consumi saranno sempre alti.
Podz16 Marzo 2024, 03:00 #40
Originariamente inviato da: MIKIXT
in linea di massima da esperienze pregresse, senza l'impianto fotovoltaico e con un'edificio molto disperdente, a livello di spesa (€) per l'energia il bilancio è pari o leggermente a favore della caldaia a condensazione.

Capisco. Speravo che, riuscendo adesso a tenere una temperatura dell'acqua molto bassa con all'esterno sotto zero, con la pompa di calore avrei quasi sicuramente risparmiato qualcosa.

Originariamente inviato da: MIKIXT
la macchina monoblocco della pompa di calore va comunque all'esterno dell'abitazione, non all'interno. Per cui se i Beni Ambientali non ti concedono i pannelli fotovoltaici dubito ti concedano la possibilità di installare una macchina larga 130cm e alta 1 metro sulla facciata. L'alternativa sarebbe rinunciare ad una stanza e trasformarla in un locale tecnico

Questa mi è nuova, pensavo si potesse tranquillamente installare all'interno di un appartamento forando poi la parete (2 griglie) per i condotti dell'aria. Così diventa più laborioso, anche se avrei sempre la possibilità delle cantine. Quindi dal 2040 chi non avrà questa possibilità come dovrà fare? Mettere un sistema unico aria-aria in ogni stanza + boiler per ACS?

Originariamente inviato da: MIKIXT
La situazione ovviamente si ribalta in edifici molto coibentati (di progettazione post D.M. 26/06/2015) e con impianto FTV

Sì, su questo avevo pochi dubbi. Io al massimo potrei cambiare i serramenti e aumentare la resa termica dei radiatori, ma non so se sia sufficiente. L'impianto FTV è off limits per la soprintendenza (condivido in parte), e cappotti interni e riscaldamento a pavimento sono un po' troppo invasivi...e costosi. Spero che l'evoluzione tecnologica porterà a soluzioni più praticabili.

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