Il Portogallo vuole l'85% della sua energia prodotta da FER entro il 2030, e punta sul solare
di Giulia Favetti pubblicata il 03 Luglio 2023, alle 19:13 nel canale Energie RinnovabiliLo Stato europeo ha annunciato le revisioni del Piano nazionale per l'energia e il clima (PNEC) 2030, il cui slogan è "prima, un paese più verde": con neutralità carbonica come obiettivo da raggiungere entro il 2045, il giro di boa è fissato alla fine del decennio, con almeno l’85% del mix energetico nazionale coperto dalle FER, solare in testa
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPoi i portoghesi,prima fanno e poi discutono,al contrario di noi italiani,che prima discutiamo,poi discutiamo e poi discutiamo ancora e per mettere un solo lampione ci vogliono 30 anni se tutto va bene.
Mi sa che sono pure in grado di raggiungere l'obbiettivo anche prima,meglio non sottovalutarli,quelli fanno e non ci pensano due volte,anche se poi sbagliano, l'importante per loro e farlo.
Sarebbero il primo paese al mondo a raggiungere un mix dell'85% da rinnovabili, probabilmente per molti anni a venire.
L'Islanda è al 100% su rinnovabili.
E secondo me non riesci a capire gli andamenti esponenziali.
E secondo me non riesci a capire gli andamenti esponenziali.
A ginoworld è tutto diverso, si diverte a fare il bastian contrario quindi tutto quello che riguarda la produzione di energia se il mondo va verso le fonti rinnovabili, lui si oppone dall'alto delle sue speranze che tutto fallisca per tornare ai carri trainati dai buoi e le piramidi costruite a forza di braccia umane.
E secondo me non riesci a capire gli andamenti esponenziali.
E per quale ragione dovrebbe esserci un andamento tale?
E secondo me non riesci a capire gli andamenti esponenziali.
360 mila persone..
wow..
geotermia a manetta.. e solo 360 mila persone.. è come dire che in Italia riusiamo a produrre abbastanza green per alimentare una città di medie dimensioni come Verona o Brescia..
la cosa spettacolare che fa l'Islanda è usare la geotermia al posto del metano ma loro sono avvantaggiati avendola a portata di mano.. sarebbe carino che anche in giro per il mondo si puntasse di più sulla geotermia visto che è disponibile in molte nazioni (Italia per esempio..)
loro sono bravi in questo..
come i portoghesi a usare il vento e l'acqua
ma sono tutte nazioni piccole..
altra cosa bella dell'Islanda è che lo fa da sola.. senza un vicino di casa che supplisce eventuali problemi come fa il Portogallo..
ma è una piccola pulce.. ottimo esempio di volere è potere.. ma non replicabile su larga scala in tempi rapidi
wow..
geotermia a manetta.. e solo 360 mila persone.. è come dire che in Italia riusiamo a produrre abbastanza green per alimentare una città di medie dimensioni come Verona o Brescia..
la cosa spettacolare che fa l'Islanda è usare la geotermia al posto del metano ma loro sono avvantaggiati avendola a portata di mano.. sarebbe carino che anche in giro per il mondo si puntasse di più sulla geotermia visto che è disponibile in molte nazioni (Italia per esempio..)
loro sono bravi in questo..
come i portoghesi a usare il vento e l'acqua
ma sono tutte nazioni piccole..
altra cosa bella dell'Islanda è che lo fa da sola.. senza un vicino di casa che supplisce eventuali problemi come fa il Portogallo..
ma è una piccola pulce.. ottimo esempio di volere è potere.. ma non replicabile su larga scala in tempi rapidi
Magari funzionerà il "dividi et impera", ogni sottozona diventerà energeticamente indipendente. Non sottovalutare le crescite esponenziali... ovviamente parlo del mondo in generale, da noi c'è troppa burocrazia e freni vari.
il problema è che una crescita esponenziale crea solo problemi ad una rete di FER..
il corretto sarebbe una curva logaritmica se ci piacciono le parole complicate..
più ci avviciniamo al 100% e più diventa complicata la gestione e si peggiora la qualità della rete a meno di non intervenire con sistemi tampone e purtroppo la scelta sta ricadendo sulle costose batterie che invece dovrebbero essere poche sulla rete privilegiando gli stoccaggi naturali (pompaggio per esempio)
non sarà facile e per quello più è grande la rete (europa intera) e meglio è.. perchè il fattore di contemporaneità riduce i problemi (sempre a patto.. di nuovo.. di spendere valanghe di miliardi per le interconnessioni che oggi sarebbero superflue)
le soluzioni ci sono ma sono sempre soldi.. e tanti.. e più si lascia ai selvaggi la gestione dei nuovi impianti e più sono costose poi le soluzioni (Terna sono anni che lo dice che va regolamentato l'allaccio anche dei piccoli impianti e va deciso dove e quanto si puo' installare)
se ben guardi le norme sulle comunità energetiche nascono proprio per disincentivare l'uso delle reti AT/AAT.. ma la gente non capisce queste cose perchè sono troppo lontane dalla facile comprensione.. ma non è un problema perchè lo capisce quando gli dici che perdono 100 €/MWh se fanno male la comunità.. e quando tocchi il portafoglio la gente diventa meno stupida
c'è da lavorare.. e tanto.. per cui speriamo che NON sia esponenziale il passaggio perchè altrimenti sarà iperbolico il costo che dovremo sostenere tutti per non restare al buio di continuo..
il quartiere chievo, a verona è energeticamente neutro! c'ha un centrale idroelettrica che produce abbastanza corrente per i suoi 5000 abitanti!
che il resto della città si in*uli!
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".