Il Ministro Cingolani ancora controcorrente: "Gli ambientalisti sono parte del problema, sì al nucleare"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 02 Settembre 2021, alle 10:36 nel canale Energie Rinnovabili
Il Ministro della Transizione Ecologica ancora una volta si esprime con toni forti, che sembrano andare in realtà contro il suo mandato. Dopo le ultime dichiarazioni contro gli ambientalisti ed a favore del nucleare sale la protesta
149 Commenti
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Sarebbe auspicabile una diminuzione, ma vallo a spiegare ai capitalisti...
Se te non vuoi moltiplicarti ok.
Io, pur sapendo che è sbagliato, se potessi (economicamente parlando) figlierei come un coniglio: a raffica e oltre ogni limite.
Purtroppo limiti economici mi impongono di limitarmi ma con quale pretesa potrei andare a dire agli altri di non fare figli quando sono il primo che li farebbe?!
Detto ciò il referendum sul nucleare è una colossale ipocrisia. Un referendum fatto su una materia tecnica dove il più informato anche qua dentro ha una conoscenza del tutto parziale della materia e poche se non nessuna conoscenza tecnica adeguata.
I referendum dovrebbero essere limitati a materie squisitamente di indirizzo politico e non su questioni tecniche.
Non a caso abbiamo interi reattori al confine che in caso di incidenti non cambia veramente niente ma ci piace dire che siamo i furbi che dicono "no" salvo poi andare a comprare l'energia nucleare.
Meglio fare un referendum prima oppure finanziare un progetto colossale che nessuno vorrà sul proprio territorio?
Perchè a parole sono tutti buoni, ma poi in un attimo scatta il NIMBY (e non c'è solo in Italia
E non è solo un fatto di sicurezza, ma soprattutto quello dei costi/benefici:
è più conveniente potenziare l'interscambio di energia con l'estero (come sta' avvenendo da diversi anni in Italia) ed importare, oppure auto prodursi quell'energia usando il nucleare che Francia, Svizzera e Slovenia comunque produrranno fino allo smantellamento?
Altra cosa che non viene mai detta: quale società costruirebbe la centrale?
Con quale tecnologia? Chi fornirebbe il combustibile, ancor più se arricchito?
Per tutte e 3 c'è solo la Francia, inutile che guardiate altrove.
Piuttosto che buttarsi su progetti mastodontici da migliaia di GWp, perchè non valutare seriamente progetti più piccoli e "gestibili", come il micronucleare (SMR da 100-300 MWp)?
E ciò è la riprova di quanto sia assurdo far decidere alla gente su una materia così tecnica e complessa.
Per fare un paragone sarebbe come se quando progettano uno space shuttle la NASA facesse votare alla gente comune se secondo loro nei razzi ci va l'ossigeno liquido o la benzina.
Perchè a parole sono tutti buoni, ma poi in un attimo scatta il NIMBY (e non c'è solo in Italia
Questo avviene perché viviamo in paese così lottizzato che il balordo di quartiere ha sufficiente potere da opporsi a un progetto di rilevanza nazionale. I progetti nazionali dovrebbero essere fatti punto senza star dietro a consensi a gestiti da comitati scientifici. Il parlamento dovrebbe dare indirizzi politici e non tecnici ad esempio: l'obiettivo è l'indipendenza energetica oppure decarbonizzare il 20%.
è più conveniente potenziare l'interscambio di energia con l'estero (come sta' avvenendo da diversi anni in Italia) ed importare, oppure auto prodursi quell'energia usando il nucleare che Francia, Svizzera e Slovenia comunque produrranno fino allo smantellamento?
Potenziare l'interscambio è sicuramente importante ma una nazione che perde completamente la propria indipendenza energetica piano piano scivola verso l'essere una mera colonia degli altri.
I cinesi stanno insegnando al mondo sotto questo punto di vista che un passo alla volta con tutte le, passatemi il termine, segate che ci facciamo in occidente stiamo perdendo su tutti i fronti: energetico, materie prime, industria, produzione... la Cina avanza e anche gli USA perdono terreno e ancora stiamo a discutere se è importante o no avere fonti energetiche forti sul territorio nazionale. No no... non è importante possiamo direttamente arrenderci.
Con quale tecnologia? Chi fornirebbe il combustibile, ancor più se arricchito?
Per tutte e 3 c'è solo la Francia, inutile che guardiate altrove.
La Francia è la più comoda ma non l'unica. Basterebbe anche solo svincolarsi dalla logica da guerra fredda per cui non si tratta ad Est. Quindi la domanda a questo punto è: premesso che noi ormai in qualsiasi campo abbiamo una rilevanza ridicola con quale schieramento ci merita restare allineati?
Infatti non lo escluderei ma penso che i problemi siano pressapoco gli stessi... manca la forza politica perché ogni singolo partito in Italia è composto da mille micro lotti di potere che pensano solo al paesello e a mantenersi il consenso locale anche se per farlo gli viene chiesto qualcosa di chiaramente improduttivo a livello nazionale o peggio qualcosa che a livello nazionale danneggia il paese.
Se vuoi informati bene leggi sempre fonti contrapposte, meglio ancora se con contraddittorio.
Quel che appare dal tuo intervento invece pare legato ad un'informazione parziale che ha sviluppato un'opinione sbilanciata verso una parte.
A quanto pare, invece, non hai neanche provato a leggere i documenti e le fonti allegate. Io ho semplicemente asserito che, essendo stato abbastanza ignorante in materia, ho trovato molti documenti e prove scientifiche che smentiscono o puntualizzano molte delle tipiche opinioni a riguardo del nucleare che io stesso tendevo a condividere per ciò che avevo letto in precedenza. Di conseguenza, avendo sentito le 2 campane (anche se in tempi diversi), mi sono fatto un'opinione. Peraltro ho anche posto qualche domanda al ragazzo che gestisce la pagina e l'ho trovato molto cortese nel rispondere ad alcuni miei altri dubbi.
Assolutamente, sono d'accordo. Io parlo della tecnologia in generale; la stiamo rifiutando a priori quando invece potrebbe essere un'ottima alternativa.
https://www.enea.it/it/seguici/le-p...degli-incentivi
E un pannello difficile duri per 25 anni, ma ancor meno credo un inverter.
Una centrale a fissione è tarata di base per durare almeno 60 anni ma si punta a farla durare 100 e più (ogni tot anni tanto in pratica deve passare attraverso delle manutenzioni che in pratica la rinnovano da cima a fondo).
Per la fusione mi spiace proprio, non se ne parla se non verso la fine di questo secolo (e si deve ancora capire se la centrale che scaturirà da questa ricerca servirà per produrre energia elettrica o magari per il sequestro della CO2 dall'atmosfera).
https://it.wikipedia.org/wiki/ITER
https://it.wikipedia.org/wiki/DEMO
https://en.wikipedia.org/wiki/PROTO_(fusion_reactor)
Per DEMO si parla di 2050 ma si parla di "obiettivo ambizioso", quindi verrà certamente bucata come scadenza.
Si è sempre stati eccezionalmente ottimisti per la roadmap della fusione ma si è sempre stati frustrati dalla realtà.
Una bomba termonucleare o fissione-fusione-fissione o detta anche Teller-Ulam è molto più "semplice" da fare, si tratta di una reazione incontrollata e spaccare è molto più semplice che costruire.
https://it.wikipedia.org/wiki/Bomba_all%27idrogeno
a dire il vero negli incentivi ci sono finiti anche gli inceneritori, anzi no termovalorizzatori, unici in Europa a definirli fonte rinnovabili. e in bolletta ci finisce anche lo smaltimento delle vecchie centrali nucleari che sono ancora lì dopo oltre 30 anni. Dal 2012 al 2016 sono stati erogati 1,7 miliardi a Sogin per lo smantellare delle centrali nucleari. In media ogni anno ciascun contribuente spende 3,3 euro
Circa 3,30 euro. Questa è la cifra versata da ogni italiano ogni anno per finanziare il decommissioning. Il calcolo è di Tabarelli. “Le tariffe sono state modificate in via strutturale nel 1997, una delle prime decisioni della allora nuova autorità dell’energia. Da allora le tariffe hanno sempre destinato qualcosa a copertura oneri nucleari o costi incagliati”, spiega il presidente di Nomisma energia. E aggiunge: “Attualmente, a fine 2017, la tariffa base dell’elettricità è di 19,6 centesimi, di cui la parte per il nucleare è di 0,6% pari a 0,123 centesimi di euro per kilowattora. Il consumo medio italiano di una famiglia tipo è di 2.700 chilowattora, il che significa che ogni anno il consumatore versa 3,3 euro”.
Non tutti finiscono a Sogin, perché quella medesima componente, come precisa Tribuzi, “ogni anno eroga circa 100 milioni al bilancio dello Stato”. Ecco un altro punto d’ombra, secondo l’Unione nazionale consumatori. “Non si capisce perché parte dei soldi versati per il nucleare vadano direttamente nel bilancio dello stato – continua il responsabile energia Marco Vignola – come se noi cittadini fungessimo da vero e proprio bancomat, un modo semplice per avere denaro”. Ulteriore paradosso italiano è che l’uscita dal nucleare è finanziata con soldi che servono per pagare elettricità prodotta dall’atomo. “Noi siamo il Paese Ocse che importa più elettricità dall’estero, il 15% di quella che consumiamo”, spiega Tabarelli. “Questo estero è per lo più Francia, che con i suoi 53 reattori produce l’86% dell’energia elettrica da nucleare”, prosegue l’esperto. In sintesi, spiega il presidente di Nomisma energia, è come se “noi mantenessimo tre centrali nucleari all’estero con mille persone”.
https://www.wired.it/attualita/ambi...letta-nucleare/
l'elettricità in Italia costa caro ma non solo per il modo in cui la produciamo. probabilmente a usare il nucleare l'avremmo anche pagata di più con qualche scusa particolare.
Il Ministro della Transizione Ecologica
Ma questo si deve dimettere subito
ah, beh, allora puoi fumarti tranquillamente 750 Watt . non fa una grinza
Beh, devo dire che è stata quasi una rivelazione. Basta leggere soltanto gli articoli nella FAQ della suddetta pagina (l'ultima raccoglie anche le fonti da cui sono presi i numeri ed i dati) per capire quanta disinformazione ci sia al riguardo.
Mi spiace che molti di voi che commentano non abbiano la pazienza di leggerli perché si affrontano praticamente tutti i temi che avete fin qui affrontato. Provo a fare un sunto e vi rinnovo l'invito a leggere voi stessi:
- I costi d'impianto sono molto inferiori anche a molte alternative rinnovabili (sarebbe ad esempio assolutamente improponibile arrivare al 100% rinnovabile in Italia)
- Le emissioni in termini di CO2/kWh sono inferiori o paragonabili ai migliori impianti eolici
- La scarsità dell'uranio è data dal fatto che non è necessario al momento cercarne altro e non dal fatto che non ce ne sia, anzi.
- I tempi di costruzione si sono drasticamente ridotti negli anni (tanto che si stima che anche volendo ottenere il 100% del fabbisogno italiano basterebbero 5 o 6 reattori, 15/20 anni ed un investimento di un ordine di grandezza inferiore al caso 100% rinnovabili)
- Ci sono diversi esempi di catastrofi con migliaia di vittime dovute a produzione/stoccaggio di combustibili fossili o produzioni chimiche paragonate a qualche scarso centinaio di vittime dovute a tutti gli incidenti radiologici avvenuti.
- A parte Cernobyl dove l'incidente è stato causato da una sequenza di errori umani (e comunque non ha compromesso totalmente l'area per diversi millenni, anzi sarebbe in gran parte abitabile con una radioattività inferiore a quella di Orvieto ma è più conveniente far soldi sul turismo), gli altri incidenti raramente hanno causato morti nel breve o nel lungo periodo
- L'acqua radioattiva che sarà scaricata in mare dal Giappone avrà effettivamente una carica radioattiva trascurabile di per sé, ancora di più se diluita in mare. Tanto che in passato un ministro bevve un bicchiere di quell'acqua di raffreddamento ed è tuttora vivo ed in salute.
- Oggigiorno le centrali sono assolutamente sicure, hanno 4 sistemi di sicurezza automatici e non bypassabili (non come Cernobyl) quindi non c'è mafia, incompetenza o terrorismo che tenga. Fukushima non ha avuto morti a causa delle radiazioni, sono morte 2 persone per traumi perché schiacciate da calcinacci
Insomma, io stesso mi sono dovuto ricredere su tante cose che sapevo per aver letto o sentito dire.
Forse la verità è che semplicemente abbiamo paura di quello che non conosciamo; quindi magari provando ad informarci meglio potremmo vincere questa fobia. Anche con spirito critico, per carità, ma senza presupporre a priori complottismi e lobbies varie.
l'avvocato dell'atomo
quella sulla fauna a Chernobyl a me continua a fare cadere la mascella, sembra proprio una presa in giro.
sui tempi di costruzione stendiamo veli pietosi fa già ridere così
boh se queste sono le argomentazioni dei pro nucleare capisco perché non vanno da nessuna parte. poi hanno da ridire sulle argomentazioni dei "radical chic ambientalisti"
io di mio non sono contrario o favorevole a prescindere, per me all'epoca fu un errore abolire il nucleare con un referendum ma ormai è andata così. quel treno è perso, ne possiamo fare a meno. tanto non è vero che l'energia ci costerebbe meno, da noi è alta per tanti altri motivi. inoltre abbiamo centrali ferme da 30 anni che continuano a pagare e ancora ci teniamo li le scorte scorie perché non sappiamo dove metterle. sul nucleare di quarta generazione se ne può parlare ma in maniera seria, ancora non c'è nulla, non si può costruire nulla, non possiamo concentrarci su un progetto che richiede come minimo 20 o 30 anni e metterlo al centro del nostro piano energetico.
Per fare un paragone sarebbe come se quando progettano uno space shuttle la NASA facesse votare alla gente comune se secondo loro nei razzi ci va l'ossigeno liquido o la benzina.
in realtà serebbe come chiedere agli americani se vogliono continuare a finanziare ricerche e missioni nello spazio anziché usare quei fondi per altro sul proprio territorio. sono scelte che fa una società. la nostra ha scelto di non puntare sull'energia nucleare, ormai è andata così. ma non siamo rimasti senza elettricità in tutti questi anni.
ci sono temi su cui è giusto che una società decida come usare le proprie risorse, mi viene in mente anche acqua pubblica, gestione dei rifiuti, sanità, istruzione. la comunità decide e il compito dei politici è quello di trovare soluzioni per queste decisioni.
Assolutamente, sono d'accordo. Io parlo della tecnologia in generale; la stiamo rifiutando a priori quando invece potrebbe essere un'ottima alternativa.
si ma spesso quelle fonti sono di parte, con dati imparziali, tipo per l'acqua di fukushima di parlano solo del trizio e fanno calcoli basati sull'intera massa d'acqua di questo pianeta. sia i pro che i contro usano lo stesso modo di argomentare le proprie posizioni, si prendono solo i dati di comodo e così poi diventa facile per l'altra parte contestarli e si va avanti all'infinito.
nessuno rifiuta tecnologie a priori però se un ministro mi parla di nucleare di IV generazione deve anche dire a quale tecnologia in particolare si riferisce e quali sono i tempi reali di realizzazione. non ha fatto nulla di tutto questo, si è limitato a screditare l'altra "fazione"
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