Il Ministro Cingolani ancora controcorrente: "Gli ambientalisti sono parte del problema, sì al nucleare"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 02 Settembre 2021, alle 10:36 nel canale Energie Rinnovabili
Il Ministro della Transizione Ecologica ancora una volta si esprime con toni forti, che sembrano andare in realtà contro il suo mandato. Dopo le ultime dichiarazioni contro gli ambientalisti ed a favore del nucleare sale la protesta
149 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSul discorso supporto alle energie rinnovabili, non esistono solo le batterie. L'accumulo energetico può essere fatto in tanti modi. Per questo sì che l'idrogeno potrebbe essere un fattore, anche se la sua produzione da elettrolisi è poco efficiente: con il surplus crei idrogeno, che poi consumi con celle a combustibile quando la rete lo richiede o di notte quando non c'è il sole. Altro metodo è quello del pompaggio dell'acqua, in bacini naturali, artificiali o silos: quando non c'è sole diventano una centrale idroelettrica a richiesta. E così altri ancora.
Sul discorso energia nucleare che compriamo in grande quantità e a caro prezzo, vi invito a informarvi meglio, poiché è proprio l'esatto contrario. La quantità di energia che compriamo dall'estero è irrisoria sul totale nazionale, e la compriamo proprio perché ci offrono un loro surplus a un prezzo stracciato e gli facciamo un favore.
Su questi argomenti c'è troppa poca informazione e troppi luoghi comuni. Guardate il video con Armaroli che è linkato nell'articolo, già si imparano tante cose interessanti.
Il nucleare moderno è probabilmente a conti fatti la fonte energetica più green e sicura in assoluto, ma l'uomo non riesce ad essere abbastanza razionale per rendersene conto.
Faccio una domanda: quanti morti e danni ambientali ci sono al momento nel mondo nella catena produttiva del petrolio?
Gli obiettivi primari del "Forum 4ª gen" sono quelli di migliorare la sicurezza nucleare, ridurre la produzione di scorie nucleari, sottrarsi alla proliferazione nucleare (uso militare), minimizzare gli sprechi e l'utilizzo di risorse naturali, e di diminuire i costi di costruzione e di esercizio di tali impianti. (wikipedia)
Alcuni di questi lavorano a ciclo combustibile chiuso.
Il compito dei governanti non dovrebbe essere quello di gestire solo il presente, ma di impostare il futuro. Qui non si dice di costruire centrali di seconda generazione, ma di non escludere che in futuro si possano costruire centrali nucleari più sicure ed economiche, considerando l'intero ciclo di vita della centrale. Da affiancarsi alla produzione "verde", non per sostituirla.
Reattori a fissione che non usano uranio o derivati non me ne vengono in mente, cambiano i refrigeranti, i moderatori, alcuni sono autofertilizzanti e non sono mai usciti dallo stato di prototipo ma in pratica non ti liberi dalla necessità di approvvigionamento di combustibile.
Discorso diverso per i progetti di reattori a fusione, ma li siamo a tecnologie che non saranno disponibili a breve purtroppo.
Il nucleare di nuova genrazione è sicuro, efficiente, una centrale nucleare non lavora 10 anni e poi la devi buttare (come i pannelli solari...) ma ha una vita lunghissima e lo stoccaggio degli scarti è regolamentato a livello mondiale. Se poi facciamo il solito patetico ragionamento che "in italia mangerà la mafia"
CUT
Dove non arriva la mafia ci pensano i grandi imprenditori col benestare della politica, tutte le grandi innovazioni sono sicure finché non arriva quella nuova ad avvertirci degli enormi rischi che ci portavamo dietro, impossibile sfuggire agli organi internazionali di controllo perché è illegale andare contro la legge, se inquiniamo o facciamo il botto non ci sarà nessuno da incolpare perché il governo sarà già dimissionario e la radioattività rimasta nei terreni come quella delle vecchie centrali nucleari, ancora oggi non bonificate servirà solo a ricordarci delle complicazioni che questo sistema ci porta
finché non ce ne dimenticheremo
Bravissimo concordo e sottoscrivo, parlare di nucleare nel 2021 senza uno straccio di infrastruttura è quantomeno anacronistico, se cominciamo ora avremo la prima centrale tra 10-15 anni e parlo con cognizione di causa, la centrale di montalto di castro, pensata come nucleare e riconvertita dopo il referendum, c'ha messo una vita ad essere ultimata.
- i referendum hanno validità 20 anni, non eterna. Essendo solo abrogativi (cioè non possono approvare leggi, solo il parlamento può farlo, ma solo bocciarle) dopo 20 anni si può fare una legge che va contro il referendum, oppure rifarli.
- come ha linkato qualcuno è già in costruzione in cina un reattore al torio (non uranio) ma soprattutto a sali fusi che circolano, senza acqua di raffreddamento, cioè a ciclo chiuso. In caso di incidente i sali si raffreddano e solidificano restando in loco, invece di fondere il nucleo e disperdere radioattività nell'acqua. È più sicuro anche per altre ragioni, leggete il link, lo rimetto per comodità:
www.hdblog.it/tecnologia/articoli/n...e-torio-sicuro/
- l'idrogeno dismesso? altroché, tutti i paesi occidentali ci stanno puntando moltissimo:
https://euractiv.it/section/energia...estendo-di-piu/
"Gli Stati Uniti hanno una road map sull’idrogeno. L’Italia prevede di investire 10 miliardi di euro sull’idrogeno, la Germania nove miliardi di euro, mentre per Francia e Portogallo la cifra è di sette miliardi di euro ciascuno. Inoltre la Commissione Ue nella sua strategia prevede investimenti tra 180 e 470 miliardi di euro nella produzione di idrogeno rinnovabile da qui al 2050.
La Gran Bretagna invece prevede di spendere 12 miliardi di sterline (13 miliardi di euro), il Giappone 3 miliardi di dollari e la Cina 16 miliardi di dollari"
Vorrei chiedere agli esperti "chic" se sarebbero disposti a rinunciare all'aria condizionata di notte per ricaricare l'auto elettrica nel garage in piena estate... o a scaldare la casa al massimo a 19 gradi d'inverno... O usare gli elettrodomestici solo quando la produzione del fotovoltaico, eolico, idroelettrico lo consentono, nel tempo restante tutti a nanna.
Se la risposta è a noi tutti va bene, facciamo un referendum nel quale TUTTI rispettano questi vincoli, perchè per chi vuole apparecchi energivori senza pagarne lo scotto ( o meglio lo vuole far pagare solo agli altri) c'è un bel bagno di umiltà in attesa..
Il ministro sta dicendo cose molto sensate che gli integralisti verdi non possono nemmeno capire.
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[*]nuclare e sicurezza non dovrebebro mai stare insieme nella stessa frase: come si ricordava prima a Fukushima si apprestano a rivesare in acqua le acque usate per raffreddare il reattore ..e sono passati 10 anni ormai..;
[*]il nucleare richiede investimenti di anni e miliardi (fissione o fusione non fa differenza da questo punto di vista) quindi non possono essere la soluzione ai problemi del pianeta;
[*]Cingolani usa periodi ipotetici quando dice: "se domani si trovassero...", quindi stiamo parlando di aria fritta (vedi punto precedente);
[*]non è vero che le rinnovabili durino 10 anni sono castronate ormai smentite ampiamente; giusto per fare un esempio, in Italia il primo impianto installato di fotovoltaico è del 1984, è ancora in funzione..;
[*]un po' di numeri su cui ragionare: in Francia sta per entrare in funzione una nuovissima centrale nucleare (QUI) con una capacità a regime di 1,6 GW x un costo di 19 miliardi di €, un impianto analogo di rinnovabili da 2,25gw è costato in India (QUI) 1,4 miliardi di dollari, quindi ancora meno in €;
[*]se le persone si documentassero seriamente prima di scrivere e/o parlare, già oggi ci sono abbastanza dati da far comprendere che in realtà non c'è nemmeno competizione tra fonti rinnovabili e fonti tradizionali ..e da un punto di vista economico ancor prima che ecologico..
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