Giappone, entro il 2050 l'eolico fornirà un terzo dell'energia
di Giulia Favetti pubblicata il 30 Maggio 2023, alle 09:31 nel canale Energie RinnovabiliL'ente eolico giapponese ha fissato l'obiettivo di metà secolo di aumentare la capacità a 140 GW tramite investimenti massicci e mirati, arrivando a coprire un terzo della domanda di elettricità del Paese e spianando la strada per la neutralità carbonica, fissata al 2050
140 GW in meno di trent'anni, partendo dai 5 GW "scarsi" attualmente disponibili; questo è l'ambizioso obiettivo della Japan Wind Power Association (JWPA), annunciato ad inizio settimana.
L'eolico offshore avrà il ruolo di protagonista assoluto dopo un lungo periodo di stallo, dovuto ai numerosi ritardi che il governo nipponico ha incontrato negli ultimi anni; solo lo scorso anno l'esecutivo ha dovuto sospendere per nove mesi il processo di selezione per progetti riguardanti parchi eolici a causa della poca chiarezza dei bandi di gara.
Nei piani del governo, nel 2040 il Giappone avrebbe potuto contare su 45 GW di energia eolica offshore; un traguardo che impallidisce di fronte a quello, molto più sostanzioso, che JWPA intende perseguire.
"Dobbiamo tracciare un obiettivo chiaro per attrarre fornitori stranieri di parchi eolici in modo che investano in Giappone e costruiscano catene di approvvigionamento locali qui", ha detto il presidente del JWPA, Jin Kato durante la conferenza stampa.
L'ente eolico nazionale ha affermato senza mezzi termini che la nazione asiatica (al quinto posto per emissioni di CO2 su scala globale) dovrebbe aumentare la sua produzione di energia eolica offshore a 100 GW entro la metà del secolo per contribuire a ridurre le emissioni.
Inoltre, al fine di creare un'industria dell'energia eolica che possa essere competitiva a livello internazionale, ha aggiunto JWPA, sarà necessaria la collaborazione tra il settore pubblico e quello privato.
Il consorzio mira a installare 40 GW di parchi eolici onshore, 40 GW di parchi eolici offshore fissi e 60 GW di parchi eolici galleggianti offshore. Gli importanti investimenti, secondo le stime dell'ente, avranno come dirette conseguenze un ritorno economico pari a 6 trilioni di yen (circa 45 miliardi di euro) all'anno nel 2050, creando 355.000 posti di lavoro e riducendo notevolmente i costi di approvvigionamento di combustibili fossili.
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerò da loro ci sono anche molti Tsunami che non a caso è una parola giapponese, quanto fenomeni simili possono mettere a rischio impianti off shore?
Sono onde che viaggiano a 700km/h, dubito rallentino molto per colpa dei pali dell'eolico
Infatti avevo avvisato prima della mia possibile minchiata
Pensavo che facessero un po da filtro, e invece... ci sarebbe addirittura il rischio contrario? Cioè che invece che le sole onde arrivino pure le pale eoliche a sbattere contro le coste?
Allontanarsi dalla cosa è il modo migliore per sfuggire ad uno tsunami quindi non dovrebbero esserci problemi.
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