Germania e saturazione solare: ecco cosa ha provocato il crollo dei prezzi dell'energia
di Rosario Grasso pubblicata il 28 Maggio 2024, alle 13:01 nel canale Energie Rinnovabili
Negli ultimi giorni, i produttori di energia solare in Germania hanno subito una drastica riduzione del prezzo dell'energia, con un taglio dell'87%. Questo è dovuto alla cosiddetta saturazione solare e all'immissione di energia non regolamentata nella rete.
257 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSi riuscisse ad arrivare a un accumulo capiente, scalabile nella singola casa e affidabile sostanzialmente potremmo diventare tante isole con la rete nazionale come backup ed eventuali accumuli nazionali per chi non ha superfici adeguate.
Quindi la vera domanda da farsi è se si troveranno soluzioni di accumulo da qui a massimo 4/5 anni o se ci schianteremo su una crisi energetica spropositata.
Lo stoccaggio dell'energia prevede 3 tipologia di approccio differenti.
Tipicamente si distingue tra accumulo di breve durata (overnight, tipicamente elettrochimico), media durata (superiore alle 8 - 12 ore, tipicamente idroelettrico e accumuli meccanici/aria compressa/aria liquida) e accumulo stagionale (biomasse e idrogeno).
L'accumulo non prevede una soluzione ma diverse soluzioni a seconda dell'uso dove l'elettrochimico è solo uno di questi che si presta in uno specifico ambito.
L'accumulo stagionale su elettrochimico, ad esempio, sarebbe una stronzata perchè:
- le batterie tipicamente perdono carica nel tempo
- hanno costo/Mw superiore ad altre soluzioni
- aumenterebbero la competizione nell'utilizzo in ambiti in cui non puoi usare l'accumulo per idrogeno (se usi l'elettrochimico anche per lo stoccaggio stagionale aumenti la richiesta e il costo dell'accumulo per il domestico)
Attualmente si ragione nel:
- dotare le utenze domestiche di accumulo in modo da azzerarne l'impatto sulla rete
- gestire i pompaggi/idroelettrico per gestire il consumo notturno
- accumulo stagionale tramite biomasse e idrogeno da usare per i picchi, per compensare i cali di produzione e per i settori in cui non è possibile elettrificare (o sarebbe una idiozia farlo).
E il 60% della produzione arriva da FER che evidentemente non sono così costose come qualcuno vuole sostenere e che non comportano necessariamente l'aumento delle bollette, anzi.
Quindi abbiamo appurato che l'assioma: le FER aumentano le bollette è una sciocchezza... andiamo avanti.
Il 70% del territorio Italiano è alla stessa latitudine del 90% del territorio spagnolo, abbiamo spazio per mettere il FV sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico dell'intera Europa solo prendendo in considerazione terreni agricoli improduttivi (terreni incolti abbandonati da oltre 3 anni) a cui si possono aggiungere le installazioni per l'autoconsumo (rooftop e piccole CER).
Ma in Italia abbiamo anche molto più idroelettrico (e meno eolico che però non usano neanche in Spagna) quindi partiamo avvantaggiati rispetto ai cugini iberici (ma ci piace lamentarci).
Dimenticavo che la rete Spagnola è molto più moderna di quella Italiana, una delle più moderne d'Europa... magari è per questo che la corrente costa meno?
Ma adesso vorrei sapere quante migliaia di ettari di terreni inutilizzati potremmo recuperare grazie all'uso del nucleare?
Quanti posti di lavoro potremmo generare grazie al nucleare?
Di quanti gradi e in che modo l'installazione di centrali nucleari in Italia potrebbe abbassare la temperatura al suolo e la ventilazione locale?
Quante specie autoctone ritroverebbero luoghi adatti alla riproduzione grazie all'installazione di centrali nucleari?
Giusto un dettaglio, dire che la Francia è "meglio" della Spagna perchè produce "meno di un terzo" delle emissioni, sembra che stiamo parlando di bambini dell'asilo.
Allora rilancio: la corea del SUD produce il 50% dell'energia da nucleare eppure inquina più di Italia, Spagna e Francia messe assieme, ho vinto? Posso dire che il nucleare inquina di più?
Sono entrambi paese eccellenti nella lotta all'emissione di CO2 che dimostrano come due approcci agli antipodi siano assolutamente percorribili e, semmai, dovrebbe stupire la Spagna perchè è partita molto recentemente nel modernizzare il suo sistema energetico ma ha ottenuto risultati eclatanti.
A me frega poco se nucleare o FER (personalmente preferirei il Metano, magari prodotto tramite pannelli fotosintetici, con CCS), l'ìmportante è il NET zero e che si sfrutti l'occasione per modernizzare il sistema.
https://wisesociety.it/ambiente-e-s...voro-in-italia/
https://www.lifegate.it/fotovoltaic...i-lavoro-europa
https://www.ilsole24ore.com/art/la-...lavoro-AEQ1jrRD
Questi sono numeri neanche lontanamente raggiungibili dai produttori nel settore dei fossili e, ancora meno, dal Nucleare.
Poi ovviamente c'è chi non considera lavoro la progettazione installazione e manutenzione di un impianto e vabeh, il mondo è bello perchè vario.
è proprio perchè lo so che so che si creano pochi posti di lavoro..
anche il primo articolo che nel titolo cita 90 mila posti di lavoro poi nel testo parla di appena 30 mila posti di lavoro realisticamente parlando e anche questi sono ottimisti..
tu quanta gente pensi che faccia manutenzione agli impianti installati ? giusto per capire .. perchè di tutti gli impianti che hanno i miei clienti alla fin fine sono molto pochi quelli che fanno manutenzione regolare e la fanno con dipendenti interni quasi sempre.. dipendenti che erano già presenti e non nuovi posti di lavoro..
2 persone per MW installato.. 1 MW -> 1.1 GWh/anno -> 190 mila euro di beneficio (netto costo impianto) - 2 persone = 130 mila.. voglio vedere chi spreca tutti quei soldi.. e di fatti in oltre 10 anni non le vedo..
ma libero di pensare che i posti di lavoro STIMATI siano reali..
certo.. ma si preferisce fare finta che le pile siano migliori perchè hanno un rendimento migliore (per chi le produce)
no.. molti anni fa mi avevano chiesto di scriverli ma non ho tempo per pianificare qualcosa.. fatico a stare dietro a tutti i lavori che abbiamo e sfrutto il forum per fare due chiacchiere (cmq ho preso solo due ban che mi ricordi.. in 10 anni..)
Tipicamente si distingue tra accumulo di breve durata (overnight, tipicamente elettrochimico), media durata (superiore alle 8 - 12 ore, tipicamente idroelettrico e accumuli meccanici/aria compressa/aria liquida) e accumulo stagionale (biomasse e idrogeno).
L'accumulo non prevede una soluzione ma diverse soluzioni a seconda dell'uso dove l'elettrochimico è solo uno di questi che si presta in uno specifico ambito.
L'accumulo stagionale su elettrochimico, ad esempio, sarebbe una stronzata perchè:
- le batterie tipicamente perdono carica nel tempo
- hanno costo/Mw superiore ad altre soluzioni
- aumenterebbero la competizione nell'utilizzo in ambiti in cui non puoi usare l'accumulo per idrogeno (se usi l'elettrochimico anche per lo stoccaggio stagionale aumenti la richiesta e il costo dell'accumulo per il domestico)
Attualmente si ragione nel:
- dotare le utenze domestiche di accumulo in modo da azzerarne l'impatto sulla rete
- gestire i pompaggi/idroelettrico per gestire il consumo notturno
- accumulo stagionale tramite biomasse e idrogeno da usare per i picchi, per compensare i cali di produzione e per i settori in cui non è possibile elettrificare (o sarebbe una idiozia farlo).
Il punto, da NON tecnico è questo: mettiamo che d'inverno io consumi 4.000kWh.
Il mio "ideale" sarebbe che d'estate producessi un eccesso tale da immagazzinare circa 6.000kWh (fabbisogno +50%) in maniera sicura e senza troppi rischi e che il mio impianto possa funzionare anche senza la presenza di rete nazionale.
Sia chiaro non per staccarmi dalla rete eh ma per poter stare "online" anche in caso di blackout.
Ad oggi non vedo alcuna soluzione credibile in questo senso nemmeno lontanamente.
rotfl.. ma li hai letti gli articoli ?
si stima.. si pensa.. si crede..
detto questo.. visto tutta questa gente che ha trovato lavoro grazie al FV.. qualcuno qua sul forum è stato assunto in questo florido settore negli ultimi 5 anni ?
quanti sono stati assunti per il boom dei conti energia e hanno perso il lavoro subito dopo la chiusura dei conti energia ?
il settore del FV è una bolla bellissima perchè grazie ai nuovi fondi adesso correrà di nuovo ma appena saturato tutto (vedi germania) che si fa di tutte le persone in più ? negli articoli viene chiarito che almeno il 70% degli assunti durante questa fase perderanno il lavoro dopo
Quindi abbiamo appurato che le FER non implicano un aumento delle bollette... andiamo avanti.
Il 60% con condizioni geografiche molto favorevoli e con l'aiuto di gas economico e nucleare. E, ripeto, nonostante questi 'privilegi', hanno emissioni [U]peggiori[/U] di paesi con condizioni geografiche molto meno favorevoli.
Che poi il ROI e' ovviamente dipendente dalla penetrazione di una fonte. Se vuoi vediamo, quando e se dismetteranno il nucleare, se riusciranno a mantenere i prezzi bassi e contemporaneamente a diminuire le emissioni.
Solare e eolico hanno senso fino a che hai potenza modulabile disponibile (e.g. idroelettrico, geotermico, nucleare). Dopo sono solo un impiccio come anche l'articolo conferma.
Ma in Italia abbiamo anche molto più idroelettrico (e meno eolico che però non usano neanche in Spagna) quindi partiamo avvantaggiati rispetto ai cugini iberici (ma ci piace lamentarci).
La Spagna poco eolico? Scusa ma forse dovresti ridare un'occhiata a energymaps che tu hai citato. La Spagna produce il 23.5 % dell'energia dall'eolico contro il 15.5 % del solare. [U]L'eolico e' la prima fonte di generazione rinnovabile in Spagna e Portogallo.[/U]
Inoltre anche se abbiamo un pochino di piu' di idroelettrico (~12% vs ~9%), rimane il fatto che si trovi letteralmente nella parte meno assolata e ventosa d'Italia. E mettere linee elettriche che muovono decine di GW per centinaia di km non e' a costo zero.
Poi possiamo continuare a raccontarci che basta X terreno per soddisfare 3 volte il fabbisogno energetico italiano con il FV. Peccato che poi ci si scontra con problemi come quelli descritti nell'articolo che tu e io stiamo commentando.
Quanti posti di lavoro potremmo generare grazie al nucleare?
Di quanti gradi e in che modo l'installazione di centrali nucleari in Italia potrebbe abbassare la temperatura al suolo e la ventilazione locale?
Quante specie autoctone ritroverebbero luoghi adatti alla riproduzione grazie all'installazione di centrali nucleari?
Il nucleare e' una delle fonti a piu' alta densita' energetica, mentre il solare e' una di quelle a piu' bassa densita' energetica.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Quindi semmai sei tu che devi rispondere a queste domande. E per i posti di lavoro ti ha risposto Notturnia (posto che la struttura industriale italiana sarebbe perfetta per il nucleare, mentre per solare e eolico e' tutto importato). Tra le altre cose, avere tanti posti di lavoro a basso valore aggiunto (installatori, manutentori etc.) non lo vedo proprio come un argomento a favore delle rinnovabili. Liberissimo di pensare il contrario.
Allora rilancio: la corea del SUD produce il 50% dell'energia da nucleare eppure inquina più di Italia, Spagna e Francia messe assieme, ho vinto? Posso dire che il nucleare inquina di più?
Non sai rispondere e la butti in caciara. Sei tu che hai portato la Spagna come 'il campione delle rinnovabili' (con una "spintarella" di un 20% nucleare) non io. E io ti ho dimostrato che il meglio che puoi portare e' comunque [U]molto peggio[/U] in termini di emissioni di altri paesi che non hanno puntato su solare e eolico.
si stima.. si pensa.. si crede..
detto questo.. visto tutta questa gente che ha trovato lavoro grazie al FV.. qualcuno qua sul forum è stato assunto in questo florido settore negli ultimi 5 anni ?
quanti sono stati assunti per il boom dei conti energia e hanno perso il lavoro subito dopo la chiusura dei conti energia ?
il settore del FV è una bolla bellissima perchè grazie ai nuovi fondi adesso correrà di nuovo ma appena saturato tutto (vedi germania) che si fa di tutte le persone in più ? negli articoli viene chiarito che almeno il 70% degli assunti durante questa fase perderanno il lavoro dopo
Tu li hai letti?
Attualmente, solo in Italia, gli occupati stabili sono oltre 25000.
Mi puoi dire il numero di occupati nel settore termoelettrico?
Mi puoi dire il numero di occupabili per MW prodotto da nucleare e Termoelettrico, rispettivamente?
Al momento resta valida e intoccabile l'affermazione che: il FV è il sistema di produzione energetico col miglior rapporto € investito/numero di posti di lavoro prodotti.
Aspetto smentita con dati alla mano per cortesia.
ma libero di pensare che i posti di lavoro STIMATI siano reali..
E certo, non lo sai che ogni 500kWp ci vuole una persona che sta tutto il giorno a guardare i pannelli mentre producono ?
Ahhhh sei proprio un boomer
No, ma seriamente, dove trovi la forza di rispondere ?
Capisco se fossero trollate, puoi fare finta di abboccare un po',
ma se uno a queste castronerie ci crede davvero dai... non puoi dirgli niente.
Dati alla mano, cosa intendi,
vuoi visura camerale con numero di dipendenti, e bilancio con costo del lavoro ?
Hanno emissioni migliori di praticamente qualunque altro paese che non sia storicamente alimentato per intero dall'idroelettrico e della Francia e hanno iniziato a installare consistentemente FV da neanche 10 anni.
Certo, vediamo nel 2035 quanto sarà il costo degli accumuli elettrochimici e la produzione in scala di idrogeno, vediamo quanto saranno scesi LCOE di FV e Nucleare e vediamo quanto sarà conveniente produrre da nucleare.
Modulabile il nucleare... apposto.
Modulabile significa che se ne riduco la produzione e ne riduco anche i costi o semplicemente che posso attaccare una bella resistenza e disperdere energia e quello che non serve semplicemente lo butto?
Perchè le FER in questo senso sono le più modulabili, da 100 a 0 in pochi ms.
L'articolo espone un problema non noto solo ai non addetti: qualunque gestore della rete, vorrebbe avere il controllo delle fonti di produzione sulla rete.
Banalmente in Italia Terna vorrebbe avere il controllo dei 8Gw di pompaggi disponibili (che coprirebbero il 20% del consumo overnight attuale).
Dal 2017 ad oggi la Spagna è passata dal produrre il 4,9% di Elettricità da FV al 15,5%.
In 5 anni ha aumentato di oltre il 200% la produzione da FV.
La prima fonte, in spagna è storicamente l'eolico come da noi lo è l'idroelettrico ma quella che cambia le regole è il FV (per paesi del sud Europa ovviamente)
[QUOTE=ZeroSievert;48528481]
Inoltre anche se abbiamo un pochino di piu' di idroelettrico, rimane il fatto che e' letteralmente nella parte meno assolata e ventosa d'Italia. E mettere linee elettriche che muovono decine di GW per centinaia di km non e' a costo zero.
Si chiamano investimenti, su una rete che risale agli anni 60.
Quella linea, se la devi potenziare o rifare, la adegui a poter fare arrivare dai "campi" del sud l'energia che serve al nord peraltro come già facciamo a flusso inverso adesso ed è già una delle aree critiche dell'attuale rete
https://download.terna.it/terna/Ter...50a8496bbb3.pdf
L'articolo parla di una situazione diversa da quella italiana in cui si paragonano delle merdose centrali a carbone (non modulabili) con delle moderne turbogas in cui per garantire i compensi ai produttori di energie fossili, si tagliano i ricavi dei produttori di FER e a cui aggiungerei il commento "e sticazzi".
La cosa allucinante è che non capite che quell'articolo dovrebbe spiegare la necessità di modernizzare tutto il sistema e non limitarsi a buttare giù nuove installazioni ma qualcuno lo interpreta come "se fosse rimasto tutto come prima non avremmo problemi" oppure, ancora peggio: potremmo installare 200 centrali nucleari e non avevamo problemi quando invece i problemi sarebbero esattamente identici (tant'è che anche in Francia si sono dovuti inventare come "modulare" le centrali atomiche pur non avendo una mazza di FV da gestire).
Non sai rispondere e la butti in caciara.
Te lo dico con parole semplici:
occupare "meno spazio" è un obbiettivo che hanno solo quelli che devono inventare una scusa per denigrare il FV.
Lo spazio non manca e anzi, abbiamo un problema inverso.
abbiamo MIGLIAIA di ettari di terreno NON naturale, destinato alla desertificazione e all'abbandono, che dobbiamo RECUPERARE.
Metterci sopra impianti FV ed Eolici è un modo per RECUPERARE quei terreni (non occuparli e non consumarli).
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