Germania e saturazione solare: ecco cosa ha provocato il crollo dei prezzi dell'energia
di Rosario Grasso pubblicata il 28 Maggio 2024, alle 13:01 nel canale Energie Rinnovabili
Negli ultimi giorni, i produttori di energia solare in Germania hanno subito una drastica riduzione del prezzo dell'energia, con un taglio dell'87%. Questo è dovuto alla cosiddetta saturazione solare e all'immissione di energia non regolamentata nella rete.
257 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info--Secondo i report, l'eccesso di produzione ha determinato un innalzamento dei prezzi
ma i prezzi sono aumentati o diminuiti? Come é possibile che un eccesso di produzione faccia aumentare i prezzi?
Inoltre, l'interpretazione dell'articolo sembra suggerire che si tratta di un problema, ma mi verrebbe da pensare che l'abbassamento dei prezzi dovrebbe essere un vantaggio, giusto?
Inoltre, perché non ridurre la produzione da centrali termiche, e immagazzinare l'eccesso comunque rimanente per l'uso notturno?
Non è spiegato in italiano corrente...
L'aumento incontrollato di immissione di energia nelle rete in certe ore del giorno ha 2 effetti: uno la discesa del prezzo pagato a chi la immette (che quindi non rientra dei costi) e un aumento dei costi di gestione della rete per consumare o contrastare questo eccesso di energia che non viene utilizzata e non può essere immagazinata.
Modulare la produzione delle centrali termiche è costoso e non facilmente realizzabile, questo nell'articolo è spiegato, quindi da un lato scende il costo pagato per la produzione ai privati, dall'altro sale il costo pubblico di gestione della rete.
Peraltro anche noi paghiamo una parte di spese per la gestione degli squilibri causati dall'immissione di energia "incontrollata" da parte dei privati.
La soluzione sarebbe stata non incentivare a c@zzo l'installazione delle rinnovabili ma creare un piano a lungo termine comprendente varie forme di accumulo e forme di produzione modulabili velocemente. Come chiunque non ottenebrato dal Green a ogni costo ha sempre detto.
Ora andrebbe cambiata la loro legge dall'immissione incontrollata (con probabile insurrezione popolare di chi ha investito) e cambiati velocemente gli incentivi da produzione ad accumulo, che è comunque a breve termine quindi nel ciclo estate/inverno è difficilmente fattibile, più facile nel giorno/notte.
Uno intelligente invece diversifica, sa che è meglio usare il fuoco della corrente per scaldarsi e cucinare, lasciando la corrente per gli altri usi dove non ci sono alternative migliori evitando di abbandonare il gas a favore di pompe di calore e induzione anche dove non servono o sono critiche.
“È qualcosa di inaudito: le ore con prezzi negativi dell'energia elettrica in Francia sono salite a 126 quest'anno e prevediamo che raggiungano circa 300 ore nel 2024”, dice Clement Bouilloux, esperto del mercato francese a EnAppSys di Montel, a margine della conferenza “French Energy Day” organizzata da Montel a Parigi."
C'è da tenere bene in mente la differenza tra costo dell'energia e prezzo in bolletta. Se il primo diminuisce nelle ore di produzione solare invece il secondo aumenta costantemente con le rinnovabili a causa di tutta una serie di meccanismi a cascata essenzialmente legati alla gestione della disponibilità.
Attualmente, più metti rinnovabili e più la bolletta è salata.
Il nucleare (fissione) ne riparliamo tra 30 anni con la 4ta generazione.
Ah... ma tra 30 anni avremo talmente tanta energia da vento/solo/mare che non servira' nemmeno la fusione.
Conclusione? Comprate batterie di accumulo!
Grandi , ancora batterie! Geniali!
Tra sale (Na), sabbia e idroelettrico (e chissa' cos'altro se ci si mette seriamente a studiare) direi che la strada e' solo in discesa.
Eviterei di infilarmi nel tunnel senza uscita delle scorie nucleari.
Il nucleare (fissione) ne riparliamo tra 30 anni con la 4ta generazione.
Ah... ma tra 30 anni avremo talmente tanta energia da vento/solo/mare che non servira' nemmeno la fusione.
La IIIa generazione va benissimo senza aspettare la IVa (che comunque, anche ignorando i progetti cinesi, russi e indiani, sarà disponibile tra meno di 30 anni) (1) (2) (3).
Per il resto.. Stai auspicando l'installazione di ulteriori fonti intermittenti quando l'articolo dice che ci sono gia' grossi problemi con quelle esistenti.
Abbinato al fatto che ci siano ancora reti obsolete come quella italiana, rende la cosa ancora più grave ma, nella sfiga, il lato positivo è che non si potrà rimandare al rinnovamento della stessa.
A questo però bisognerebbe aggiungere la situazione tedesca centra poco che un c.. rispetto a quella italiana.
In Italia oltre l'80% di produzione termoelettrica avviene tramite turbogas che hanno capacità di modulazione eccellenti rispetto alle centrali a carbone tedesche (che ancora producono il 30% dell'energia elettrica del paese).
Oltre a questo l'articolo sembra dare la colpa al fatto che ci sia "troppo fotovoltaico" e non al fatto che ci sia "troppo carbone" che essendo un sistema di produzione di energia inquinante e poco modulabile, qualcuno si sarebbe dovuto preoccupare di sostituire? Ci siamo riusciti in Italia (che è tutto dire).
Infine perchè, tra i colpevoli, non citiamo sempre il fatto che, sempre le suddette centrali, proprio perchè hanno una produzione NON modulabile, vendono a prescindere grazie appunto a contratti PPA (che, ricordiamolo, sono fatti IN PRIMIS coi fornitori di energia prodotta da combustibili fossili).
Nell'articolo NON spiega l'arretratezza del sistema produttivo tedesco perchè, dire che una centrale termolettrica non è regolabile è semplicemente falso.
In Italia, a fronte di un potenziale di termoelettrico installato di oltre 58Gw (capace di coprire praticamente il 100% del fabbisogno), produciamo dai 9Gw ai 14Gw con oltre il 70% di capacità in standby.
Il nucleare (fissione) ne riparliamo tra 30 anni con la 4ta generazione.
Ah... ma tra 30 anni avremo talmente tanta energia da vento/solo/mare che non servira' nemmeno la fusione.
Naturalmente avrai un solido insieme di dati per giustificare questa "soluzione" che ricordo dovrebbe abbattere il costo delle tariffe elettriche, diminuire l'impatto della CO2 globale e non avere effetti secondari di "surriscaldare" i prezzi delle materie prime e soprattutto non devastare l'ambiente con l'inquinamento derivato dall'estrazione e raffinazione delle materie prime necessarie.
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