Fotovoltaico spaziale, siamo più vicini di quanto crediamo
di Giulia Favetti pubblicata il 28 Ottobre 2023, alle 12:20 nel canale Energie RinnovabiliPannelli solari in grado di resistere alle proibitive condizioni spaziali, esistono già da diverso tempo, ma ad oggi sono considerati accessibili solo ad enti spaziali o ad Università con ampie possibilità di spesa. Secondo una ricerca, però, è già possibile creare moduli solari a basso costo
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerchè, la messa in orbita terrestre dalla Luna costa zero?
Vero che la Luna ha una velocità di fuga inferiore, ma SE METTI IN ORBITA TERRESTRE DALLA TERRA UN SATELLITE NON DEVI COMUNQUE ARRIVARE ALLA VELOCITA' DI FUGA.
Quindi quanto risparmieresti?
Io credo poco (anzi credo richiederebbe molte più risorse), oltre al fatto che produrre sulla Luna avrebbe costi spropositati.
Tenere presente che ricavare l'idrogeno sulla Luna necessario per il combustibile dei razzi è difficilissimo: nella regolite (il minerale 'standard' lunare) praticamente non ce n'è.
Fermo restando tra l'altro tutti gli altri problemi (tranne forse quello ecologico).
Non mi sembra che nel rientro del LEM abbiano usato chissa che potenza propulsiva.
In verità l'energia necessaria a mettere in orbita dalla luna un satellite è leggermente inferiore a 1 a 100.
Un lanciatore lunare verosimilmente utilizzerebbe motori ad impulsi elettromagnetici ( e se integrato ad un ascensore spaziale ancora meno).
Dimentichi che il tuo fantomatico motore ad idrogeno avrebbe bisogno anche di O2, molto più prezioso dell'idrogeno stesso rendendolo impraticabile.
PS una vela solare avrebbe il 99,8% di ultime ( non ci sono variazioni metereologiche ne alternarsi di giorno e notte) e l'antenna ricevente ( che non è una parabola) non influenzerebbe minimamente flora e fauna sottostante, con una efficienza di conversione superiore all' 80% ( a parità di megawatt installati l'efficienza totale sarebbe di almeno 4 a 1 rispetto ad un impianto a terra).
Se poi vogliamo dirla tutta ci fu anche all'epoca della scoperta della ruota chi per semplice disfattismo la giudicó come inutile e costosa perché era difficoltosa utilizzarla ( non esistevano strade ).
Non per forza. Se in orbita alta i materiali tenderebbero ad allontanarsi invece che avvicinarsi.
Ma LLUNGA-LLUNGA!
Altrimenti invece di andare in alto, basta andare in basso, e prendere energia dal calore magmatico, tutto quello che si vuole...
e' quindi doveroso un accorato appello agli scrittori di fumetti: siate responsabili, il futuro dell'umanità è anche nelle vostre lapis
"oh fermi tutti, gli utenti del forum di hardware upgrade hanno detto che il fotovoltaico spaziale è una minchiata"
"no, veramente?"
"eh allora lasciamo perdere dai"
è così per tutto, tutti si sentono in dovere di sparare la propia caxxata
La cosa dipende da molti fattori che al momento non sono tutti quantificati, senza contare che le orbite basse "sono meno costose" e permettono di installare sulle solar farm sistemi di telecomunicazione, sensori di osservazione del pianeta ecc. che sono più utili in orbite basse (maggior risoluzione, minori latenze, ecc.) .
Ed a proposito di "inquinamento spaziale dell'atmosfera", già ora si iniziano a notare gli effetti della contaminazione causata dai lanci (in particolare dal rientro incontrollato dei booster a combustibile solido) con dispersione di polveri metalliche e non:
https://www.livescience.com/space/space-exploration/falling-metal-space-junk-is-changing-earths-upper-atmosphere-in-ways-we-dont-fully-understand
L'antenna a terra ha una dimensione di 6,7x13km, e riceve 245 w al mq.
Immagino poi che per motivi di sicurezza ci debba essere un notevole spazio di sicurezza intorno, diciamo il 50% di quanto sopra (e sono stato stretto)?
E tutto questo kasino per ottenere circa 150 watt al mq?
I satelliti pesano qualcosa come 2.000 tonnellate.
Costo per mandare in orbita geostazionaria 1 kg: 10.000$ circa
10.000$ x 2.000.000 kg = 20.000.000.000$ (ventimiliardi)
Senza contare il costo dei satelliti.
E il costo dell'antenna a terra.
E il costo costante del personale che controlla satelliti ed antenna.
Ma scusate, questi avranno pure fatto degli studi, ma con quei soldi io ci faccio enne impianti solari più relative batterie per ridistribuire meglio l'energia solare.
Poi ovvio che se si parla di impianti vicini al Polo e in zone molto piovose ci saranno problemi, ma esiste anche l'eolico.
Insomma, non mi quadra.
Punto.
put this in context, this represents a power density of about 29W/m2, requiring one third of the
area compared to the equivalent terrestrial solar power. Terrestrial solar in the UK has an
average power density of just 10W/m2, including diurnal and weather factors. One possibility is
to co-locate the rectennas offshore with existing wind farms, and connect them into the existing
grid connections.
Il costo per KG che citi non è più valido già oggi ed è in costante diminuizione. Siamo a 1600$ al kg per Low Earth Orbit. Questa è una tecnologia che ha come prerequisito un abbassamento del costo di lancio nello spazio a livelli mai visti prima.
Il vantaggio principale è che è una tecnologia baseload, come il nucleare. Nei costi LCOE di solare e eolico andrebbe contato che sono fonti intermittenti e l'alternativa è utilizzare fonti peaker come gli impianti a gas o centrali a carbone/biomasse. LCOE di solare e eolico con storage è altissimo. Non compariamo mele con pere.
In quel rapporto dicono che il mega antennone può essere costruito anche sull'acqua, ma questo vale anche per il pannelli solari classici e l'eolico.
Una domanda, ma cosa accade a persone/animali/satelliti/stazioni spaziali che passano sotto queste microonde? Si scaldano solo un poco ?
il calcolo della superficie è sbagliato, è un ellisse con superficie totale di 68.41km2
niente perché la densita di potenza a terra è ridicola
Il costruirli sull'acqua è soprattutto per usufruire dei connettori già esistenti per la rete
BBC
https://www.youtube.com/watch?v=eJi5gGjkCt0
France24
https://www.youtube.com/watch?v=sc55JqVO36c
The key risks and considerations are:
Political
o Integration with energy policy
o Land use - rectenna sites
o Development timescales
o Integration with national infrastructure
o Responsibility and security of operations
o International collaboration
Economic
o LCOE vs other renewable tech
o Development funding / long ROI
o Economics of space launch
o Industrial capability
Social
o Public acceptance of technology
o Demonstration and acceptance of Safety
Technological
o In-orbit robotic assembly, maintenance
o Lightweight sandwich panel modules
o Size and scale of satellite
o Wireless power transmission efficiency
o Accurate energy beam pointing and control
o Operational life in space environment
Legal
o Development of regulations
o ITU spectrum allocation for WPT
o Orbit allocation for satellite
Environmental and safety
o Rectenna site environmental impact
o Through life carbon / sustainability
o Proving long term operational safety
o Decommissioning strategy / orbital debris
La tecnologia migliore per combattere il cambiamento climatico e avere energia termica ed elettrica costante rimane il nucleare. Questo progetto è interessante ma siamo a decenni da un applicazione pratica. E' un modo per diversificare il rischio.
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