Fotovoltaico nei centri storici, il Consiglio di Stato stabilisce che non si può vietare

di pubblicata il , alle 10:40 nel canale Energie Rinnovabili Fotovoltaico nei centri storici, il Consiglio di Stato stabilisce che non si può vietare

Anche dove sussistono vincoli paesaggistici, il diniego deve essere motivato in modo preciso e severo, in caso contrario i pannelli non si possono vietare per esigenze di importanza nazionale

 
44 Commenti
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azi_muth11 Aprile 2025, 20:34 #41
Originariamente inviato da: ZeroSievert
Mi devo essere perso il momento in cui avere pannelli solari sul tetto é diventato un diritto garantito e (ultra) finanziato dallo stato.


19 maggio 2020 - entrata in vigore del superbonus 110
ZeroSievert11 Aprile 2025, 20:47 #42
Originariamente inviato da: azi_muth
19 maggio 2020 - entrata in vigore del superbonus 110


Podz11 Aprile 2025, 21:47 #43
Originariamente inviato da: the_joe
Abbi pazienza, ma in centri di città storiche i pannelli solari non si possono vedere, poi se vogliamo svendere l'ultima cosa che ci rimane, liberissimi di farlo, ma se i turisti vengono da noi non è per vedere tetti ricoperti di pannelli, ma le buone vecchie tegole.

Sono d'accordo, ma si potrebbe trovare un compromesso, tipo permettere l'installazione sulle falde dei tetti opposte alle vie pubbliche e in modo da ricoprirne solo una determinata percentuale, escludendo ovviamente l'installazione su edifici di alto interesse storico-architettonico.
Sakurambo11 Aprile 2025, 23:40 #44
La notizia è sensazionalistica ed anche il modo in cui è stata riportata.
Quello che è successo accade di continuo senza suscitare tutto questo scalpore.
Faccio presente che la notizia parla di famiglia di Firenze con abitazione in centro storico, lasciando al lettore l'immaginario di trovarsi in centro a Firenze magari davanti al David.
Invece poi si legge che l'oggetto di vincolo paesistico è il Massiccio di Monte Morello; l'area di tale vincolo è piuttosto ampia; ripoto di seguito in confini:

l massiccio di monte Morello sito nel territorio dei comuni di Firenze, Vaglia e Sesto Fiorentino, confinante: a nord confine del comune di Sesto Fiorentino fino al fosso di San Michele-fosso di San Michele fino alla strada statale n. 65 (della Futa), strada statale n. 65 fino ad incontrare la strada perimetrale del Parco Demidoff, confine del Parco Demidoff fino alla strada statale n. 65 in località Montersoli; a est via dei Castiglioni fino al torrente Terzolle, torrente Terzolle fino alla via della Quiete; a sud via della Quiete fino a via Boldrone, via Boldrone fino a via dell Osservatorio, via dell Osservatorio fino a via Reginaldo Giuliani, via Reginaldo Giuliani fino a via di Bellagio, via di Bellagio fino a via di Castello, via di Castello fino a via Rosselli; a ovest via XX Settembre fino a via della Fabbrica, via della Fabbrica fino a via di Doccia, via di Doccia fino a via de Molini, via de Molini fino a via delle Catese, via delle Catese fino a via Chiosina, via Chiosina fino a via Baroncoli, via Baroncoli fino al confine del comune di Sesto Fiorentino.

L'area investe diversi comuni che sicuramente hanno anche centri storici, non tutti i centri storici sono vincolati dalle belle arti o soprintendenza, quindi non sapendo l'esatta ubicazione dell'immobile è difficile capire quali siano tutti i vincoli.
Se ci si basa su quanto riportato, l'unico vincolo è quello di carattere paesistico e quindi prospettico, e di vista; si può dedurre che l'abitazione non abbia nessun vincolo intrinseco.
Questi vincoli paesaggistici sono tra i più labili anche perchè spesso sono molto ampi e diffusi, infatti coprono aree vicine a parchi naturali, bellezze naturalistiche o semplicemente terreni vicini alla costa o acque superficiali; le prescrizioni previste spesso sono generaliste e una buona progettazione può prevedere sistemi di mitigazione efficaci.
Ciò nonostante le commissioni spesso peccano sia nell'interpretazione dei vincoli che nelle prescrizioni; posso portare due esempi del 2024:
- intervento di consolidamento terrazzamento con muro a secco su territorio costiero, proposta progettuale: gabbione in quanto nei terreni vicini tale manufatto era già stato ampiamente usato; paesaggistica bocciata con obbligo di usare muro in cls con rivestimento di pietra a vista;
- ascensore esterno in corte intera di palazzo sotto vincolo di paesaggio, proposta progettuale pannellatura del medesimo RAL della tinteggiatura del palazzo; paesaggistica accetta con obbligo di usare "il marrone" come colore del telaio della struttura dell'ascensore, alla domanda: che RAL, la risposta è stata: la commissione a scelto marrone...

E' facile capire che se in questo caso le argomentazioni avevano avuto tenore simile, chiunque si sarebbe mosso per avere una risposta positiva; per concludere, se il legislatore si è espresso nei termini riportati è perchè il diniego non aveva fondamento e/o era stato mal motivato.

Tutto il resto sono speculazioni da barsport e calice di bianco...

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