Fotovoltaico galleggiante insieme a diga e bacino idrico, la soluzione geniale in Portogallo
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 10 Maggio 2022, alle 10:20 nel canale Energie RinnovabiliSta per entrare in funzione il parco fotovoltaico galleggiante più grande d'Europa, e porta anche una ulteriore innovazione: si trova nel bacino di una diga e i sistemi sono collegati
Nel sud del Portogallo, precisamente ad Alentejo, sta per entrare in funzione il parco fotovoltaico galleggiante più grande d'Europa. Già questo basterebbe per renderlo un progetto degno di nota, ma c'è di più. I pannelli galleggianti si trovano infatti sulle acque di un bacino artificiale, il lago Alqueva, creato dall'omonima diga sul fiume Guadiana.
Il parco solare è grande come quattro campi da calcio, ed è costituito da circa 12.000 pannelli fotovoltaici, in grado di generare fino a 7,5 GWh all'anno, grazie ad una potenza di 5 MW. All'impianto saranno collegate anche batterie al litio per accumulo, per una capacità totale di 2 GWh. L'energia così prodotta avrà un costo pari a circa un terzo dell'equivalente generato con centrali a gas. Fin qui sembrerebbe un normale impianto, che semplicemente sfrutta una superficie altrimenti inutilizzata, cosa lo rende dunque speciale?
La scelta di posizionare un parco solare galleggiante nel bacino idrico di una diga consente di collegare la produzione fotovoltaica all'impianto già esistente, a sua volta connesso alla rete elettrica di distribuzione. La combinazione tra fotovoltaico e diga inoltre risolve il problema dell'intermittenza di produzione del solare.
In caso di produzione solare in eccedenza, il delta di energia viene utilizzato per pompare più acqua nel bacino idrico, che così acquisisce più energia potenziale, sfruttata per maggiore generazione in caso di maltempo o nelle ore notturne. La diga dunque, oltre ad essere maggiormente sfruttata come superficie, si trasforma anche in un gigantesco accumulo energetico.
Grazie a progetti come questo la EDP, principale società di servizi pubblici del Portogallo, punta a raggiungere una produzione net zero entro il 2030, e già oggi ha il 78% da energie rinnovabili.
29 Commenti
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Se è pesca sportiva, ci sono i laghi appositi con l'allevamento
Comunque, questa soluzione l'avevo pensata molto tempo fà sul letto del fiume Tagliamento (però con struttura fissa tipo ponte, quindi non galleggiante) visto l'inutilizzo del territorio e inoltre non essendoci fauna acquatica, sarebbe l'ideale.
Oppure, visto che ci sono parecchi Km di binari lasciati in disuso (magari a lato delle strade esistenti), perché non le convertono in piste ciclabili oppure in file di Km di pannelli solari?
https://www.ferrovieabbandonate.it/
costi di manutenzione dei pannelli solari?
centrale idroelettrica: organi meccanici in movimento, complessità bassa, basse temperature => richiede poca manutenzione
centrale termoelettrica: organi meccanici in movimento, complessità alta, alte temperature => richiede un tot di manutenzione
pannelli solari: no organi meccanici in movimento => manutenzione minima
se estendi la domanda anche al pompaggio idroelettrico... lo fanno già dappertutto
Sicuramente minimi rispetto all'energia extra prodotta.
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