Ecco il mega campo fotovoltaico che è stato approvato grazie a 1.000 pecore
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 23 Agosto 2022, alle 10:40 nel canale Energie RinnovabiliIn Colorado un ambizioso progetto per un campo fotovoltaico ha rischiato di non venir approvato, finché non si è aggiunto all'equazione la presenza di 1.000 pecore. Ecco perché
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infomi domando.. si parla di siccità.. si scarsità di cibo entro 24-36 mesi.. e si toglie terreno alle coltivazioni ?.. si perchè ti sfido a coltivare qualcosa che va raccolto li.. giusto a brucare erba per appena mille pecore..
boh.. ci sono priorità strane in giro per il mondo.. fra qualche anno vedremo se avremo più bisogno di cibo o di pannelli fotovoltaici
Non è assolutamente una fesseria , ci sono progetti simili di agrovoltaico e se i pannelli solari sono installati con criterio portano evidenti vantaggi al ambiente e all agricoltura. Come si è visto ad esempio in un progetti simile nelle zone più aride del Australia, si è rilevato che i pannelli fotovoltaici anzi aiutano il terreno a ritenere più acqua , per diversi fattori come la diminuzione dell irraggiamento solare e la raccolta di rugiada sotto di essi etc , c'è stato un raddoppiamento del manto erboso al di sotto di essi che ha portato allevatori di pecore a portarci il bestiame a pascolare, risultato che stanno meglio, producono più latte, e producono lana di migliore qualità.
Sebbene in agricoltura ci sono piante che non hanno problemi e anzi hanno bisogno più esposizione solare, ci sono altre che altresì beneficiano moltissimo del agrovoltaico .
Con questo non voglio dire che si può tappezzare le campagne con pannelli fotovoltaici, ma se fatto con criterio , considerando quindi non solo la locazione ma un insieme di fattori , oltre che produrre energia può anche aiutare il microambiente.
Se non sono comodi per l'agricoltura figurati a buttarci i pannelli.
150 ettari di patate invece quante famiglie sfamano?
la parte entroterra della sicilia è praticamente un deserto arido, ma per i pannelli sarebbe tutto tranne che inutile. Il sole ci perseguita per la gran parte della giornata da marzo-aprile fino a ottobre e anche nei mesi invernali più di due, massimo tre giorni di pioggia di fila pochissime volte al mese non li vedi
Lo so che Sicilia e anche Sardegna possono essere sfruttate a dovere ma fallo capire ai parassiti che decidono a Roma
Un terreno povero e sassoso, magari scosceso è una merda inutilizzabile per l'agricoltura ma ottimo per il fotovoltaico.
Ce ne troverai qualche tavola, o pochi ettari, poi dipende verso quale punto cardinale c'è la pendenza, l'Italia ha gli Appennini: solitamente in un versante data l'evoluzione della collina montagna li troverai esposti verso nord.
Potresti fare degli esempi ?
Oltrepo Pavese, i famosi peperoni dolci sono spesso coltivati mettendoli sotto una "rete" in stile zanzariera che toglie parte della luce solare che altrimenti sarebbe eccessiva.
La prima volta che ho visto la tecnica pensavo fosse per tenere lontani alcuni insetti (farfalle?) che ci vanno a fare dentro le uova. Invece il coltivatore mi ha detto che così facendo vengono meglio e se ne producono di più.
Potresti fare degli esempi ?
Verdure a foglia larga come le insalate, spinaci, cavoli ma anche patate, rape, zucchine, zucche, finocchi ,carote, sedano etc .
Se ci sono coltivazioni che hanno bisogno di molto sole ci sono altre che si accontentano di meno sole e in presenza di coperture che limitano l'esposizione solare ( sopratutto nei momenti di maggiore incidenza solare) diminuiscono la richiesta di acqua e aumentano la qualità e/o quantità .
Agrovoltaico non vuol dire l' installazione di pannelli solari ravvicinati uno con l'altro e a livello del terreno ma dalla giusta angolazione e altezza per conciliare la produzione di energia sì ma anche per da una parte permettere la giusta esposizione alle colture più fotosensibili all esposizione solare riducendo anche l'apporto di acqua persa per evaporazione dal terreno .
Se ci sono coltivazioni che hanno bisogno di molto sole ci sono altre che si accontentano di meno sole e in presenza di coperture che limitano l'esposizione solare ( sopratutto nei momenti di maggiore incidenza solare) diminuiscono la richiesta di acqua e aumentano la qualità e/o quantità .
Agrovoltaico non vuol dire l' installazione di pannelli solari ravvicinati uno con l'altro e a livello del terreno ma dalla giusta angolazione e altezza per conciliare la produzione di energia sì ma anche per da una parte permettere la giusta esposizione alle colture più fotosensibili all esposizione solare riducendo anche l'apporto di acqua persa per evaporazione dal terreno .
Roba di ortaggi, grazie per gli esempi; dove serve una minima lavorazione del terreno e dove vengono usati suoli per lo più pianeggianti. Ma per farci passare i trattori come fanno ?
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