Clima, Bruxelles alza l'asticella: proposta una riduzione del 90% delle emissioni entro il 2040
di Rosario Grasso pubblicata il 02 Luglio 2025, alle 15:19 nel canale Energie Rinnovabili
La Commissione Europea ha formalizzato la proposta di ridurre le emissioni nette di gas serra del 90% entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990. Il piano prevede l'uso mirato di crediti di carbonio internazionali, tecnologie di rimozione della CO₂ e incentivi fiscali per la transizione industriale
76 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl semplice consumo non genera proprio un cazzo di nulla di esternalità: ci sono risorse economiche che "girano" in cerca di business -> vengono utilizzate per creare business che consumeranno energia. Se è profittevole usarla per Bitcoin (dipende dalle priorità del mercato, quindi dei singoli individui, e non le decidi tu, o io), verrà usata lì. Se c'è carenza per cose più prioritarie, costerà troppo per il mining e verrà reindirizzata verso suddette cose.
Se togli il mining (utopia, per fortuna, ma mettiamo) le risorse liberate verranno impiegate in altri business, con relativi consumi: il minatore se non mina apre, chessò, un'ennesima fabbrica di scarpe, magari manipolando artificialmente la domanda con un po' di marketing.
Morale: le esternalità (eventuali) sono a livello di PRODUTTORE, e solo lì ha senso intervenire (di nuovo occhio al come: finanziare ricerca di nuovi metodi o installazioni di impianti meno inquinanti, ma realmente efficienti ed affidabili, al di là dei sussidi, tipo appunto il nucleare come dici, va bene. Tappezzare 3/4 del territorio con rinnovabili intermittenti e non economicamente sostenibili - qui il mining Bitcoin aiuta - no).
Il mining non produce plastica, non impiega bambini nell'estrazione, non sporca l'aria, nulla. Al massimo genera un po' di calore (parzialmente recuperabile) e rumore (perlopiù mitigabile).
La tua argomentazione si basa sull'idea che il consumo sia un atto passivo, privo di esternalità proprie, mentre la produzione sia l'unica fonte di impatti negativi. Ritieni che gli esempi da me citati (plastica, pratiche aziendali "allegre"
La mia posizione è che, sebbene le esternalità dirette e tangibili (come l'inquinamento da una fabbrica o la produzione di rifiuti plastici) siano chiaramente legate alla fase di produzione, il consumo ha un ruolo cruciale nel determinarne l'esistenza e la scala.
Nel caso specifico del mining di Bitcoin, il "consumo" di energia non è un consumo qualsiasi. È un consumo massivo e crescente che si inserisce in un contesto globale dove la produzione di energia ha ancora significative esternalità ambientali. Anche se il miner non "produce" fumi direttamente, la sua domanda energetica incentiva e sostiene la produzione di energia, che, se generata da fonti fossili, ha un impatto ambientale.
Se l'energia fosse illimitata e completamente pulita, la tua argomentazione reggerebbe. Ma nel mondo reale, l'energia è una risorsa e la sua generazione ha un costo ambientale. Il mining di Bitcoin, data la sua logica di incentivo al consumo di energia, diventa così un fattore significativo nella domanda complessiva di energia, influenzando indirettamente le esternalità associate alla sua produzione.
Oppure cerchi di educare la gente affinché non attui sprechi realmente inutili (chessò: non lasciate l'acqua aperta mentre vi spazzolate i denti. Ecc ecc, ci sta).
Infatti si tassano le aziende energetiche perchè producono esternalità. E' proprio questo il senso della carbon tax
Tiri in ballo la logica solo quando fa comodo per le tue tesi, insomma
Resta una red herring: ne parliamo dopo aver risolto la questioen sulle esternalità, in questa fase è un diversivo.
Questa cosa cosa delle "catene causali indirette" è troppo politicamente abusabile quindi io resterei al "diretto", agendo sulla fonte (con i vari caveat visti). Si spinge sull'indiretto proprio perché fornisce un (ulteriore) potente strumento di controllo e redirezionamento risorse, non for the planet.
Mi sembra tutto perfettamente logico e comprensibile ma ehy, non sarò un bravo divulgatore io (
No è un diversivo perchè logicamente non c'entra nulla.
In altri termini: c'è una forte componente politica negli assunti al di sotto degli strati di matematica delle soft sciences.
Certo che anche le mie sono considerazioni politiche! E' proprio questo il punto
Se la valutazione è politica come dici qualcuno potrebbe anche dire che sei tu quello che dice cazzate e visto che fai parte di una minoranza e bene che tale rimanga. Una idea marginale, di gente che probabilmente ha qualche problema anche di relazione, visto come hai condotto questo scambio, che sta bene dove sta.
Prendila come un consiglio se hai una discreta padronanza dell'italiano la dovresti usare.
Ti renderà un miglior servizio che cercare di usare l'inglese come espediente retorico per dare più autorità a tesi che non hanno alcuna autorità se non su X o reddit.
E' un modo provinciale di porsi.
Proprio quello che mette in macchietta il Milanese Imbruttito.
Uno che non sa nulla, ma che usa l'inglese per darsi un'autorità che non ha.
Se usi questo sai benissimo che hai cagato sulla scacchiera tutto il tempo.
La scienza c'entra poco se alla fine hai affermato che le tue siano posizioni politiche.
Infatti hai portato avanti una discussione ideologica, non certo scientifica o razionale.
Sei un fanatico, non un accademico o qualcuno che abbia studiato economia in modo formale.
Si vede da come scrivi.
Cmq come "politico" di certo sei un pessimo sponsor per tali idee.
L'insulto e la supponenza non sono il modo migliore per trovare appoggio alle tue idee.
E comunque per uno che ha "esaurito il tempo" e che "non vuole convincere nessuno" scrivi dei bei muri di testo.
Poi nell'atto pratica non vedo stragi di esseri umani o catastrofi apocalittiche.
Fa un po' più di caldo soltanto, ma questo significa anche un inverno più accogliente e soprattutto località al nord che se prima erano troppo fredde ora sono più abitabile. Poi ci sono le località che NON erano considerate abitabili e ora stanno per diventarlo.
Inondazioni ? Qualche fiume che straripa ? E certo che se non si puliscono gli argini e non si realizzano strutture di contenimento ......
Piove meno ? No, piovono stessi quantitativi di acqua ma meno spesso, quindi basterebbe realizzare dighe e bacini idrici.
Il povero contadino che coltivava mele ora non ha più il clima idoneo ?Qualcuno dovrebbe dirgli di coltivare altro.
Insomma, zero problemi e se anche ci fossero problemi fatti degli altri. Cambiare coltivazioni è un'operazione veloce e a costo zero, no?
Un inverno "più accogliente", eufemismo per dire che il freddo lo vedi giusto qualche giorno all'anno e la neve è un ricordo, ha implicazioni che evidentemente non consideri.
Poi si piange perché frutta, verdura, pane pasta, latte ecc.costano di più, e si urla al complotto dei poteri forti.
La mia posizione è che, sebbene le esternalità dirette e tangibili (come l'inquinamento da una fabbrica o la produzione di rifiuti plastici) siano chiaramente legate alla fase di produzione, il consumo ha un ruolo cruciale nel determinarne l'esistenza e la scala.
Nel caso specifico del mining di Bitcoin, il "consumo" di energia non è un consumo qualsiasi. È un consumo massivo e crescente che si inserisce in un contesto globale dove la produzione di energia ha ancora significative esternalità ambientali. Anche se il miner non "produce" fumi direttamente, la sua domanda energetica incentiva e sostiene la produzione di energia, che, se generata da fonti fossili, ha un impatto ambientale.
Se l'energia fosse illimitata e completamente pulita, la tua argomentazione reggerebbe. Ma nel mondo reale, l'energia è una risorsa e la sua generazione ha un costo ambientale. Il mining di Bitcoin, data la sua logica di incentivo al consumo di energia, diventa così un fattore significativo nella domanda complessiva di energia, influenzando indirettamente le esternalità associate alla sua produzione.
E io l'ho capita la tua "argomentazione", peraltro trita e ritrita, e ti ho cercato di spiegare che è un approccio semplificatorio e non necessariamente "giusto", per tutte le questioni relative a quanto lunga prendi la catena causale e vulnerabilità all'ideologia. All'estremo uno potrebbe tassare l'esistenza stessa, perché è la causa ultima dell'esistenza dei bisogni, che portano al consumo, che "se da fonti fossili" (quindi di nuovo, il "giusto" sarebbe intervenire solo su quelle), ecc ecc.
Il modello matematico ti può dare una catena (già sulla lunghezza c'è un certo arbitrio a monte), la scelta relativa a su che tratto eventualmente intervenire è politica. Per te è giusto spalmare su tutta la catena, e hai argomentato, per me no, genera storture ed effetti netti peggiori dei problemi che si vorrebbero risolvere, e ho argomentato.
Consumo "massivo" dipende da con che cosa lo confronti e dall'utilità che attribuisci a quello che abilita, e non decidi tu o il pianificatore centrale su questo (il pianificatore "ce prova", ma poi prende legnate dalla realtà, dato che se gli rema troppo contro viene buttato giù da forze economiche).
Crescente sì: la gente evidentemente vuole sempre più usarlo, quindi finanzia sempre più il suo security budget (con soldi tolti ad altri consumi, ribadiamolo ancora).
Comunque ad oggi siamo ancora intorno allo 0.3-0.4%, di cui un 63% da rinnovabili, buona parte recupero di picchi di produzione altrimenti sprecati, un rounding error, non "significativo". Diventasse anche il 30% il discorso non cambierebbe: vorrebbe dire che la gente ci vede un'utilità estrema, e a quel punto scrivendo che è uno spreco saresti tu il complottista/fanatico/minoranza.
Le esternalità associate al 40% di fossile sono già ripagate da quelle di altro tipo mitigate dall'utilità della cosa in se, che come ti ho spiegato superano gli impatti ambientali, di gran lunga.
Ovviamente è il mio modo di vedere, tu avrai il tuo. L'importante è che non cerchi di impormelo, o di rubarmi soldi, perché allora ho gli strumenti per difendermi e li uso (voto per chi mi tutela, o, alle brutte, riloco dove le condizioni sono più favorevoli, contribuendo all'impoverimento del posto dove lo sono meno).
Questo, come ho più volte detto, potrebbe anche avere senso, ma c'è il grosso problema della misura e del tener conto degli altri effetti, specialmente economici, come ben illustrato in Fossile Future: secondo l'autore sfruttare al massimo le fonti efficienti, inclusi i fossili, accelera il progresso, perché "intanto hai da mangiare, e te ne avanza", e con quel "te ne avanza" finanzi più ricerca, senza tenere la gente al buio e malnutrita che poi ti arriva col forcone e smantella tutto, o ti vota un Trump che smantella tutto e fa altri danni
Questione di soppesare bene le priorità e le soluzioni: come ho ribadito cento volte non è tanto come costruisci la catena, ma cosa ci fai dopo con questi modelli -> politica.
Di nuovo: no perché le esternalità le devi considerare tutte, su una bilancia, e trovare un approccio che non faccia più danni da una parte di quelli che risolve dall'altra, con il risultato netto di peggiorare la vita umana. E tante esternalità che saltano fuori da cattive pratiche ambientali saltano fuori in modo meno ovvio anche dall'abuso della moneta, ma peggio (vedi quelle sanitarie come ho spiegato).
Il tuo è il classico tunnelvision deleterio che contesto.
Va bene sei mejo te
Senza dubbio, opinione lecita. Tranne sulla questione della minoranza: come spiegato prima, seguendo questa logica, non potresti mai cambiare niente dello status quo. Market decides se la minoranza resterà tale o meno. Al momento si nota un certo trend, perché appunto la gente inizia a rompersi i coglioni di farsi derubare e ti piazza voti reazionari, come prevedibile. O ti compra Bitcoin
E' il discorso di cui sopra: prima metti il cibo in tavola, poi pensi ad ottimizzare il sistema anche con un occhio all'ambiente. Se no prima o poi giustamente volano schiaffi, o la gente si sposta altrove dove ci sono policies meno attente all'ambiente, fornendo più potenza di fuoco a quelle e vanificando le tue, sempre meno finanziabili.
Ti renderà un miglior servizio che cercare di usare l'inglese come espediente retorico per dare più autorità a tesi che non hanno alcuna autorità se non su X o reddit.
E' un modo provinciale di porsi.
Proprio quello che mette in macchietta il Milanese Imbruttito.
Uno che non sa nulla, ma che usa l'inglese per darsi un'autorità che non ha.
Va bene mi segno la tua opinione
Anche uno che non sa nulla ma si trincera dietro la proof of authority e il "la maggioranza dice" o variazioni sul tema (ormai neanche più tanto la maggioranza ...
Infatti hai portato avanti una discussione ideologica, non certo scientifica o razionale.
Sì, perché come spiegato è quello: la scienza è solo uno strumento, spesso una facciata, ma poi sono le scelte politiche che fanno le policies, e su quelle ci sono tante ricette, alcune disastrose, tipo quelle che contesto.
Si vede da come scrivi.
Dal mio punto di vista sei tu il fanatico/indottrinato col culto socialistoide della violenza statale, che ha buttato tempo studiando propaganda socialista pensando che fosse scienza, "si vede da come scrivi"
Ho studiato molta economia "vera", e poi anche le varie apologie inflazionistiche per conoscere bene quello che critico.
Quindi di nuovo: ognuno con le sue opinioni
L'insulto e la supponenza non sono il modo migliore per trovare appoggio alle tue idee.
Hai ragione, ma come dicevo gli incentivi ben allineati e il "leading by example" alla fine vincono da soli. Posso limitarmi a blastare i semicolti con la formazione formale e godermi i risultati delle mie scelte migliori
Molto vero
Comunque ora la chiudo qui, buona vita compagno
Ho studiato molta economia "vera", e poi anche le varie apologie inflazionistiche per conoscere bene quello che critico.
Quindi di nuovo: ognuno con le sue opinioni
Il bello è che te la canti e te la suoni da solo.
Piu' che un economista alternativo sembri un fanatico religioso.
Di certo si vede hai studiato molta economia su twitter, x e reddit.
Il linguaggio è quello. Il resto dei fondamentali mancano ed è evidente.
Basi le tue teorie su quelle di qualche scappato di casa che non si fila nessuno.
E non se lo filano non perchè l'accademia è cattiva, ma perchè non scritto nulla di utile.
Più che blastare mi sembri un infervorato sotto anfetamine che capisce la metà delle cose che scrivo ma vabbè, se ti rende felice questo, non ti negherò questo piccolo piacere se ti migliora la giornata.
Sono generoso.
Comunque ora la chiudo qui, buona vita compagno
Ecco bravo va a cagare su qualche altra scacchiere che qui hai sporcato abbastanza e adesso sono io che finito il tempo che dedico come ascolto settimanale ai casi disperati.
Piu' che un economista alternativo sembri un fanatico religioso.
Di certo si vede hai studiato molta economia su twitter, x e reddit.
Il linguaggio è quello. Il resto dei fondamentali mancano ed è evidente.
Per fortuna che mi mancano "i fondamentali" fiat-accademici (
E non parlerei di economia alternativa: è economia. Quello di cui parli tu è perlopiù propaganda lautamente sponsorizzata (incentivi direttamente economici e non, come lo status), con estreme acrobazie formali costruite sopra. Highly paid pseudoscience, ripropongo https://aeon.co/essays/how-economis...a-s-astrologers
Ho comunque studiato parecchio anche di quella, turandomi il naso, perché bisogna conoscere quel che si critica, ma non pretendere di appellarti alla proof of authority solo perché ai più conviene seguire certe scuole di pensiero piuttosto che remarci contro.
(non è tutta da buttare per la verità, va detto: lo diventa sempre più man mano che ci si avvicina al macro e quindi alla politica).
E non se lo filano non perchè l'accademia è cattiva, ma perchè non scritto nulla di utile.
Beh
E' più un tuo bias (echo chamber), ma ti vedo molto convinto, quindi chi sono io
("te le canti e te le suoni"
Sono generoso.
Guarda, vorrei tanto fosse come dici, perché in certi casi l'ignoranza è un dono
Come le tasse che sarebbero "strumento di mercato non calato dall'alto"
Comunque vederci giusto e amministrare le mie risorse generalmente meglio degli studiati formali coi fondamentali (
Volo
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