Caso Italia: il nostro Paese potrebbe rimpiazzare facilmente (e velocemente) il gas con le rinnovabili
di Giulia Favetti pubblicata il 23 Novembre 2022, alle 14:56 nel canale Energie RinnovabiliNell'attuale situazione di crisi il Governo ha preso azioni a breve termine, portando la sua attenzione sull'approvvigionamento di gas – da cui dipendiamo enormemente – dal Nord Africa, ma la strategia economicamente più valida vuole l'energia pulita al centro degli investimenti
86 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infohttps://pris.iaea.org/PRIS/CountryS...aspx?current=JP
in giappone hanno la stragrande maggioranza dei reattori [U]chiusi[/U].
wikipedia è faziosa ed obsoleta.
guarda che wikipedia dice la stessa cosa. in Giappone c'è un crollo dell'energia prodotta con il nucleare.
lo sai cosa costa fare un impiantino sui 6 kW su un tetto di un'abitazione Esistente?
e cosa costa un sistema di accumulo?
rendere obbligatorio....che paroloni facili facili scritti....
se me lo rendi obbligatorio allora dammi pure li schei per fare le cose...
non so se vedi la situazione economica attuale, e tu faresti fare dei mutui alla gente (si perchè ormai la gente i schei (i soldi) li ha finiti...)
chi si costruisce una nuova casa ha già comunque l'obbligo di installare un minimo di fotovoltaico eh...
ed è comunque una spesa aggiuntiva che va a gravare nel complessivo della nuova abitazione...
Mi sembra che ci siano abbondanti incentivi per fotovoltaico, adeguamento energetico e simili.
Come hai detto il solare è già di fatto obbligatorio sulle nuove costruzioni, mettiamoci anche l'accumulo con degli incentivi economici e il riscaldamento a pompa di calore che comunque ha un costo simile alla caldaia a condensazione.
Ipotizzavo obblighi su nuove costruzioni, non su quelle esistenti.
E comunque concordo sul fatto che un baseload PICCOLO di nucleare ci vuole.
Mi piace perché parlano tutti dell'incostanza delle rinnovabili, di come se manchi il sole e il vento si possa restare senza energia.
Invece di come si finisca tutti in cacca se uno un Russia decide di chiudere un rubinetto nessuno ne parla mai.
Con la differenza che la prima non è mai successa mentre la seconda si.
Eh ma adesso non dipendiamo più dalla Russia, ma cambia poco perché domani potrebbero esserci disordini in Algeria o il Libia o in Azerbaijan.
E anche il nucleare dipende da rifornimenti esteri.
In realtà le rinnovabili sono le fonti energetiche più sicure, perché si capiterà un giorno senza sole (o vento), magari due o anche una settimana ma a parte che producono in parte anche quando c'è nuvoloso con il giusto accumulo si supera senza problemi il periodo di scarsa produzione.
Inoltre se ogni edificio fosse dotato di accumulo e fotovoltaico (ma anche micro-eolico dove rende) la rete sarebbe molto meno gravata.
Non voglio dire che solare ed eolico siano la soluzione definitiva a tutto, ma sicuramente possono dare una mano enorme.
Poi centrali tradizionali e nucleari per avere una base di produzione serviranno sempre.
Invece di come si finisca tutti in cacca se uno un Russia decide di chiudere un rubinetto nessuno ne parla mai.
Con la differenza che la prima non è mai successa mentre la seconda si.
Eh ma adesso non dipendiamo più dalla Russia, ma cambia poco perché domani potrebbero esserci disordini in Algeria o il Libia o in Azerbaijan.
E anche il nucleare dipende da rifornimenti esteri.
Si questo è vero, ma i pannelli solari dove credi che siano fatti? Il maggior produttore è la Cina... Ed ogni tot anni vanno cambiati, non è che li lasci lì in eterno. Sicuramente non ti viene a mancare l'energia di botto come nel caso della Russia con il gas, ma se non si hanno materie prime, come nel nostro caso, dipenderemo [U]sempre[/U] da qualcuno, non si scappa. L'unica soluzione è differenziare sia le fonti di energia che i fornitori.
si? io ho guardato la mappetta e mi pare desse molti più impianti attivi di quanti ce ne siano in realtà in proporzione agli inattivi.
molti meno che alle fonti fossili
https://www.ilfattoquotidiano.it/20...ilioni/6858593/
[QUOTE]Ipotizzavo obblighi su nuove costruzioni, non su quelle esistenti.
il problema è che il nuovo è una % minima del parco edilizio: serve farlo sull'esistente.
Invece di come si finisca tutti in cacca se uno un Russia decide di chiudere un rubinetto nessuno ne parla mai.
Con la differenza che la prima non è mai successa mentre la seconda si.
Eh ma adesso non dipendiamo più dalla Russia, ma cambia poco perché domani potrebbero esserci disordini in Algeria o il Libia o in Azerbaijan.
E anche il nucleare dipende da rifornimenti esteri.
In realtà le rinnovabili sono le fonti energetiche più sicure, perché si capiterà un giorno senza sole (o vento), magari due o anche una settimana ma a parte che producono in parte anche quando c'è nuvoloso con il giusto accumulo si supera senza problemi il periodo di scarsa produzione.
Inoltre se ogni edificio fosse dotato di accumulo e fotovoltaico (ma anche micro-eolico dove rende) la rete sarebbe molto meno gravata.
Non voglio dire che solare ed eolico siano la soluzione definitiva a tutto, ma sicuramente possono dare una mano enorme.
il pannello o la pala una volta che ce l'hai, sei a posto per molti decenni, per le altre fonti no, devi perennemente metterci dentro combustibile.
poi oggi come oggi è TUTTO fatto in cina, quindi dire che "i pannelli sono cinesi" non ha proprio [U]nessun[/U] significato.
il pannello o la pala una volta che ce l'hai, sei a posto per molti decenni, per le altre fonti no, devi perennemente metterci dentro combustibile.
Molti decenni? Non esageriamo. La durata media dei pannelli solari è 15 anni. Per le pale non so.
Quindi se una cosa viene dalla Russia siamo dipendenti, se viene dalla Cina non ha significato? Se si parla di indipendenza, bisogna guardare non solo da dove viene l'energia, ma anche cosa usiamo per sfruttarla, quindi mi spiace ma si, il fatto che siano fatti in Cina conta eccome. Poi sicuramente è sempre meglio che nel caso della Russia, ma la vera indipendenza energetica è utopia per noi.
Questo è chiaro, ma non ti trovi nella merda da un giorno con l'altro se la Cina smette di venderti pannelli solari.
Comunque è un problema che si è già "visto" nel senso che tutti i paesi occidentali si sono già resi conto che dipendono troppo dalla Cina.
Sia EU che USA stanno applicando piani per portare in casa quelle produzioni che oggi sono quasi esclusivamente in oriente, per lo più la filiera dell'elettronica.
Non tutta la produzione sia chiaro ma un minimo strategico per non essere in mutande in caso di problemi.
Comunque è vero anche il contrario, la Cina produce con macchinari prodotti in USA e EU, senza questi non fa nulla.
anche col nucleare sarebbe tutto facile e veloce, basterebbero 60 anni dai
in più dovranno essere, per ovvie ragioni, gestite dallo stato.
immaginatevi i dipendenti statali italiani a gestire una centrale nucleare: siamo a posto
ah un 'nuclearista' che si lamenta della lentezza di pannelli e trivellazioni.
come se un ladro piangesse per una rapina in casa.
"cioè si sta ribaltando la situazione" cit
in giappone avranno già costruito centrali 2 volte, in cina 3, in italia? 0, anche se dessero il via libera domattina
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".