ToyotaHonda

Auto giapponesi, aria di festa a Tokyo: via i super-dazi USA, in arrivo maxi investimenti e crescita alle stelle

di pubblicata il , alle 14:29 nel canale Mercato Green Auto giapponesi, aria di festa a Tokyo: via i super-dazi USA, in arrivo maxi investimenti e crescita alle stelle

La nuova intesa tra Giappone e Stati Uniti sul commercio rilancia l’industria automobilistica giapponese: dazi quasi dimezzati e un piano di investimenti da 550 miliardi di dollari sbloccano la corsa in Borsa di Toyota e Honda. L'accordo accende speranze anche in Europa e Corea del Sud, ma irrita i produttori americani

 

Una notizia destinata a cambiare gli equilibri globali dell'industria automobilistica è arrivata da Washington e Tokyo. Giappone e Stati Uniti hanno firmato un accordo commerciale che riduce drasticamente i dazi sui veicoli nipponici esportati oltreoceano. Le tariffe passano dal 27,5% al 15%. Un cambiamento radicale che alleggerisce notevolmente il peso fiscale sulle auto in arrivo dal Giappone, che costituiscono oltre un quarto dell'export giapponese verso gli USA.

L'accordo, celebrato su X come "missione compiuta" dal capo negoziatore giapponese Ryosei Akazawa, arriva accompagnato da un pacchetto di investimenti e garanzie fino a 550 miliardi di dollari destinato al mercato statunitense. I fondi, erogati da istituzioni legate al governo giapponese, serviranno per rafforzare la presenza delle aziende nipponiche in settori strategici come i semiconduttori e la farmaceutica, secondo quanto dichiarato dal primo ministro Shigeru Ishiba.

Il risultato è stato immediato: l'indice Nikkei ha registrato un'impennata di quasi il 4%. Ha così toccato i massimi dell'anno, trascinato proprio dai titoli delle case automobilistiche. Toyota ha guadagnato oltre il 14%, mentre Honda ha sfiorato l'11%. Il clima di fiducia si è esteso anche ad altri mercati, con le azioni dei produttori coreani ed europei in crescita sulla speranza di accordi analoghi con Washington.

La nuova intesa non riguarda però solo i dazi: Akazawa ha confermato la rimozione dei test di sicurezza addizionali che ostacolavano l'ingresso delle auto americane sul mercato giapponese, una richiesta avanzata da Trump fin dalla sua prima amministrazione. Rimangono esclusi dall'accordo i dazi sul comparto dell'acciaio e dell'alluminio, che restano al 50%.

L'entusiasmo giapponese contrasta con il malumore dei produttori statunitensi. L'American Automotive Policy Council, che rappresenta GM, Ford e Stellantis, ha criticato duramente l'intesa. Il problema riguarda la concorrenza con le auto giapponesi: queste, pur contenendo pochissimi componenti americani, saranno ora tassate al 15%. Al contrario, i veicoli costruiti da marchi statunitensi in Canada e Messico — spesso con una quota elevata di parti made in USA — continueranno a pagare un dazio del 25%. Una disparità che, secondo le case americane, danneggia l'industria nazionale a vantaggio delle rivali asiatiche.

Nel frattempo, Trump si prepara ad annunciare nuovi accordi con altri Paesi: Vietnam, Indonesia, Regno Unito e Unione Europea sono i prossimi obiettivi prima della scadenza del 1° agosto, data in cui scatterebbero ulteriori aumenti tariffari. L'obiettivo dichiarato è ridisegnare la bilancia commerciale degli Stati Uniti favorendo investimenti e reshoring produttivo, ma le conseguenze per l'industria globale sono tutte da valutare.

Per ora, è il settore auto giapponese a festeggiare. Tra dazi ridotti, barriere tecniche eliminate e una spinta finanziaria senza precedenti, il comparto si prepara a rafforzare ulteriormente il proprio ruolo centrale nel mercato americano. Una notizia che potrebbe alimentare nuove tensioni — o nuove intese — nei prossimi giorni.

9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Haran Banjo23 Luglio 2025, 14:45 #1
Questo finché il delinquente dai rossi capelli non cambierà nuovamente idea
icoborg23 Luglio 2025, 14:52 #2
Originariamente inviato da: Haran Banjo
Questo finché il delinquente dai rossi capelli non cambierà nuovamente idea



rossi?
Haran Banjo23 Luglio 2025, 14:54 #3
Ah sì giusto, è passato dal blorange al biondo.
Pino9023 Luglio 2025, 14:58 #4
La cosa bella è che i produttori americani ora devono pagare il 50% di dazi sull'acciaio e rame, più altri dazi aggiuntivi per le auto prodotte in Messico e Canada. Spoiler: non sono contenti.

Paradossalmente a Honda e Toyota invece conviene quasi più importare dall'estero che produrre negli US.

Interesting times.
Unrue23 Luglio 2025, 15:58 #5
Sinceramente non capisco che hanno da festeggiare i giapponesi. Nonostante l'investimento monstre annunciato negli USA, si beccano comunque un 15% di dazi generalizzato ed un 50% su acciaio ed alluminio.

Cazzo, investo nel tuo paese e mi dazi pure? MA VAFFANCULO. A me sembrano tutti impazziti.
Alodesign23 Luglio 2025, 16:08 #6
Originariamente inviato da: Unrue
Sinceramente non capisco che hanno da festeggiare i giapponesi. Nonostante l'investimento monstre annunciato negli USA, si beccano comunque un 15% di dazi generalizzato ed un 50% su acciaio ed alluminio.

Cazzo, investo nel tuo paese e mi dazi pure? MA VAFFANCULO. A me sembrano tutti impazziti.


Auto prodotte dai Giapponesi sul suolo Giapponese: +15%
Auto prodotte dagli Americani su suolo Canadese e Messicano: +25%

Cosa comprerà mai l'americano medio?
Unrue23 Luglio 2025, 16:09 #7
Originariamente inviato da: Alodesign
Auto prodotte dai Giapponesi sul suolo Giapponese: +15%
Auto prodotte dagli Americani su suolo Canadese e Messicano: +25%

Cosa comprerà mai l'americano medio?


Non ci sono solo le auto.
Alodesign23 Luglio 2025, 16:12 #8
Originariamente inviato da: Unrue
Non ci sono solo le auto.


Ma tu hai fatto l'esempio delle auto. Perché l'articolo parla di automobili.

E i 500 miliardi di investimento coprono altri settori, come si legge dall'articolo.

Oppure dici che i Giapp si sono rincoglioniti di un botto?
Doraneko23 Luglio 2025, 17:55 #9
Originariamente inviato da: Alodesign
Ma tu hai fatto l'esempio delle auto. Perché l'articolo parla di automobili.

E i 500 miliardi di investimento coprono altri settori, come si legge dall'articolo.

Oppure dici che i Giapp si sono rincoglioniti di un botto?


Sono rincoglioniti e lurkano qui in cerca di consigli

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
^