Caldaia a gas, pellet o pompa di calore, una ricerca svela il riscaldamento più conveniente e sostenibile
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 27 Dicembre 2024, alle 15:58 nel canale Energie Rinnovabili![Caldaia a gas, pellet o pompa di calore, una ricerca svela il riscaldamento più conveniente e sostenibile](/i/n/SfidaMain.jpg)
Una ricerca da una università tedesca ha messo a confronto diversi sistemi di riscaldamento, per scoprire il migliore per convenienza e impatto ambientale
96 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuindi si parla di una casa nuova...su una casa anni '70 bisogna sventrare i pavimenti, rifare le canalizzazioni, l'impanto elettrico, per non parlare dell'isolamento...a questo POI va aggiunto il costo della Pdc e del fotovoltaico...e quando ci rientri?
O raddoppiare il tempo di accensione della pdc, come già detto scaldo casa che ha dei normali radiatori in alluminio con una temperatura di 45° di mandata.
Alcuni dati: i vecchi impianti a radiatore erano progettati per temperature di mandata di 80-90 gradi. Quelli più
Secondo le varie schede tecniche siamo più vicini al 50% in più. Es. se sono 6 elementi dei passare a 9. Certo si ha lo spazio per raddoppio è ancora meglio perchè puoi lavorare a temperature più basse.
Questo era comunque un intervento consigliato vent'anni fa quando sono uscite le prime caldaie a condesazione per migliorarne l'efficienza e ridurre le dispersioni e poter utilizzare le sonde esterne...
Non puoi far lavorar euna caldaia a condesazione con 70° di mandata da una parte perchè condensi ben poco e nelle mezze stagioni se usi la sonda esterna avri freddo in casa perchè la temperatura dell'acqua è troppo bassa per far fa lavorar eil termosifone.
Si ma l'impianto è stato fatto per lavorare a 45°C.
I tempi di accensioni lunghi e temperature basse valgono anche per le caldaie a condesazione e anche i quel caso la superficie radiante va riprogettata perchè i vecchi impianti sono fatti per lavorare a temperature di progetto di 70-80°C
Questo era comunque un intervento consigliato vent'anni fa quando sono uscite le prime caldaie a condesazione per migliorarne l'efficienza e ridurre le dispersioni.
Si ma l'impianto è stato fatto per lavorare a 45°C.
I tempi di accensioni lunghi e temperature basse valgono anche per le caldaie a condesazione e anche i quel caso la superficie radiante va riprogettata perchè i vecchi impianti sono fatti per lavorare a temperature di progetto di 70-80°C
Nel caso, conosco di impianti radianti fatti a soffitto ( a detta di un ingegnere del settore perdi un 15/20% di efficienza) con ribassamento dello stesso per non sventrare casa e ammodernare l'impianto.
Non so i materiali usati ( probabilmente tra il soffitto ed il radiante si frappone un qualche tipo di isolante riflettente gli infrarossi) ma sembrano funzionare.
Per chi è interessato al tutto conviene informarsi e sopratutto perchè non si sventra casa. Il vecchio impianto rimane nei ed i termosifoni tolti.
Non dovrai fare i pavimenti ma poi devi fare i controsoffitti. Qualcuno dice che anche più costoso dell'impianto a pavimento...
Alla fine l'intervento meno impattante se è possibile è ridimensionare i termosifoni. Aumentare del 50-60% il termosifone alla fine è fattibile con spese contenute
Alla fine l'intervento meno impattante se è possibile è ridimensionare i termosifoni. Aumentare del 50-60% il termosifone alla fine è fattibile con spese contenute
Come interventi di isolamento, dove possibile, ad esempio, si può intervenire con l'insufflaggio, da non sottovalutare nemmeno l'isolamento del sottotetto. I costi non sono eccessivi.
Ma in generale bisogna farsi seguire da un progettista ed evitare interventi "a braccio". D'altronde se si vuole avere una previsione precisa dei costi d'esercizio e di investimento, meglio evitare chi ha solo l'interesse di vederti una cosa o l'altra...
Alla fine l'intervento meno impattante se è possibile è ridimensionare i termosifoni. Aumentare del 50-60% il termosifone alla fine è fattibile con spese contenute
Tra rifare l'impianto ( quindi smantellare tutto il pavimento, rifare impianto elettrico e rifare il pavimento) ti costa sicuramente più che il cartongesso in controsoffittatura ( e da noi è richiesto solo il permesso al comune senza il resto delle pratiche incluso lo smaltimento dei calcinacci).
Ma con la massa radiante hai la funzione caldo/freddo delle PdC cosa che con i termo non hai.
E comunque è sempre un opzione da tenere in considerazione sopratutto per i tempi di messa in opera molto più rapidi.
Certo se i tubi che portano ai termo sono della sezione giusta adeguare la sola massa radiante è un bel risparmio, magari sostituendo 1 o 2 radiatori con termoconvettori ( il radiatore stile auto con ventola) ed usare i dismessi per allungare i radiatori rimasti, sempre che si abbia lo spazio sul lato opposto dei tubi.
Ma considerando che spesso i vecchi impianti avevano i termo nella nicchia sotto le finestre ( parliamo di abitazioni anni 70/80 diffusi in tutt'italia sopratutto nelle zone centrali dei comuni di residenza) spesso l'unica soluzione è un impianto exnovo e qualche mese fuori dall'abitazione oppure 15/20 giorni con massa radiante a soffitto e meno beghe burocratiche e di costo.
In alcuni contesti può essere una valida soluzione e da tenere presente.
Assolutamente corretto. Ma in questo deve anche rientrare il discorso della pompa di calore che troppo spesso è considerata come cosa a se stante mentre invece per forza di cosa deve far parte di un progetto complessivo.
Nel caso di case vecchie quasi sempre si deve comunque partire dall'involucro ( quindi finestre, isolamento del tetto, cappotto) per ridurre le dispersioni, questo rende anche possibili interventi minori sugli impianti, che possono avere capacità inferiori. Ritorniamo però al discorso che serve una buona progettazione complessiva che metta insieme le necessità con il budget.
I tempi di accensioni lunghi e temperature basse valgono anche per le caldaie a condesazione e anche i quel caso la superficie radiante va riprogettata perchè i vecchi impianti sono fatti per lavorare a temperature di progetto di 70-80°C
No, l'impianto era stato progettato per funzionare con una normale caldaia a gas e quindi temperature ben superiori a 45° e non c'è stato bisogno di riprogettare e rifare la superficie radiante è bastato allungare i tempi di riscaldamento giornaliero.
Nel corso del 2025, i costi / mq dei pannelli isolanti in aerogel scenderanno drasticamente, imho sul 50%
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".