Multa di 6.000 euro ed e-bike truccata sequestrata, la distrugge per non farla finire all'asta
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 13 Marzo 2025, alle 12:23 nel canale e-bike
Protagonista un 44enne del bellunese, che ora finirà a processo per danneggiamento di beni posti sotto sequestro
Ci è capitato più volte di parlare di e-bike e di dispositivi che annullano il blocco della potenza e della velocità, 250 W e 25 km/h, imposti in Europa, oppure di bici vendute online che già da fabbrica presentato caratteristiche fuori norma.
Sarà sicuramente successo a molti di vedere sfrecciare in strada uno di questi mezzi, con i controlli delle forze dell'ordine che sembrano non sufficienti. Talvolta però qualcuno viene beccato. Come successo a Feltre, provincia di Belluno, dove un 44enne è stato fermato mentre conduceva una e-bike in grado di raggiungere addirittura 73 km/h. Un modello, si è poi scoperto, comunque illegale poiché, anche senza modifica, già dotato di acceleratore e con velocità massima di 45 km/h.
Il fatto in realtà risale a luglio 2024, ed è tornato di attualità in questi giorni per un fatto assurdo. L'uomo, dopo aver ricevuto la sanzione di ben 6.128 euro, ha subito anche la confisca della e-bike. Ma ha poi pensato bene di devastarla. La cronaca locale in realtà parla di sequestro, che però è il termine per la misura temporanea.
I danni provocati vanno dal semplice taglio dei copertoni, passando da cavi elettrici strappati, fino alla rimozione di catena e sellino. Tutto questo perché non voleva che la bici finesse all'asta. Ora però deve affrontare un processo per danneggiamento volontario di oggetto sottoposto a confisca.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa del resto il mondo ne è pieno di questi soggetti.
Vai, grandissimo, adesso oltre alla multa, oltre al sequestro (o confisca, visto che finiva all'asta), pagherai anche gli ulteriori danni, l'avvocato e subirai una condanna.
Si applicano la reclusione da tre mesi a due anni e la multa da euro 30 a euro 309, se la sottrazione, la soppressione, la distruzione, la dispersione o il deterioramento sono commessi dal proprietario della cosa, affidata alla sua custodia.
La pena è della reclusione da un mese ad un anno e della multa fino a euro 309, se il fatto è commesso dal proprietario della cosa medesima non affidata alla sua custodia.
Un vero genio del crimine !
Ma del resto il mondo ne è pieno di questi soggetti.
Vai, grandissimo, adesso oltre alla multa, oltre al sequestro (o confisca, visto che finiva all'asta), pagherai anche gli ulteriori danni, l'avvocato e subirai una condanna.
Un vero genio del crimine !
Giusto, meglio dettagliare confisca, faccio una lieve modifica
che io sappia (non che sia esperto, per carità...) l'esecutato non può essere, nemmeno temporaneamente, essere eletto amministratore giudiziario.
Nel momento in cui è stato fermato e multato gli è stato consentito di tornare a casa con quel mezzo? Non gli è stato sequestrato immediatamente?
Se gli è stato sequestrato immediatamente non ha avuto il tempo di danneggiarlo, e in questo modo nemmeno può nascere tutto questo casino.
Se invece appena dopo la multa gli è stato concesso di rincasare con il mezzo, dopo quanti giorni gli è arrivata la notifica di sequestro del mezzo? Immagino ci sia una notifica o qualche comunicazione ufficiale che fa partire ufficialmente il sequestro se gli è stato concesso di riportarsi a casa la bici, per logica non avrebbe potuto tornare a casa con qualcosa di sequestrato se il sequestro fosse partito già al momento della multa.
Quindi mi viene da pensare che nei giorni successivi alla multa, ma prima della comunicazione di sequestro, il mezzo fosse tecnicamente ancora di sua piena proprietà. In quei giorni avrebbe potuto usarlo (in proprietà privata perchè non omologato) e danneggiarlo utilizzandolo ma anche danneggiandolo volontariamente perchè era ancora un bene di sua proprietà.
Ma anche se lo avesse danneggiato dopo la notifica di sequestro, devono dimostrare che lo abbia danneggiato dopo la ricezione della notifica e non nei giorni prima della ricezione della stessa. Ci vedo un grosso bug nell'avergli concesso di rincasare con il mezzo, bug che da ragione a lui se lo ha danneggiato.
EDIT: ho fatto una piccola ricerca trovando questo:
https://corrieredelveneto.corriere....html?refresh_ce
Cito dall'articolo:
Nello scorso mese di novembre, il prefetto di Belluno ha disposto la confisca del mezzo, ordinandone la consegna alla carrozzeria di Feltre convenzionata. E qui sono cominciati i veri problemi, in quanto l'uomo ha ritardato la consegna con mille giustificazioni diverse fino al 23 gennaio, quando si è presentato con la bici gravemente danneggiata e, di fatto, inutilizzabile
Quindi direi che c'è stato chiaramente un periodo di tempo in cui la bici era ancora di sua proprietà prima della comunicazione del sequestro. E se avesse venduto la bici in quei giorni per iniziare a rientrare del costo della multa? Se l'avesse persa? Se gli fosse stata rubata? Se l'avesse danneggiata/sembrata per riutilizzare i pezzi sempre in quel lasso di tempo in cui tecnicamente era ancora sua?
Proseguendo con l'articolo si arriva alla risposta:
L'interrogatorio
A quel punto, oltre alla pesantissima sanzione ricevuta, il 44enne è stato interrogato sui motivi del danneggiamento e ha ammesso di averlo fatto per impedire che la bici fosse messa all’asta. Il gesto gli è costato una denuncia per danneggiamento di bene sottoposto a sequestro, aggiungendo un nuovo capitolo ai suoi guai legali. Che adesso sono ben più gravi di una semplice, pur pesantissima, multa.
Direi che questo tizio ha danneggiato il mezzo dopo aver ricevuto la notifica di sequestro e lo ha pure ammesso quindi l'accusa è ineccepibile. Mi chiedo cosa sarebbe successo se avesse venduto il mezzo o lo avesse smembrato per riutilizzarne i pezzi nei giorni in cui era ancora di sua proprietà, in teoria sarebbe stata una valida giustificazione, qui sembra che siamo proprio di fronte ad un caso in cui ha confessato di averla rovinato dopo la notifica.
Se lo usi in strada pubblica violi il codice della strada perchè non omologato ecc. Ma finchè non lo porti in strada non ci sono problemi, puoi usarlo in proprietà privata recintata o usarlo come grosso soprammobile, o smontarlo e recuperare pezzi. Essendo un mezzo che non esiste, non ha libretto e tutta la burocrazia che ne viene fuori, è legalmente un semplice oggetto.
Da me girano pure su un pezzo di statale che fa tangezialina e mai nessuno li ha fermati.
Probabilmente una volta vinta l'asta sei obbligato a rimetterla in regola.
Un po' come accade per le case.
Quando viene messa all'asta un immobile con irregolarità edilizie:
- viene fatta una valutazione dell'immobile
- vengono indicati gli abusi, cosa bisogna fare per regolarizzare l'immobile, e a quanto ammonteranno le spese previste per effettuare i lavori
- la casa viene messa all'asta ad un prezzo pari al netto tra il valore dell'immobile e le spese preventivate (in pratica ti scontano i lavori che dovrai fare per regolarizzarla), valore che poi verrà ulteriormente ridotto dopo ogni asta andata deserta
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