Toyota vuole diventare la leader delle batterie solide e stringe un accordo con Idemitsu
di Giulia Favetti pubblicata il 13 Ottobre 2023, alle 16:42 nel canale BatterieLe due società giapponesi hanno stipulato un accordo per lavorare insieme allo sviluppo di una tecnologia di produzione di massa di elettroliti solidi solforati
Toyota sta mostrando di essere decisa ed agguerrita verso la conquista di un posto di rilievo nel settore della batterie destinate (principalmente) alle auto elettriche, in particolare verso quelle che sono considerate alla pari del Santo Graal, ovvero quelle solide, di cui si parla sempre più spesso.
Sulla casa giapponese e sulla sua conoscenza ampia conoscenza nel settore, forte di decenni di lavoro e migliaia di brevetti depositati (molti ora open-source) abbiamo dedicato, a gennaio, questo articolo.
Nei mesi seguenti siamo tornati più volte a parlare del colosso automotive giapponese che quest'anno ha potuto raccogliere parte dei frutti che aveva seminato, arrivando a rafforzare la propria presenza sul mercato americano (sia per la produzione di auto, sia per quella delle batterie) e a potersi sbilanciare riguardo al futuro della tecnologia di accumulo destinata ai mezzi elettrici, affermando di "avere fra le mani" una batteria allo stato solido da 745 miglia (circa 1.200 km) in grado di caricarsi completamente in un ciclo da 10 minuti.
A dare concretezza a un annuncio che, se fosse arrivato da altre aziende, sarebbe stato preso con la dovuta diffidenza è la notizia del nuovo accordo di collaborazione stipulato da Toyota con Idemitsu Kosan e finalizzato allo sviluppo di una tecnologia di produzione di massa di elettroliti solidi solforati, visto come i materiali più promettenti nel campo, in forza della loro morbidezza e facilità di adesione ad altri materiali.
L'intesa prevede tre fasi per lo sviluppo degli elettroliti: nella prima Idemitsu e Toyota punteranno alla creazione di elettroliti solidi allo zolfo prestando la massima attenzione alla qualità, ai costi e ai tempi di consegna.
La seconda prevede la realizzazione di un impianto dimostrativo per la produzione in serie in una delle sedi di Idemitsu.
La terza vede la casa automobilistica impiegare questi materiali sia per lo sviluppo delle nuove batterie allo stato solido che per la fabbricazione di veicoli elettrici fatti e finiti da lanciare sul mercato nel 2027-28.
"Le nostre due società affronteranno insieme gli aspetti relativi alla qualità e ai costi degli elettroliti solidi. Procederemo quindi con la verifica della produzione di massa utilizzando l'impianto pilota di Idemitsu e stabilendo uno schema stabile di approvvigionamento delle materie prime. Per portare avanti in maniera costante la fase di introduzione sul mercato, creeremo una task force composta da decine di persone, provenienti dai settori tecnologia, approvvigionamento, logistica e tecnologia di produzione, e promuoveremo congiuntamente i nostri sforzi. Uniremo inoltre la tecnologia di sviluppo dei materiali delle nostre due società, la tecnologia di produzione dei materiali di Idemitsu e la tecnologia di produzione di massa delle batterie di Toyota in uno sforzo su vasta scala per produrre in serie batterie allo stato solido" ha commentato Koji Sato, CEO di Toyota e guida del nuovo capitolo del gruppo da aprile.
11 Commenti
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Se Toyota si mette di punta sulle batterie, ne vedremo delle belle
lo spero anche io e sono, in parte, di parte anche io.
attendo una Yaris elettrica da Toyota, e spero che dopo aver visto il nuovo chr, non comincino a stuprare il design anche della piccolina, perché onestamente non si puó vedere quella scritta "toyota chr" che si illumina sulla, ennesima!, lightbar posteriore.
dai Toyota, ripigliati, con la nuova Prius hai fatto bene
attendo una Yaris elettrica da Toyota, e spero che dopo aver visto il nuovo chr, non comincino a stuprare il design anche della piccolina, perché onestamente non si puó vedere quella scritta "toyota chr" che si illumina sulla, ennesima!, lightbar posteriore.
dai Toyota, ripigliati, con la nuova Prius hai fatto bene
Concordo, la prius è bella davvero peccato il.bagagliaio ma non si può avere tutto.
La yaris elettronica con la cura Toyota sarebbe una svolta.
basta non la prezzino come la nuova Opel Corsa, che viene 40.000 euro.
viene tra i 24 e i 27 la ibrida figurati la bev
15000 euro in più per essere BEV su stessa vettura e stesso segmento, non ha appunto senso... esattamente come accade per eCorsa che è una barzelletta su ruote!
Si davvero, prezzo fuori da ogni logica.
Cmq sto guardando la e-C3 e non è malvagia è, voglio dire è lunga 4mt e ha un bagagliaio decente, come seconda auto è tanta roba se la incentivano bene, ho giusto una euro 4 benza che sarebbe ben felice di andare in pensione.
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