Tesla sta costruendo la batteria più grande al mondo (da 1 GWh) grazie a Megapack
di Rosario Grasso pubblicata il 24 Dicembre 2020, alle 14:31 nel canale Batterie
Tesla ha utilizzato la sua conoscenza sulla tecnologia delle batterie per dare vita a un immenso progetto energetico in California. Capace di fornire una capacità energetica da record, da 1 Gigawattora (GWh), Tesla contribuirà a far fronte al fabbisogno energetico delle città più popolose della California
La costruzione dell'impianto Tesla Megapack a Moss Landing, in California, sembra procedere a un ritmo molto serrato, stando alle ultime testimonianze. Si tratta di un progetto avviato nello scorso mese di luglio da Tesla in collaborazione con Pacific Gas and Electric Company (PG&E), una multinazionale americana che opera nei settori dell'energia elettrica e del gas. Il progetto si basa sulla tecnologia Megapack.
Il contributo di Tesla nelle centrali elettriche
Il sito di produzione di energia di Moss Landing è uno dei più grandi del mondo, L'installazione delle unità di stoccaggio di energia di Tesla è iniziata due mesi dopo l'inizio dei lavori sullo stabilimento e ora la quasi totalità delle unità di stoccaggio è stata installata: in totale sono 256 unità. Alla fine dei lavori le batterie di Tesla saranno in grado di fornire una capacità energetica da record di 730 MWh attraverso il sito di Moss Landing, e in futuro si potrà arrivare anche a superare il Gigawattora.
Come mostrato nel video di EKMMetering, dietro il sito Tesla Megapack nella baia di Monterey si trovano le ciminiere della vecchia centrale elettrica di Moss Landing, rendendo questo scenario molto rappresentativo della transizione energetica che stiamo vivendo. PG&E, che già eroga più di un Gigawattora con la sua rete tradizionale presente nel sito, e Tesla hanno annunciato di aver la capacità di rifornire di energia elettrica centinaia o migliaia di case in California a partire dalla metà del 2021.
PG&E prevede che il progetto di Tesla per quanto riguarda il sito di Moss Landing farà risparmiare all'azienda elettrica oltre 100 milioni di dollari in 20 anni, rispetto ai requisiti di capacità locali previsti e ai costi di approvvigionamento associati che sarebbero stati necessari in assenza dell'installazione dei Tesla Megapack.
Le unità Megapack vengono fornite dalla Gigafactory già preassemblate, testate e inserite in un involucro che comprende moduli batteria, inverter bidirezionali, un sistema di gestione termica, interruttore principale CA e i comandi. Non è necessario alcun montaggio: basta collegare l'uscita CA di Megapack al cablaggio.
Dal punto di vista pratico, Megapack occupa il 40% di spazio in meno e utilizza un decimo dei componenti rispetto agli attuali sistemi in commercio. Di conseguenza, questo sistema modulare ad alta densità può essere installato 10 volte più velocemente dei sistemi attuali.
Durante l'ultima call sui risultati finanziari di Tesla, RJ Johnson, responsabile globale della divisione del gruppo che si occupa di energia, ha accennato al potenziale futuro della tecnologia Megapack nel settore energetico.
"Il terzo trimestre è stato un trimestre positivo per il settore Energia e siamo pronti per una forte crescita nello stoccaggio di energia e nel solare. Megapack rappresenterà un ampio segmento di crescita per l'azienda e continuerà ad espandersi rapidamente man mano che il prodotto raggiunge la piena capacità", ha affermato Johnson.
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerò capacità /= potenza
Non credo siano in grado di erogare 1,21 GW...
i contro del peso, dell'inerzia e il rischio di rottura ( se si spacca un disco è peggio di una cannonata) dovrebbero essere irrilevanti per un sistema di accumulo posizionato in un campo.
tipo questo
https://beaconpower.com/carbon-fiber-flywheels/
Il progresso.
Il progresso.
La batteria serve ad accumulare energia nei momenti in cui il consumo è basso, e cederla quando la richiesta aumenta. Basta pensare ad un impianto fotovoltaico, se non c'è nessun carico collegato tutta l'energia prodotta andrebbe sprecata.
Già, è proprio questo il progresso.
Certamente tutte queste gigacose sono anche gigapericolose. Il litio usato non e' proprio inerte. Probabilmente qualunque cosa in cui si "concentra" energia e' pericolosa. D'altro canto non e' che siano proprio green. L'altra settimana una loro consociata registrava l'esplosione di tonnellate di combustibile di un razzo per acquisire nuovi dati...non proprio l'air fresh... :-)
Nei sistemi di accumulo ci sono anche le caverne per lo stoccaggio di gas in forma compressa, oltre al pompaggio nei bacini idroelettrici.
Conta anche il rendimento e la resilienza, ossia la capacita' di reagire alle necessita'.
Comunque quella batteria funziona in "dineri". Acquista l'energia quando costa poco (di notte), e la rivende quanto costa di piu' (nelle ore di punta). Banale.
Poi i paesi desertici si sono anche dati una svegliata e stanno costruendo dei solarpark mastodontici, roba da decine e decine di km^2, e potenze vicine al gigawatt. 2 o 3 in cina, 5 o 6 in india, uno in egitto. Per rendersi conto, uno dei piu' grossi impianti idroelettrici, quello sulla diga di assuan e' da circa 2GW, Un'impianto nucleare di media potenza e sul gigawatt. E' probabile che abbiano fiutato l'affare e quindi si offrano come "volano" per il solare. Anche il solare fotovoltaico non e' completamente "green". Certo non hai emissioni, i pannelli hanno un determinato numero di decenni di durata, e poi dovranno essere smaltiti...
In italia siamo fermi al progetto archimede di priolo-gargallo, e piu' o meno tutto il resto bloccato per le ecomafie.
Più che altro in questo caso il progresso dovrebbe essere nel fatto che:
"Dal punto di vista pratico, Megapack occupa il 40% di spazio in meno e utilizza un decimo dei componenti rispetto agli attuali sistemi in commercio . Di conseguenza, questo sistema modulare ad alta densità può essere installato 10 volte più velocemente dei sistemi attuali. "
Se i cablaggi sono congrui direi di sì; alla base sono celle al litio le quali possono traquillamente sopportare una scarica in 1h o anche meno.
Hai dei dati in proposito? I sistemi a volano sono macchine costose (materiali resistenti alle enormi forze centripete, contenitori a vuoto, sospensioni magnetiche, necessità di un motore/generatore per ogni unità
Un amico sta realizzando componenti meccanici per questi tizi qui, che non sapevo nemmeno esistessero: https://www.power-technology.com/fe...-based-storage/
E' un sistema di accumulo in forma di energia potenziale, come l'accumulo idroelettrico ma fatto con enormi gru che giocano a impilare blocchi di cemento. Per me è orrendo da vedere e improponibile come impatto sul paesaggio, e facendo due conti rapidi dubito che possa essere veramente competitivo con le batterie come sostengono loro, soprattuto in prospettiva. Il trucco sono i cospicui finanziamenti pubblici che hanno ricevuto.
i contro del peso, dell'inerzia e il rischio di rottura ( se si spacca un disco è peggio di una cannonata) dovrebbero essere irrilevanti per un sistema di accumulo posizionato in un campo.
tipo questo
https://beaconpower.com/carbon-fiber-flywheels/
i sistemi a volano sono enormemente più costosi rispetto ad un sistema di stoccaggio a batteria ma hanno il vantaggio di sopportare picchi di erogazione molto più elevati e numerosissimi cicli di carica e scarica. comunque imho se si vuole costruire un sistema di stoccaggio chimico ad alta capacità è molto meglio ricorrere alle batterie di flusso rispetto a pile di celle al litiio
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".