Ricercatori analizzano le batterie Tesla e BYD. Alcuni risultati sono sorprendenti
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 10 Marzo 2025, alle 13:33 nel canale Batterie
Un team di ricercatori presso l'università di Aquisgrana ha analizzato le batterie dei due principali player del mercato, scoprendo diverse cose interessanti
Tesla e BYD sono le due principali aziende nel settore delle auto elettriche, e si inseguono a vicenda ogni anno per il maggior numero di auto vendute in tutto il mondo. Tesla utilizza per la maggior parte batterie fornite da altre aziende (Panasonic, LG, CATL) ma di recente ha aggiunto al mix anche le sue nuove celle al litio di formato 4680. BYD invece è produttore diretto anche delle batterie, e sono diventate molto famose le sue Blade Battery, batterie a lama.
Entrambe le aziende hanno però una cosa in comune, ovvero fornire poche informazioni sui pacchi batteria, ed è per questo che il team di ricercatori dell'università di Aquisgrana (Aachen) ha deciso proprio di analizzare i due pacchi batteria dei concorrenti. Ha quindi acquistato la batteria 4680 Tesla da Sandy Munro (che a sua volta l'aveva analizzata) e una BYD da un importatore cinese.
Secondo lo studio, che si trova a questo link, le due aziende si sono focalizzate su traguardi diversi. Le celle 4680 di Tesla si concentrano su un'elevata densità energetica, mentre l'efficienza del volume e i materiali più convenienti sono il focus cella blade di BYD, che usa anche la chimica LFP, già di suo più conveniente. Tesla invece si basa sulla classica NMC811.
Un membro senior del team, il professor Heiner Heimes, descrive un risultato come sorprendente: "Siamo rimasti sorpresi dal fatto che non ci fosse silicio negli anodi di entrambe le batterie, in particolare nella cella Tesla, poiché il silicio è ampiamente considerato nella ricerca un materiale chiave per aumentare la densità energetica". Il processo di analisi ha reso possibile risalire anche alle rispettive densità energetiche: 160 Wh/kg e 355,26 Wh/l per la cella LFP di BYD, mentre la cella cilindrica 4680 di Tesla con chimica NMC811 raggiunge 241,01 Wh/kg e 643,3 Wh/l.
Mentre per le "pile" di Tesla conosciamo perfettamente le misure, esplicite nel nome (46 mm di diametro, 80 mm di altezza), i ricercatori hanno potuto stabilire le esatte misure anche per le celle a lama di BYD: 90 mm di altezza, 14 mm di larghezza e ben 965 mm di lunghezza.
A livello di peso complessivo, la batteria di BYD trae vantaggio dall'involucro in alluminio (in acciaio quello di Tesla), vantaggio che però perde per il peso maggiore delle celle. BYD però vince sui costi di produzione, con con un buon 25 euro al kWh, contro i 35 euro al kWh di Tesla, nonostante l'anodo dei cinesi sia addirittura leggemente più costoso.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoC'era gente che Pisci@v@ dalla finestra (dalla sorpresa), davvero sorprendente, alcuni pensavano di trovare all'interno marzapane e gamberetti e invece... dei componenti per le celle. Sono sorpresissimamente sorpresi.
https://youtu.be/dNOXnwFzBlY?t=70
Quanti soldi buttati per l'acqua calda.
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