L'UE ha deciso: obbligo di batterie rimovibili e sostituibili su smartphone e mezzi elettrici entro il 2027
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 14 Luglio 2023, alle 14:44 nel canale BatterieIl Consiglio europeo ha concluso la procedura di adozione delle norme relative ai telefoni con batterie sostituibili. Entro il 2027 tutti gli smartphone dovranno avere una batteria removibile e sostituibile facilmente.
Il consiglio dell'Unione Europea ha approvato ufficialmente il regolamento che obbliga le aziende, entro il 2027, a incorporare nei propri dispositivi batterie facilmente rimovibili e sostituibili dall'utente finale. Questa norma fa parte di un ampio progetto di sostenibilità e zero emissioni. Questa importante approvazione regolerà l'intero ciclo di vita delle batterie - dalla produzione al riutilizzo e al riciclaggio - e garantirà che siano sicure, sostenibili e competitive.
"Le batterie sono fondamentali per il processo di decarbonizzazione e il passaggio dell'UE a modalità di trasporto a emissioni zero. Allo stesso tempo, le batterie fuori uso contengono molte risorse preziose e dobbiamo essere in grado di riutilizzare tali materie prime critiche invece di affidarci a paesi terzi per le forniture. Le nuove norme promuoveranno la competitività dell'industria europea e garantiranno che le nuove batterie siano sostenibili e contribuiscano alla transizione verde", ha dichiarato il ministro spagnolo per la Transizione ecologica, Teresa Ribera.
Europa: addio batterie non rimovibili per smartphone, auto elettriche ecc
Nel dettaglio, il nuovo regolamento, approvato prima dal Parlamento e ora dal Consiglio europeo, verrà applicato su tutte le batterie comprese tutte le batterie portatili di scarto, le batterie dei veicoli elettrici, le batterie industriali, le batterie di avviamento, illuminazione e accensione (SLI) (utilizzate principalmente per veicoli e macchinari) e le batterie per mezzi leggeri di trasporto (ad es. biciclette elettriche, motorini elettrici, scooter elettrici).
Le nuove norme mirano a migliorare il funzionamento del mercato interno delle pile e garantire una concorrenza più leale grazie ai requisiti di sicurezza, sostenibilità ed etichettatura. Inoltre, Il regolamento fissa obiettivi per i produttori di raccolta dei rifiuti di batterie portatili (63% entro la fine del 2027 e 73% entro la fine del 2030) e introduce un obiettivo di raccolta dedicato per i rifiuti di batterie per mezzi di trasporto leggeri (51% entro la fine del 2028 e il 61% entro la fine del 2031). L' obiettivo di efficienza di riciclaggio per le batterie al nichel-cadmio è fissato all'80% entro la fine del 2025 e al 50% entro la fine del 2025 per le altre batterie di scarto.
Il voto del Consiglio ha chiuso ufficialmente la procedura di adozione. Il regolamento sarà ora firmato dal Consiglio e dal Parlamento europeo e verrà quindi pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo.
107 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSpero che molti di quelli che cambiano il cellulare da 1,5k (prima erano da 1k) ogni anno ci pensino e con sta storia lo cambio ogni 2 o 3 anni (e poi magari la smettano di lamentarsi che non hanno soldi)
Peccato che hanno gia' cominciato a dire che farli in questo modo costera' di piu' a loro e quindi con batterie rimovibili costeranno ancora di piu' ai Clienti finali, un po' come quando per alzare le tariffe telefoniche si fa una furbata, dopo 1 anno chi di dovere si impegna a farli tornare sui loro passi e nel tornare sui propri passi visto che (a dir Loro) e' fatica si aumentano le tariffe. Risultato si ha tutto come prima ma di tariffe superiori.
La maggior parte di questi dispositivi utilizzano batterie al litio che se danneggiate o usurate provocano incendi che sono difficilmente domabili.
I casi di auto elettriche devono insegnare pur qualcosa, basta considerare solo il lato alla moda green del momento.
Ecco che la batteria esterna permette la sostituzione in caso di rigonfiamento e non solo per minor funzionalità oltre ad allungare la vita del prodotto.
La maggior parte di questi dispositivi utilizzano batterie al litio che se danneggiate o usurate provocano incendi che sono difficilmente domabili.
I casi di auto elettriche devono insegnare pur qualcosa, basta considerare solo il lato alla moda green del momento.
Ecco che la batteria esterna permette la sostituzione in caso di rigonfiamento e non solo per minor funzionalità oltre ad allungare la vita del prodotto.
Vero, però è anche vero che non è che ci sia tutto questo lavoro di esplosioni di batterie di cellulari in giro per il mondo.
Capita, ma non così frequentemente IMHO
La maggior parte di questi dispositivi utilizzano batterie al litio che se danneggiate o usurate provocano incendi che sono difficilmente domabili.
I casi di auto elettriche devono insegnare pur qualcosa, basta considerare solo il lato alla moda green del momento.
Ecco che la batteria esterna permette la sostituzione in caso di rigonfiamento e non solo per minor funzionalità oltre ad allungare la vita del prodotto.
Non fosse che secondo la statistica su 100.000 veicoli elettrici e altrettanti ICE il pericolo di incendio è maggiore sugli ICE e gli incendi di veicoli elettrici al di là delle solite menate giornalistiche sono eventi sostanzialmente rari.
Per i cellulari poi parlare di rischio incendio è ridicolo. Ci sono svariati esempi con tanto di video che trovi facilmente in cui batterie molto più grandi di quella di un cellulare vengono danneggiate volutamente e si auto-estinguono nel giro di 10/15 secondi.
Poi che la batteria debba essere rimovibile sono perfettamente d'accordo ma non certo per scongiurare un rischio incendio.
Ahi ahi ahi!
Teresa Ribera è una donna, e quindi bisognava riportare la ministra spagnola, come il vento dell'inclusività ci insegna.
Teresa Ribera è una donna, e quindi bisognava riportare la ministra spagnola, come il vento dell'inclusività ci insegna.
Ma per favore...
Come agli inizi insomma. Quando non avevamo questa "smania" di avere smartphone o meglio cellulari spessi come un'ostia !
Ben venga.
Teresa Ribera è una donna, e quindi bisognava riportare la ministra spagnola, come il vento dell'inclusività ci insegna.
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".