Gotion svela la batteria LMFP: aggiungendo manganese alle LFP ha prestazioni incredibili
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 24 Maggio 2023, alle 14:56 nel canale BatterieIl produttore cinese, partner di Volkswagen, svela come ha modificato le batterie LFP per ottenere più densità energetica, più durata, e costi sotto controllo
Il produttore di batterie Gotion, il cui principale azionista è Volkswagen, ha svelato maggiori dettagli sulla nuova batteria Astroinno L600, che fa uso di celle con chimica LMFP.
Si tratta in buona sostanza di celle LFP (litio-ferro-fosfato) modificate con l'uso del manganese, ottenendo così maggiori prestazioni e, soprattutto, scavalcando il collo di bottiglia della densità energetica, da sempre vero limite delle LFP.
Queste le esatte parole della spiegazione tecnica fornita dal Dottor Qian Cheng, di Gotion Global: "Utilizzando coprecipitazione, tecnologia di incapsulamento drogante, una nuova tecnologia di granulazione e nuovi additivi elettrolitici, sono stati risolti i problemi di lisciviazione di Manganese ad alta temperatura, bassa conduttività elettrica e bassa densità di pressatura delle batterie LMFP. Inoltre, il Cleveland Institute in Ohio, USA, ha sviluppato un nuovo elettrolita per LMFP, che migliora notevolmente il ciclo ad alta temperatura e le prestazioni di stoccaggio".
Grazie a questa innovazione, le Astroinno L600 LMFP raggiungono una densità di 240 Wh/kg a livello gravimetrico, oppure 525 Wh/L a livello volumetrico. La cella raggiunge 4.000 cicli di ricarica, fino a 1.800 ad alta temperatura, e può supportare facilmente 18 minuti di ricarica rapida.
L'innovazione però non riguarda solo le celle. Gotion ha studiato come migliorare l'architettura di tutto il pacco batteria, riducendo le parti strutturali del 45%, ovvero una riduzione di peso del 32%. Ha inoltre adottato un design elettrico minimalista, portando il cablaggio da 303 metri di lunghezza, a soli 80 metri. In totale il pacco batteria ha un efficienza volumetrica del 76%, con densità energetica finale di 190 Wh/kg, anche superiore alla chimica ternaria NCM. Il risultato più importante è poter dunque arrivare a 1.000 km di autonomia, con una batteria costituita da materiali più economici e senza cobalto.
La produzione di massa è attesa per il 2024, e appare scontato che il primo beneficiario possa essere Volkswagen.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infofacciamo il caso di una macchina piccola con soli 300km di autonomia:
4000x300=1.200.000km!
facciamo il caso di una macchina piccola con soli 300km di autonomia:
4000x300=1.200.000km!
ma già è dimostrato quanto sia di durata incredibile la vita delle prime batterie tesla, figuriamoci quelle uscite ora (in generale)
https://auto.hwupgrade.it/news/batt...-km_116220.html
alla fine bisogna solo sperare di non avere una batteria fallata e avere un pizzico di attenzione su come si tratta la batteria
Se è vero è una gran bella botta in avanti per le elettriche.
Se posso avere una macchina di medie dimensioni che arriva a fare (REALI) 700 Km su ciclo misto la cosa comincia ad essere interessante.
Tenendo poi conto che chi ha un box fa ricarica lenta durante la notte quindi la macchina è sostanzialmente sempre col pieno.
facciamo il caso di una macchina piccola con soli 300km di autonomia:
4000x300=1.200.000km!
Quello vorrei vederlo con dei dati di analisi su uso reale con ricariche casuali ed uso casuale.
Ma fosse pure che quei 4000 diventano poi mille sono comunque più di 300mila Km prima di buttare la batteria.. capisco che c'è chi 300mila li fa in meno di 5 anni.. ma la maggior parte dei guidatori ci impiegano più di 20 anni a fare quella strada
Ma fosse pure che quei 4000 diventano poi mille sono comunque più di 300mila Km prima di buttare la batteria.. capisco che c'è chi 300mila li fa in meno di 5 anni.. ma la maggior parte dei guidatori ci impiegano più di 20 anni a fare quella strada
Dopo 300mila km una macchina termica ha un motore praticamente finito, sopratutto se maltrattato. Solo di tagliandi devi rifare due volte la distribuzione per un totale di interventi che superano i 6000€, è il motivo per cui chi fa 40/50mila km all'anno le sostituisce dopo 3 anni altrimenti l'auto poi vale zero.
vabbe nn esageriamo
Ti do un esempio:
Citroen saxo 1.1 60cv con 18 anni sul groppone, 300.000km, motore di serie frizione di serie, cinghia di distribuzione sostituita 1 volta se ben ricordo. Mai avuto 1 problema. Mio malgrado l'ho dovuta rottamare solo perché era 3 porte, altrimenti ce l'avrei ancora.
Ancora oggi la rimpiango ...
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