CATL e SAIC-GM presentano la nuova batteria LFP che si ricarica in 10 minuti. Pronta per il 2025
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 27 Settembre 2024, alle 12:52 nel canale BatterieÈ pronta per il mercato una nuova batteria che supporta 6C in ricarica, e permette di recuperare 200 km di autonomia in soli 5 minuti
Ancora una novità dalla Cina, dove il leader di mercato CATL, in collaborazione con la joint venture creata da SAIC e General Motors, ha lanciato una nuova batteria con chimica LFP, che è anche la batteria con la più alta velocità di ricarica finora sul mercato.
Velocità di ricarica significa anche potenza supportata più elevata, con il moltiplicatore del nuovo prodotto che si ferma a 6C. Ciò significa che la batteria può supportare una potenza sei volte più grande la sua capacità - 600 kW di potenza per 100 kWh di capacità ad esempio - oppure impiegare un sesto di un'ora per ricaricarsi, cioè 10 minuti. Ragionando invece in termini di rabbocco, 200 km in 5 minuti.
La batteria più veloce, anch'essa prodotta in Cina, prima d'ora arrivava a 5,5C. Le nuove celle litio-ferro-fosfato verranno sfruttate proprio da General Motors per l'aggiornamento della sua piattaforma Ultium, che sarà pronta per il prossimo anno, così come la produzione delle nuove batterie, introducendo anche l'architettura di funzionamento a quasi 900 volt.
Secondo quanto dichiarato dalle aziende coinvolte, per arrivare a questo notevole risultato si è agito un po' su tutti i parametri che possono incidere sulla potenza di ricarica, a partire da un nuovo elettrolita liquido, con minore viscosità e migliore conduttività, che facilita lo spostamento degli ioni di litio.
SAIC-GM ha specificato che sono state utilizzate diverse tecnologie che migliorano l'elettrochimica, migliorano l'efficienza, e stabilizzano le prestazioni, senza però scendere, ovviamente, nel dettaglio. Oltre a queste specifiche prettamente chimiche e fisiche, nella piattaforma le batterie saranno integrate con un nuova logica cell-to-pack, evitando i sotto moduli, e semplificando così la creazione del circuito di raffreddamento.
154 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE a che prezzi dovremo ricaricare per avere colonnine da 600 kW ?.. solo l’allaccio alla rete passa i 33 mila euro.. oltre a 60-70 mila euro per la cabina.. 10 colonnine da 600 kW avrebbero un costo esorbitante fra allacci e costi di trasformazione per cui immagino che l’energia la regalino..
Finisce che il gasolio, come moltissimi sostengono, era più economico
È bello vedere che stiamo risolvendo il problema della carica.. resta sempre il vero problema, l’autonomia.. servono batterie da 200 kWh che pesino meno di quelle da 100 kWh di oggi e costino di meno.. poi se ho 800 km reali di autonomia che devo caricare in 10 minuti o in 2 ore una volta alla settimana/mese diventa irrilevante..
E a che prezzi dovremo ricaricare per avere colonnine da 600 kW ?.. solo l’allaccio alla rete passa i 33 mila euro.. oltre a 60-70 mila euro per la cabina.. 10 colonnine da 600 kW avrebbero un costo esorbitante fra allacci e costi di trasformazione per cui immagino che l’energia la regalino..
Finisce che il gasolio, come moltissimi sostengono, era più economico
È bello vedere che stiamo risolvendo il problema della carica.. resta sempre il vero problema, l’autonomia.. servono batterie da 200 kWh che pesino meno di quelle da 100 kWh di oggi e costino di meno.. poi se ho 800 km reali di autonomia che devo caricare in 10 minuti o in 2 ore una volta alla settimana/mese diventa irrilevante..
Non ha molto senso parlare di quisquilie come rete di distribuzione, carico, fornitura e potenze...
Dai sono cose da XX secolo!
Batteria magica e si ricarica punto!
E a che prezzi dovremo ricaricare per avere colonnine da 600 kW ?.. solo l’allaccio alla rete passa i 33 mila euro.. oltre a 60-70 mila euro per la cabina.. 10 colonnine da 600 kW avrebbero un costo esorbitante fra allacci e costi di trasformazione per cui immagino che l’energia la regalino..
Finisce che il gasolio, come moltissimi sostengono, era più economico
È bello vedere che stiamo risolvendo il problema della carica.. resta sempre il vero problema, l’autonomia.. servono batterie da 200 kWh che pesino meno di quelle da 100 kWh di oggi e costino di meno.. poi se ho 800 km reali di autonomia che devo caricare in 10 minuti o in 2 ore una volta alla settimana/mese diventa irrilevante..
Beh invece immagino che i distributori di carburante, con relative cisterne sotterranee, pompe, distributori, sicurezza, impianti, e camion che portano il carburante su tutto il territorio, venissero via invece a due spicci... eppure nessuno si è mai preoccupato di quanto costino, e li abbiamo a ogni angolo, in città e fuori. Un po' come quando puntano il dito sull'estrazione dei materiali delle batterie, ma nessuno conteggia mai la creazione dei pozzi di petrolio, le relative macchina di estrazione, le infrastrutture, le raffinerie (e l'energia che utilizzano) ed i vari danni ambientali di petroliere affondate e simili.
Sempre due pesi e due misure, non mi pare intellettualmente onesto.
Sempre due pesi e due misure, non mi pare intellettualmente onesto.
Delle preoccupazioni di chi viveva 60-70 anni fa quali tracce scritte ci sono in merito alle cisterne? In piena ricostruzione dopoguerra ogni progresso era benvenuto e lo Stato faceva quello che doveva fare ( un po' come fa oggi la Cina che tanto incensate , solo perchè fanno le batterie e le vetture elettriche che tanto vi piacciono , non per altro). Spesso calpestando i diritti dei pochi per il bene dei molti ( espropri di terre per dighe, autostrade etc ) .
Quello si faceva in quel tempo in nome di un miglioramento che in meno di 20 anni investì tutta la penisola, non con pochi sacrifici.
In merito invece al dito puntato, se la "transAzione" ecologica si presenta come un miglioramento rispetto a quanto esisteva in precedenza, deve essere davvero pulita sotto tutti i fronti, altrimenti di cosa stiamo parlando?!
In merito ai veri problemi che l'occidente a "modo" non vuole vedere invito a passarsi 40 minuti buoni per capire cosa in realtà produciamo ad ogni cambio "ecologico" di prodotti che usiamo ogni giorno per passare al nuovo e fiammante ecocompatibile...
https://www.youtube.com/watch?v=DR8WoP_OvGs
https://www.youtube.com/watch?v=5_GXPFdyi6E
https://www.ilpost.it/2021/09/06/tr...llegali-africa/
https://europa.today.it/ambiente/au...terieprime.html
https://www.centrostudifederici.org...pediamo-africa/
Non è una novità ma una rinfrescata farebbe bene..
Ciò che penso io invece è che si tratti di un nuovo modo di vendere in un mercato ormai saturo, mentre per molti è solo un modo di fare soldi pubblicizzandolo.
Sempre due pesi e due misure, non mi pare intellettualmente onesto.
@Zocchi
Ritengo che il tuo approccio attuale - dar contro a prescindere - sia sbagliato, seppur comprensibile (è diverso tempo che seguo le discussioni sui veicoli elettrici e so l'atmosfera che si respira) .
Notturnia ha inserito nel suo post diversi concetti che io reputo chiave nella transizione, e che devono essere far capiti al pubblico generalista.
[...]Finisce che il gasolio, come moltissimi sostengono, era più economico[...]
[...]800 km reali di autonomia che devo caricare in 10 minuti o in 2 ore una volta alla settimana/mese diventa irrilevante[...]
1. 600kW, ma ci rendiamo conto di che potenza parliamo? Anche a 800V sono quasi 1000A. [B][U]Il vero problema è che il pubblico generalista non si rende conto di quanta energia è 'contenuta' negli idrocarburi![/U][/B]
2. L'energia elettrica, a pari chilometraggio, non può costare più della benzina. Le colonnine a 0,9€/kWh sono una corbelleria prettamente italica e gli operatori che praticano queste tariffe dovrebbero fallire. Se un litro di benzina potenzialmente produce circa 10kWh, per favorire la diffusione della mobilità elettrica un kWh di energia dovrebbe costare al massimo 1/10 del costo della benzina. Ci si può chiedere se questa situazione è dovuta alla politica per scelta o per ignoranza...
3. Ad oggi, se mi servono 800km di autonomia, la tecnologia non è ancora pronta. Se si arriverà ai 500Wh/kg (ricordo che la benzina sono 13000 Wh/kg...), ecco che caricare 10 minuti o in due ore diventa irrilevante, carico quello che mi serve quando mi serve, e potenze da qualche centinaio di kWh saranno disponibili in giusto qualche area autostradale o sulle grandi arterie dove veramente necessarie.
Invece, ed è anche responsabilità della stampa e dell'informazione internettiana, siamo alla spasmodica ricerca della batteria miracolosa che si carica più veloce della luce, perché il pubblico è stato convinto che sia la strada da perseguire, e le aziende si devono adeguare alla volontà del marketing. Non è mai un bene quando il marketing la spunta su scienza ed ingegneria... ma il marketing è quello che fa girare l'economia, ed ecco il gatto che si morde la coda!
Quello si faceva in quel tempo in nome di un miglioramento che in meno di 20 anni investì tutta la penisola, non con pochi sacrifici.
In merito invece al dito puntato, se la "transAzione" ecologica si presenta come un miglioramento rispetto a quanto esisteva in precedenza, deve essere davvero pulita sotto tutti i fronti, altrimenti di cosa stiamo parlando?!
In merito ai veri problemi che l'occidente a "modo" non vuole vedere invito a passarsi 40 minuti buoni per capire cosa in realtà produciamo ad ogni cambio "ecologico" di prodotti che usiamo ogni giorno per passare al nuovo e fiammante ecocompatibile...
https://www.youtube.com/watch?v=DR8WoP_OvGs
https://www.youtube.com/watch?v=5_GXPFdyi6E
https://www.ilpost.it/2021/09/06/tr...llegali-africa/
https://europa.today.it/ambiente/au...terieprime.html
https://www.centrostudifederici.org...pediamo-africa/
Non è una novità ma una rinfrescata farebbe bene..
Ciò che penso io invece è che si tratti di un nuovo modo di vendere in un mercato ormai saturo, mentre per molti è solo un modo di fare soldi pubblicizzandolo.
Il problema è proprio cosa consideriamo miglioramento, e cosa no. La preoccupazione è solo che una vettura faccia 1.000 km in una tirata senza nemmeno andare in bagno, oppure nell'equazione ha importanza anche che siano auto che consumano 1/3 o anche 1/4 dell'energia rispetto alle termiche, che per alcuni possono essere auto che si muovono realmente a zero emissioni, che non producono ossidi di azoto ad altezza naso dei bambini, o che non fanno rumore come delle motoseghe? O ancora che hanno erogazioni molto più fluide, sono più facili da guidare, e non hanno organi meccanici inutili?
Oltre a tutto questo, anche con l'energia elettrica prodotta da fossili, inquinano il 60% in meno di una identica termica. C'è chi dice che è poco. A me non sembra.
Poi possiamo discutere dei prezzi, del mercato e del perché si va in una certa direzione, con certe metodologie. C'è chi dà la colpa all'elettrico ma non è affatto vero, il castello di carte che sta evidenziando i problemi oggi è iniziato ben prima.
Però un conto è discutere dei problemi, cercando di comprenderli, cercando soluzioni, o cercando di capire per chi certe soluzioni vanno bene e per chi no, è diverso invece puntare il dito su questioni di cui mai nessuno si è preoccupato (come quando parlano del cobalto, che viene usato in qualsiasi batteria da 40 anni e nessuno se ne era mai accorto).
Intanto continuano ad aprire hub di ricarica ad altissima potenza, un po' in tutto il mondo, Italia compresa, e chissà come fanno. L'ultimo a Udine (news in arrivo).
Oltre a tutto questo, anche con l'energia elettrica prodotta da fossili, inquinano il 60% in meno di una identica termica. C'è chi dice che è poco. A me non sembra.
Poi possiamo discutere dei prezzi, del mercato e del perché si va in una certa direzione, con certe metodologie. C'è chi dà la colpa all'elettrico ma non è affatto vero, il castello di carte che sta evidenziando i problemi oggi è iniziato ben prima.
Però un conto è discutere dei problemi, cercando di comprenderli, cercando soluzioni, o cercando di capire per chi certe soluzioni vanno bene e per chi no, è diverso invece puntare il dito su questioni di cui mai nessuno si è preoccupato (come quando parlano del cobalto, che viene usato in qualsiasi batteria da 40 anni e nessuno se ne era mai accorto).
Intanto continuano ad aprire hub di ricarica ad altissima potenza, un po' in tutto il mondo, Italia compresa, e chissà come fanno. L'ultimo a Udine (news in arrivo).
Dalla risposta direi che non hai compreso ciò che ho scritto e non hai minimamente guardato i link che ho postato.
Come sempre ad maiora, inutile aggiungere altro.
Non capisco da dove viene questo 1/10. Oggi il prezzo dell'energia elettrica al MWh è di circa 100€, per cui abbiamo 0.10€ al kWh, mentre la benzina è a 0.177 € al KWh (1720€/9.7kW). Secondo me questo è il rapporto minimo possibile, ovviamente non stiamo contando altri costi, come quelli dell'investimento iniziale per la rete di distribuzione, i costi della colonnina di ricarica, etc...
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