Batterie allo stato solido, formato un consorzio cinese semi-statale per dominare il mercato

Seguendo l'evoluzione delle batterie per auto elettriche, non si può far a meno di sentire nominare spesso le batterie allo stato solido. Una tecnologia vista come il vero punto di svolta, grazie alla maggiore densità energetica, che potrebbe portare ad auto con autonomie decisamente maggiori, oppure a veicoli sensibilmente più leggeri.

Sono tante le aziende che stanno lavorando a questa innovazione, e molte sono startup di stampo occidentale o, al limite, di Israele, da sempre fonte di novità nei settori tecnologici. Ad oggi il settore delle batterie per auto è dominato dalla Cina, anche se sono previste numerose fabbriche in Europa o Stati Uniti, ma si tratterà nella maggior parte dei casi di collaborazioni con le stesse realtà asiatiche.

I principali nomi del settore, ed anche il governo cinese, hanno però sentito il fiato sul collo dell'occidente proprio nell'ambito delle batterie allo stato solido, e per questo a gennaio è nato un consorzio per mantenere la leadership cinese. CASIP, China All-Solid-State Battery Collaborative Innovation Platform, vede come capofila proprio il governo, con la partecipazione di diverse entità: il ​​Ministero dell'Industria e della Tecnologia dell'Informazione, il Ministero della Scienza e della Tecnologia, la Commissione per la Supervisione e l'Amministrazione dei Beni di proprietà dello Stato del Consiglio di Stato (SASAC) e l'Amministrazione Nazionale dell'Energia.

Per la parte scientifica ha un ruolo anche l’Accademia cinese delle scienze, mentre poi sono numerose le aziende coinvolte. Come ricostruito da Nikkei Asia, partecipano al consorzio i produttori di batterie CATL, CALB, EVE Energy, SVOLT, Gotion High-Tech e la filiale di batterie BYD FinDreams Battery. Si uniscono al team i produttori di auto elettriche, come BYD e NIO, ed altri marchi che in parte sono di proprietà dello stato.

Durante la cerimonia di presentazione, Ouyang Minggao, professore dell'Università Tsinghua, ha detto: "Dobbiamo essere preparati al rischio che la tecnologia delle batterie allo stato solido possa ribaltarsi. L’intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui svolgiamo la ricerca e lo sviluppo dei materiali e accelererà notevolmente la velocità della ricerca e sviluppo delle batterie allo stato solido. Entro il 2030 avremo maggiori possibilità di realizzare una svolta nell’industrializzazione delle batterie allo stato solido".

Paradossalmente si trovano a collaborare aziende che hanno dei contrasti in corso, come nel caso di CATL, che ha citato in giudizio CALB e Svolt per violazione di brevetti. Ma la lotta contro l'occidente va anche al di là delle divergenze commerciali.