Auto elettriche con batterie sostituibili: la Cina ci crede

di pubblicata il , alle 08:21 nel canale Batterie Auto elettriche con batterie sostituibili: la Cina ci crede

Il governo Cinese spinge per lo sviluppo di una tecnologia per la sostituzione delle batterie delle auto elettriche che diventi standard di settore

 

Uno degli elementi che più trattiene il grande pubblico dall'acquisto di un'auto elettrica è, oltre il costo, i dubbi sull'effettiva praticità di ricaricare il veicolo specie se fuori dalla propria abitazione. Si tratta infatti di un'operazione che richiede diverso tempo, qualora la batteria sia particolarmente scarica e si debbano percorrere ancora svariati chilometri.

Bloomberg riporta però la notizia di un'iniziativa del governo Cinese che sta spingendo perché il settore realizzi una tecnologia che consenta la sostituzione rapida delle batterie, da trasformare poi in uno standard. Insomma quando l'auto si avvicina alla fine della sua autonomia sarà sufficiente recarsi presso un centro opportunamente attrezzato e sostituire il pacco batterie, per riprendere il proprio viaggio. In questo modo i tempi necessari si ridurrebbero sensibilmente, rendendo l'operazione molto più simile a quello che avviene oggi quando ci si ferma presso una stazione di rifornimento per "fare il pieno".

Un altro aspetto da considerare è che in questo modo si potrebbe creare un modello di business completamente diverso rispetto all'attuale: le auto elettriche potrebbero essere vendute senza le batterie, riducendo quindi il loro costo iniziale. Il pacco batterie potrebbe invece essere noleggiato a lungo termine, con un piano di servizi associato e su misura sulle esigenze del cliente, permettendogli di affrontare una spesa più efficiente.

Quello delle batterie sostituibili è forse l'approccio più naturale che può venire alla mente quando si pensa ad un modo per agevolare la gestione dei veicoli elettrici, è pur vero tuttavia che sul versante pratico un approccio del genere pone qualche problematica. E in realtà esiste già un precedente senza particolare successo: tra il 2007 e il 2013 una startup israeliana, Better Place, ha sperimentato questo approccio riuscendo a vendere appena 500 veicoli e andando incontro ad una perdita di 800 milioni di dollari. Questo semplicemente perché i produttori non hanno creduto alla visione di Better Place: Renault è stata l'unica realtà a scommettervi realizzando un solo modello di veicolo compatibile con la tecnologia di Better Place.

Esiste anche il caso di BAIC BluePark New Energy Technology, questa volta una realtà cinese che ha già dislocato 187 stazioni di sostituzione di batterie in 15 città sparse nella Repubblica Popolare. Si tratta però di un progetto a supporto di una flotta di 16 mila taxi elettrici.

E' pur vero che la Cina sta promuovendo in maniera significativa il settore delle auto elettriche e date le dimensioni del mercato è possibile che questo tentativo possa riuscire ad avere successo dove altri anno fallito. Il dubbio è che questo approccio possa funzionare sui mercati occidentali, dove dovrebbe trovare il supporto congiunto di quante più case automobilistiche possibili. Ed è proprio questa l'incognita più grande.

37 Commenti
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Cappej24 Gennaio 2020, 08:44 #1
Sarebbe cosa buona e giusta... Dal loro punto di vista in particolar modo
Impesterebbero il mercato mondiale di pacchia batteria a prezzi stracciati, dalla qualità discutibile per poi trovarle in fondo ai fiumi, mari o sotto terra...
Rendere il pacco batterie non accessibile se kon dal tecnico specializzato, si ci mette nelle loro mani, ma serve anche per regolarizzare lo smaltimento di un prodotto altamente inquinante
WhiteSnake66624 Gennaio 2020, 09:05 #2
Sarebbe più saggio puntare sulla sostituzione degli elettroliti con "normali" pompe: praticamente le infrastrutture ci sono già, i rifornimenti si fanno in 10 min, più facile controllare come si smaltiscono gli inquinanti,ecc
Ma ovviamente avranno più da lucrarci con altri sistemi.
Personalmente al momento ritengo più utile un ibrido, la totale elettrica la vedo bene solo in un contesto prettamente urbano.
Opinione personale ovviamente!
Ragerino24 Gennaio 2020, 09:23 #3
Mi chiedo quanti anni ci vorranno per l'ennesimo scandalo ecologico, in questo caso dato dalle batterie non riciclate e buttate/sotterrate/bruciate, a milioni. E cosi tutti si sveglieranno di colpo, meravigliati.
cataflic24 Gennaio 2020, 09:39 #4
Di sicuro il futuro di questa tecnologia passa verso una riduzione a tempi minimi (5 min) della ricarica.
Non tutti hanno il garage, le colonnine sono e saranno sempre troppo poche, è impossibile cambiare tutta la rete elettrica per supportare un incremento di erogazione simile a quello per far funzionare il parco auto.
L'unica cosa che vedo possibile è davvero una qualche forma di batteria standard intercambiabile o qualche altra diavoleria che rimanga però confinata nelle mani dei distributori.
canislupus24 Gennaio 2020, 10:05 #5
La soluzione più semplice è sempre la medesima del vuoto a rendere.
In pratica si porta la batteria esausta (se sostituibile dal cliente) in un centro autorizzato e si ottiene uno sconto (o un rimborso) su quella nuova.
Se non incentivi le persone ad avere rispetto per l'ambiente, non ci sono molte soluzioni adottabili.
Alfhw24 Gennaio 2020, 10:14 #6
IMHO non potrà mai funzionare almeno in Europa dove le tasse sui carburanti sono molto elevate. Infatti se bisognerà continuare ad andare dal distributore allora i nostri governi trasferiranno gradualmente le attuali tasse su benzina/gasolio sulle batterie sostituibili e quindi il vantaggio economico si annullerà rimanendo solo il vantaggio ambientale. Se uno invece ricarica spesso l'auto a casa (soprattutto se ha i pannelli solari) allora il vantaggio economico rimane. Non possono trasferire le tasse carburante sul costo della corrente casalinga dato che serve anche ad alimentare molti altri apparecchi, né sui pannelli salori.
Oppure si potrebbero fare auto che prevedono la ricarica via cavo e anche le batterie sostituibili ma aumenterebbe il costo di produzione dell'auto quindi è da scartare.
Mparlav24 Gennaio 2020, 10:35 #7
Può funzionare con taxi, auto noleggio o flotte aziendali. Ma con i privati no.
E se devono buttare miliardi su un infrastruttura di interscambio batterie, tanto vale farlo per l'idrogeno.
s12a24 Gennaio 2020, 10:44 #8
Originariamente inviato da: WhiteSnake666
Sarebbe più saggio puntare sulla sostituzione degli elettroliti con "normali" pompe

Non è nell'elettrolita che è contenuta la carica delle batterie.

Originariamente inviato da: Alfhw
Se uno invece ricarica spesso l'auto a casa (soprattutto se ha i pannelli solari) allora il vantaggio economico rimane. Non possono trasferire le tasse carburante sul costo della corrente casalinga dato che serve anche ad alimentare molti altri apparecchi, né sui pannelli solari.

Credo che i gestori possano risalire (a grandi linee) al tipo di apparecchiatura usata dall'uso che si fa dell'energia consumata. Se poi i costruttori di auto avranno qualche sorta di obbligo di immettere in rete o causare in altro modo qualche sorta di segnale "identificativo" il problema neanche si porrà per il gestore di identificare la fonte di consumo e tassarla in maniera differenziata dal resto se richiesto dalla legge.
Alfhw24 Gennaio 2020, 10:51 #9
Originariamente inviato da: s12a
Credo che i gestori possano risalire (a grandi linee) al tipo di apparecchiatura usata dall'uso che si fa dell'energia consumata. Se poi i costruttori di auto avranno qualche sorta di obbligo di immettere in rete o causare in altro modo qualche sorta di segnale "identificativo" il problema neanche si porrà per il gestore di identificare la fonte di consumo e tassarla in maniera differenziata dal resto se richiesto dalla legge.

Speriamo di no... Comunque se io mi attacco direttamente ai miei pannelli solari bypassando la rete elettrica voglio vedere come fanno.
calabar24 Gennaio 2020, 10:53 #10
Il problema è quando devi cambiare qualche centinaio di KG di batterie... fare il pieno può portare alla scoliosi!

Come intendono poi posizionarle? Io mi immagino una cosa tipo 4 slot per lato posizionati sotto gli sportelli, dato che le batterie vengono poste sul pianale.

Ad ogni modo un approccio del genere, che ha indubbiamente i suoi pregi, ha sicuramente delle criticità:
- Peso e locazione delle batterie, come già accennato. Di conseguenza anche il tempo per fare rifornimento non sarà quello della benzina.
- Temo diventi troppo facile rubarle, dato il valore il pericolo c'è.
- Per evitare fregature, le batterie non dovrebbero essere di proprietà: chi è che sostituirebbe una batteria nuova con una magari strausata dopo averla pagata? Dovrebbe essere prevista una maggiorazione del prezzo dell'energia che consente l'acquisto, lo smaltimento e il mantenimento delle batterie, di contro l'automobilista non dovrebbe pagare le batterie (notevole risparmio in caso di acquisto) ne sostituirle in seguito o preoccuparsi della loro efficienza, ci pensa il distributore.

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