Auto elettriche cariche in 10 minuti: merito di un nuovo tipo di batteria
di Rosario Grasso pubblicata il 06 Novembre 2019, alle 19:21 nel canale Batterie
I ricercatori della Penn State University riportano sulla rivista Joule di aver progettato una batteria elettrica in grado di caricare un veicolo elettrico per oltre 300 chilometri in circa 10 minuti
53 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoA me invece, quando penso che in Francia le auto elettriche saranno la norma, la corrente che l'Italia compra a basso prezzo la notte, non sarà più disponibile.
Veramente avranno grossi problemi anche loro, la loro rete non è meglio della nostra, poi hanno molte centrali atomiche, ma tutte vecchie e destinate ad andare in disuso, con costi mostruosi anche quando non produrranno più niente, perchè non è che le si può abbandonare. Per il momento non ne stanno facendo due nuove, se non ricordo male, ma ne hanno già dismesse di più.
Il fatto è che abbiamo già oggi dei problemi energetici, le auto elettriche peggioreranno la situazione.
Il fatto è che abbiamo già oggi dei problemi energetici, le auto elettriche peggioreranno la situazione.
che io sappia, una, con ritardi biblici di anni e costi triplicati.
Si sono andato a memoria, che non è il mio forte, quindi è più probabile che sia come dici tu.
Il fatto è che abbiamo già oggi dei problemi energetici, le auto elettriche peggioreranno la situazione.
Certo che avranno problemi anche loro in futuro, ma nulla in confronto ai nostri, che li abbiamo già da molti anni, altrimenti non acquisteremo da anni la corrente di notte dai francesi.
considerato che nel giro di pochissimi anni la produzione francese crollerà (in quanto basata al 70-80% su nucleare, con centrali che sono tutte a fine vita), direi che fra un po' la francia comprerà DA NOI sia di giorno che di notte.
Oppure cercherà di tenere in vita centrali obsolete, con tutti i rischi ed i costi del caso.
Sulla storia dell'importazione francese ci sono alcune bufale.
Noi importiamo dall'estero principalmente sui picchi e questi sono intorno alle 12 e alle 19.
La leggenda che importiamo alla notte e' una vecchia bufala, anche se di recente per ragioni varie di sera abbiamo incominciato a importare di piu'.
Ci mancano 60TWh (su 300), non qualcosa di buono.
a forza di movimenti no-questo no-quello....
I francesi rimandano le chiusure non perché le centrali siano migliori di quanto previsto inizialmente, ma perche non sanno come risolvere il problema.
Noi importiamo dall'estero principalmente sui picchi e questi sono intorno alle 12 e alle 19.
La leggenda che importiamo alla notte e' una vecchia bufala, anche se di recente per ragioni varie di sera abbiamo incominciato a importare di piu'.
Ci mancano 60TWh (su 300), non qualcosa di buono.
a forza di movimenti no-questo no-quello....
In realtà che importiamo di notte non è completamente una bufala, il fatto è che se, come noi ma anche loro ormai, si dispone di centrali idroelettriche a pompaggio, studiate apposta per funzionare in parallelo con le centrali nucleari, di notte puoi usare l'energia prodotta da queste ultime per ripompare nel bacino superiore l'acqua che hai usato di giorno per la produzione, così con una centrale nucleare e una idroelettrica a pompaggio, di giorno è come se avessi due nucleari.
A parer mio noi siamo messi meglio di loro. Al momento attuale fatichiamo a trovare un punto di stoccaggio per le scorie radiattive derivate dalle atrezzature mediche, figuriamoci se avessimo avuto le centrali nucleari.
Non ricordo da che data ma la Germania non ritira o non ritirerà più le scorie nucleari Francesi, si sono accorti che la loro soluzione di stoccaggio fa pena e adesso hanno grossi problemi di inquinamento radiattivo delle falde acquifere.
Non oso nemmeno immaginare cosa sarebbe successo da noi.
A parte questo, per via della mancata scelta del nucleare, noi abbiamo da sempre più un'ottia rivolta al risparmio energetico, mentre i francesi direi l'esatto opposto, da loro le piastre ad induzione sono la normalità, insieme al riscaldamento elettrico. Nel prossimo futuro dovranno rivedere pesantemente queste abitudini, e non sarà facile, oltre a richiedere un notevole sforzo economico.
In generale per un maggior rispetto dell'ambiente è inevitabile che dovremmo ridurre i nostri consumi di energia, questo comporterà molti cambiamenti.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".