Anche l'Italia avrà una Gigafactory per produrre batterie per auto elettriche
di Rosario Grasso pubblicata il 16 Febbraio 2021, alle 13:21 nel canale BatterieItalvolt ha confermato ufficialmente l’avvio del progetto per la realizzazione della prima “Gigafactory” in Italia, impianto dedicato alla produzione e allo stoccaggio di batterie a ioni di litio per veicoli elettrici, per un investimento previsto di circa 4 miliardi di euro
Con 300.000 m2 previsti e una capacità iniziale di 45 GWh, che potrà raggiungere i 70 GWh, la Gigafactory di Italvolt sarà la più grande in Europa e la dodicesima al mondo per dimensione. Italvolt, che sta adesso valutando l'ubicazione dello stabilimento, prevede di completare i lavori entro il 2024. Il progetto era già stato anticipato, prima della conferma ufficiale della stessa Italvolt, arrivata con un comunicato stampa.
L'Italia avrà la sua Gigafactory per la produzione e lo stoccaggio di batterie agli ioni di litio
Responsabile del progetto è l'imprenditore svedese Lars Carlstrom, già fondatore e azionista di Britishvolt, una società che prevede di costruire un impianto simile in Gran Bretagna, da 2,6 miliardi di sterline, entro il 2023. Carlstrom è industriale pioniere nel settore automotive con oltre 30 anni di esperienza.
Lars Carlstrom ha scelto di puntare sull’Italia "per la sua capacità di eccellere nel campo dell’innovazione della ricerca tecnologica e per il ruolo di leadership che storicamente ricopre all'interno dell'industria dell'automotive". L'impianto dovrebbe sorgere in una fra Campania, Calabria o Piemonte, e richiedere un investimento complessivo di 4 miliardi di euro. Con una stima di 4.000 lavoratori impiegati e nel complesso 10.000 nuovi posti di lavoro creati, la Gigafactory Italvolt rappresenterà uno dei progetti industriali più importanti degli ultimi anni in Italia e sarà il più grande stabilimento del genere nel Sud Europa. Rappresenta al contempo l'apice della transizione energetica e il cambiamento delle competenze richieste ai lavoratori del futuro. La prima fase del progetto sarà completata entro la primavera 2024.
Il nuovo impianto sarà in grado di contribuire con la propria produzione, in modo significativo, alla crescente domanda di batterie in Europa, in gran parte proveniente dall’industria automotive, che entro il 2030 aumenterà a livello globale di 17 volte fino a circa 3.600 gigawatt (GWh), con una previsione di richiesta da parte dell'Unione europea di 565 GWh, dietro solo alla Cina, che ha un fabbisogno previsto di 1.548 GWh.
Il gigaplant di Italvolt sarà progettato dalla divisione Architettura di Pininfarina, mentre Comau, azienda del campo dell’automazione industriale parte del Gruppo Stellantis, sarà fornitore di soluzioni innovative, tecnologie per l’impianto e si occuperà della realizzazione del laboratorio di Ricerca e Sviluppo del nuovo sito produttivo. Comau ha recentemente aderito all’European Battery Alliance (Eba) e alla Batteries European Partnership Association (Bepa).
Lars Carlstrom, CEO e fondatore di Italvolt, ha dichiarato: “Con il progetto della nostra Gigafactory, Italvolt vuole dare una risposta importante alla storica opportunità dell’industrializzazione green, che sta interessando in modo trasversale tutti i settori produttivi, con un impatto socio-economico che rappresenterà una svolta per l’economia globale. Un’opportunità, quella della “green transition” a livello industriale, che da sempre mi appassiona e attraverso il lancio di Italvolt questa passione diventerà una realtà. Credo fortemente che il nostro team di ingegneri e tecnici altamente qualificati potrà realizzare la produzione di batterie più ecologica non solo in Europa, ma in tutto il mondo. Il nostro obiettivo è assicurare il futuro dell'industria automobilistica e garantire che la catena di approvvigionamento sia il più green possibile, dall'inizio alla fine. L'impatto socio-economico che la nuova industrializzazione verde porta con sé rappresenterà una svolta per il mondo”.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa sarei stra-felice di essere smentito!
cmq, la scelta è fra Campania, Calabria o Piemonte? o si sbrigano a spendere i fondi europei per l'alta velocità sino il Calabria, oppure la vedo ardua come scelta, mi viene più facile da pensare che verrà scelto il Piemonte, che è posizionato nel "corridoio" che va da est a ovest, ed è meglio servito dalla viabilità
ha aperto l'hub di amazon, ha aperto zalando, ha aperto il bricoman... 'azzo vuoi ancora?
Per altro non serviva il beneplacito della criminalita' organizzata per fare qualsiasi cosa in calabria? Un inglese che ci investe insospettisce..
Eh gia' l'estrazione, raffinazione e produzione del litio e' green. Come e' green l'energia per caricare le batterie
In tutto cio' hanno risolto il fatto che parte dell'energia per caricare una batterie si perde?
E quando una batteria dopo 5/7/10 anni va smaltita, e' sempre tutto green o la si abbandona in qualche nazione africana dopo aver dato la mazzetta al dittatore locale?
Perche' se il mondo "civilizzato" fa ancora fatica a smaltire i rifiuti normali o le grandi navi da demolire, dubito molto che il litio sia gestito in maniera "green".
In tutto cio' hanno risolto il fatto che parte dell'energia per caricare una batterie si perde?
E quando una batteria dopo 5/7/10 anni va smaltita, e' sempre tutto green o la si abbandona in qualche nazione africana dopo aver dato la mazzetta al dittatore locale?
Perche' se il mondo "civilizzato" fa ancora fatica a smaltire i rifiuti normali o le grandi navi da demolire, dubito molto che il litio sia gestito in maniera "green".
TUTTO GRRRRRREENNNN va bene!!
Ma tanto i beoti che ci credono sono la maggioranza a vantaggio ovviamente di chi ci guadagna, del resto l'effetto flynn inverso la dice lunga sulla nostra decadente civiltà occidentale.
https://www.youtube.com/watch?v=TVfZ-yAcdK0
AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
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