Volkswagen rivede al rialzo le stime di vendita per l'elettrico: in Europa 8 auto su 10 entro il 2030
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 08 Marzo 2023, alle 18:01 nel canale Auto ElettricheNonostante la Germania esprima dubbi sul ban delle auto endotermiche, Volkswagen accelera sui piani per l'elettrico in Europa, alzando le sue previsioni di vendita entro il 2030
Volkswagen è passata da azienda additata da tutti come "inquinatrice seriale", a principale sponsor del diffondersi delle auto elettriche in Europa. Certo, come molti marchi mantiene ancora un piede in due scarpe, ma il piano "Accelerate electrification" varato nel 2021 sta andando secondo quanto previsto, anzi meglio.
Il marchio principale del Gruppo, Volkswagen appunto, ha raggiunto quota 500.000 auto elettriche ID vendute con un anno di anticipo. Originariamente le previsioni erano di arrivare al 70% delle vendite in elettrico in Europa entro il 2030, e al 50% per Stati Uniti e Cina.
Gli ottimi risultati, e la domanda che sembra non accenni a diminuire, tanto che l'azienda non riesce a consegnare abbastanza veicoli ai clienti, ha spinto i vertici a giocare al rialzo. Thomas Ulbrich, a capo della divisione passenger cars New Mobility, ha dichiarato ad Autonews che il target per l'Europa è ora salito all'80%, o se preferite 8 vendite su 10 saranno di elettriche della famiglia ID, sempre entro 2030.
Si tratta di un intento certamente ambizioso, considerando che, seppur con ottimi risultati, le auto elettriche Volkswagen hanno cubato solo per il 10% del totale del suo venduto nel 2022. Presto però arriveranno nuove forze per l'offensiva elettrica di Wolfsburg: la ID.7, la ID.2, che potrebbe ereditare il nome Golf, ed anche una Tiguan elettrica.
167 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTra 7 anni sara' tutto come oggi, nessuna innovazione, una follia comprare l'auto elettrica per chi non ha la possibilita' di ricaricarla a casa.
Più che ambizioso direi fantascientifico, sostituire il restante 90% della produzione attuale con l'elettrico è una enormità, in pratica la quasi totale riconversione della gamma che peraltro non sono solo automobili ma anche furgoni, ecc...
É chiaro che senza quello al 2030 venderanno ancora 90% ICE.
Dimenticavo e la bolla esploderà.
:-)))
É chiaro che senza quello al 2030 venderanno ancora 90% ICE.
Impossibile se nei listini ci saranno quasi solo elettriche!
É chiaro che senza quello al 2030 venderanno ancora 90% ICE.
Dimenticavo e la bolla esploderà.
:-)))
Dopo tutto questo tempo ancora al giorno d'oggi credere che l'elettrico sia una bolla fa solo tenerezza...
Fa tenerezza come la calca di persone fuori dai concessionari per comprarsi una elettrica...
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Clmsò,slms,òslmsò,ls
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Clmsò,slms,òslmsò,ls
L'ID.Buzz parte da €65.000, per il mercato tedesco è un'auto da classe media.
Ricordiamoci che i prezzi dell'elettrico sembrano alti in Italia solo perché i nostri stipendi sono miserrimi.
E lo sono perché la nostra classe imprenditoriale ha perso moltissimi treni tecnologici, ed ora si appresta a perdere anche quello della mobilità elettrica.
In Europa l'ID BUZZ da 65000 € è visto come un'auto (anche se è un furgone) di classe media.......
Da noi 65.000 € sono considerati oltre al lusso.
Un'auto deve costare meno di un annualità di stipendi.
In Italia la media sta a meno di 20.000 € netti annui, con servizi che non funzionano per cui ci dobbiamo pagare pure le cure mediche ......(togliendoci il poco surplus che rimane)
Ecco che un'auto da 15.000 è già quasi un lusso.
Se riusciranno a proporre un'equivalente della Golf a 25.000 € con 800 km di autonomia nel caso peggiore..... venderanno....come ora per le termiche, altrimenti vedremo un calo generalizzato delle vendite.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".