Volkswagen
Volkswagen: possiamo battere Tesla. La corsa all'elettrico è aperta
di Nino Grasso pubblicata il 25 Gennaio 2020, alle 15:01 nel canale Auto Elettriche
Herbert Diess ha dichiarato che il gruppo Volkswagen punta a mantenere il passo con Tesla, e a superarla nel corso del prossimo futuro
51 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info2. Mai messo in dubbio. Dico solo che dovremmo avere un piano concredo su come far fronte al fabbisogno dei prossimi anni e sia chiaro a prescindere dall'auto elettrica. Ovviamente non ritengo che dipendere da terzi per l'energia, per ovvi motivi sia una scelta felice.
3. Il fatto che Francia o USA non ci permettano di costruire impianti di arricchimento vorrei proprio vederlo. Fino a prova contraria né Francia né USA hanno giurisdizione in Italia. Detto ciò è palese che nessuna fonte sia da sola sufficiente ma un conto è dipendere dalle centrali francesi, altro conto è avere 10 o più paesi fornitori e avere in mano la possibilità di dire che se la Francia non mi fa più gioco posso dirgli che da domani l'energia la prendo da X piuttosto che da Y a seconda della convenienza. Ad oggi invece siamo talmente dipendenti da alcuni paesi che possono imporci il prezzo che gli pare e se mai decidessero di entrare in conflitto con noi gli basterebbe chiudere il "rubinetto" per mettere il paese in ginocchio.
4. Non è autonoma per le materie prime ma è autonoma per le centrali. C'è una bella differenza. Quello che a me preoccupa maggiormente ora come ora non è la materia grezza ma il fatto che dipendiamo dall'estero per le centrali.
5. Chiamare il SEN un piano è come dire che io e te domani diciamo sai cosa... nel 2040 l'Italia avrà il 60% di rinnovabili, il 20% da carbone e il 20% da nucleare estero. Può essere più o meno interessante ma se manca una credibilità attuativa, se mancano i dettagli di come ci arrivi a quel 60%, a quali rinnovabili, con quali tecnologie, dove realizzare gli impianti, con quali fondi realizzarli ecc.. ecc... è semplicemente un foglio che nemmeno illustra un progetto ma semplicemente a grandi linee dove vogliamo andare. Il SEN per com'è attualmente è l'ennesimo grandioso progetto all'italiana che esiste solo su carta e che vedrà l'attuazione per una minima parte. Se vai indietro nel tempo trovi cose simili anche con nomi diversi fatte da governi di ogni forma e colore accumunati tutti dal fatto che sono quasi sempre rimasti su carta.
E a riprova di quello che dico basti vedere l'immagine (dati Terna) che ti allego sotto in cui si vede che a parte ante 2015 con gli incentivi che hanno spinto soprattutto il fotovoltaico una volta finiti gli incentivi è ripresa la scalata del termoelettrico e dell'estero cosa che non penso proprio sia un obiettivo sano per noi.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Hai ragione da una parte ma al tempo stesso ti dico che se non ci affranchiamo da questo stereotipo e non iniziamo a dimostrare il contrario prima o poi finiremo a fare il terzo mondo. Sia chiaro non per forza il riscatto deve passare dal nucleare che ormai penso sia un treno perso però non possiamo rimanere sempre al palo perché abbiamo paura che non facciamo le cose per bene.
[*] è falso che dipendiamo dall'estero: dipendiamo esattamente come qualunque altro paese che non ha petrolio/gas sul suo territorio
[*] NO, noi NON abbiamo petrolio e gas in quantità sufficiente, nè possiamo averlo: tutte le trivellazioni possibili non produrrebbero più dell1/2% del fabbisogno.
[*] il nucleare, anche trascurando tutti gli altri problemi, NON risolverebbe l'autonomia, perchè NON abbiamo uranio nè tantomeno impianti di arricchimento, che nè francia nè USA ci farebbero mai costruire.
[*] neanche la francia è "autonoma" infatti è uno dei paesi più guerrafondai per procurarsi risorse all'estero
[*] il governo (non so più quale, non l'attuale) ha varato un piano "bene signori nei prossimi 30 anni pensiamo di fare A, B e C". si chiama SEN e se tu ne ignori l'esistenza non vuol dire che non esita e che non sia già in corso l'attuazione.
[/LIST]
questo non è vero
Hai ragione da una parte ma al tempo stesso ti dico che se non ci affranchiamo da questo stereotipo e non iniziamo a dimostrare il contrario prima o poi finiremo a fare il terzo mondo. Sia chiaro non per forza il riscatto deve passare dal nucleare che ormai penso sia un treno perso però non possiamo rimanere sempre al palo perché abbiamo paura che non facciamo le cose per bene.
Magari il MOSE potrebbe essere un banco di prova, vediamo cosa siamo riusciti a fare con tutti quei miliardi.
Si guarda sempre l'erba del vicino, e si pensa sempre che gli altri siano migliori.
Quella che il nucleare in mano agli italiani sarebbe un pericolo la si sente in continuazione, ma non ne capisco il motivo. Forse gli altri Stati non combinano mai casini? Non cadono mai ponti ed edifici all'estero? Non sprecano mai soldi in opere faraoniche, all'estero?
Il MOSE è un fallimento totale... ed è un fallimento non solo per i tempi e modi di realizzazione ma perché di base il progetto è fallace.
Ti rendi conto tenere una struttura semovente, sott'acqua in una laguna che deve resistere a corrosione ecc... ecc... e che per spostarsi sopporta forze non indifferenti!?
Lì il vero problema è chi ha scelto un progetto del genere e bada bene non voglio buttarla in politica e non so nemmeno chi l'abbia scelto se bianco, rosso, nero o altro ma rimane il punto che hanno proprio scelto un progetto che presentava criticità pazzesche prima ancora di muovere la prima pietra.
Quella che il nucleare in mano agli italiani sarebbe un pericolo la si sente in continuazione, ma non ne capisco il motivo. Forse gli altri Stati non combinano mai casini? Non cadono mai ponti ed edifici all'estero? Non sprecano mai soldi in opere faraoniche, all'estero?
Permettimi... la differenza non è bianco o nero. La differenza è che in Italia la percentuale di spreco è clamorosamente superiore. Tanto per farti un esempio banale: mia sorella ha lavorato in Francia, senza bisogno del commercialista e online dichiarava i redditi e sbrigava il 90% della burocrazia. Io che lavoro da sempre in Italia, con il commercialista al seguito e facendo l'impossibile per essere onesto ho sempre la preoccupazione che nonostante io non abbia mai voluto fare la benché minima irregolarità probabilmente se vogliono possono sanzionarmi per il semplice fatto che ci sono cose talmente complesse o vaghe o soggette a interpretazione che anche se vuoi essere onesto non sei sicuro. È un esempio certo... ma ti rende l'idea come a 360° se all'estero una cosa ha un livello di difficoltà pari a 1 da noi è pari a 5.
Sarà inevitabile prima o poi pensare a produzioni di energia elettrica alternative a quelle già presenti, in modo costante.
L'unica fonte che non preveda combustibili fossili è il nucleare. Le fonti rinnovabili difficilmente riusciranno a soddisfare la domanda, a meno di stravolgimenti idrogeologici e obbrobri di massa eolici e fotovoltaici, la strada mi sembra obbligata.
Un problema che prima o poi la politica dovrà affrontare...
Dipende da cosa prendi per esempio.
Sulla burocrazia sì, sono d'accordo con te.
Se, tanto per dirne una, prendi invece il riciclaggio, siamo messi meglio di molti altri stati.
Ma qui parliamo di sicurezza nel nucleare.
Potrei dirti, ad esempio, che Usa e Francia sono paesi notoriamente guerrafondai, che ben si prestano a ritorsioni da parte dei paesi "invasi". Quindi neanche sul loro suolo sarebbe sicuro l'installazione di centrali nucleari... eppure...
Ho più paura delle centrali (oltretutto vecchie) presenti sul suolo francese, o dell'est europa, che non di quelle che potrebbero essere costruite in Italia...
Sarà inevitabile prima o poi pensare a produzioni di energia elettrica alternative a quelle già presenti, in modo costante.
L'unica fonte che non preveda combustibili fossili è il nucleare. Le fonti rinnovabili difficilmente riusciranno a soddisfare la domanda, a meno di stravolgimenti idrogeologici e obbrobri di massa eolici e fotovoltaici, la strada mi sembra obbligata.
Un problema che prima o poi la politica dovrà affrontare...
Onestamente se l'unico problema dell'eolico e del fotovoltaico fosse solo quello estetico, direi che sarebbe insensato accettare il nucleare.
Capisco che abbiamo un paese che grazie al suo territorio riesce a far innamorare mezzo mondo però scegliere tra avere scorie nucleari (e già le abbiamo in realtà... vedi rifiuti ospedalieri anche se meno "pesanti"
Anche perchè vento e sole sono in teoria infiniti, mentre l'uranio/torio seppur disponibili attualmente, non lo saranno per sempre.
Capisco che abbiamo un paese che grazie al suo territorio riesce a far innamorare mezzo mondo però scegliere tra avere scorie nucleari (e già le abbiamo in realtà... vedi rifiuti ospedalieri anche se meno "pesanti"
Anche perchè vento e sole sono in teoria infiniti, mentre l'uranio/torio seppur disponibili attualmente, non lo saranno per sempre.
Non pensavo solo a un problema estetico, piuttosto di quantità reale che le fonti rinnovabili sono in grado di garantire per i futuri fabbisogni senza dover ricoprire l’intero territorio di celle fotovoltaiche, dighe , pale eoliche e gas geotermici.
C’è un limite per cui le fonti rinnovabili diventano uno slogan da campagna elettorale per gente che ignora e non ha conoscenza alcuna dei numeri in campo, non vorrei leggere tra 10 anni del ritardo cronico dell’Italia su infrastrutture e dipendenza energetica.
In Italia invece preferiamo pagare l'energia di più e comprarla da altri ma è una cosa prettamente italiana.
------------
Per quanto riguarda invece "auto elettriche in un mondo che vuole ridurre i consumi energetici" ti faccio notare che l'auto elettrica da un punto di vista energetivo è molto ma molto più efficiente di qualsiasi ICE. Se pensi che un motore ICE bene che va utilizza il 30% dell'energia e ti sto considerando solo quella dispersa al momento dell'utilizzo lasciando quindi perdere trasporto, raffinazione ecc... ecc... capisci bene che l'elettrico da un punto di vista energetico anche con l'attuale tecnologia è molto ma molto più efficiente.
E molto più efficiente, questo è giusto, ma conti alla mano al consumatore finale costa quasi come un auto a combustione se non si più
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".