Un sondaggio mostra come solo l'1% dei possessori di auto elettriche sia disposto a tornare all'endotermico
di Rosario Grasso pubblicata il 30 Dicembre 2020, alle 17:01 nel canale Auto ElettricheUn nuovo sondaggio mostra che una volta che si passa alla mobilità elettrica non si è più disposti a tornare indietro
198 Commenti
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Bosch è leader nella produzione di motori per ebike, i suoi sono i migliori, anche il presidente di Toyota ha fatto dichiarazioni simili come riportato nell'articolo:
''sbagliato mettere al bando i motori benzina e diesel'' ed ha anche ribadito di ''non considerare ancora l'auto elettrica pronta per il mercato'' e " Il numero uno di Bosch ha sottolineato nell'intervista che le elettriche ''sono trattate come veicoli a zero emissioni di CO2 perché il legislatore non evidenzia il bilancio energetico relativo alla generazione della corrente di carica'' sono dichiarazioni vere, in effetti le elettriche non sono a 0 impatto CO2 e che serviranno molti anni prima di una diffusione.
Che porta altri problemi, uno su tutti gestione e stoccaggio
Non sono esperto di H2 ma feci parecchi esperimenti nel lontano 2008 soprattutto con il gas di Brown (HHO) e H2 puro, le potenzialità sono ENORMI ma attualmente il problema è la produzione che deriva perlopiù da idrocarburi che sono ricchissimi di atomi di H2, l'elettrolisi non è abbastanza efficiente anche come metodo di stoccaggio, troppo dispendio di energia rispetto all'energia immagazzinata.
Quando si riuscirà ad avere una produzione efficiente di H2 allora ne vedremo delle belle con auto che emetteranno solo acqua distillata e un abbattimento reale delle emissioni anche casalinghe ma ti assicuro che anche li avremo i soliti che diranno "eh ma vuoi mettere con la mia elettrica?".
Ci saranno SEMPRE persone che si lamentano, l'importante è che la ricerca vada avanti
Questa però è una falsa dicotomia, non usarla è l'unico modo per non inquinare per niente, ma ci sono molti modi per abbassare l'inquinamento.
Avevo letto qualcosa in giro, mi sembra che una ditta italiana aveva messo su un prototipo del genere usando un 500 a cilindri contrapposti, dovrei controllare su internet.
Eccolo, ma credo sia pensato come caricatore di emergenza:
https://www.newsauto.it/notizie/ric...le-2019-216434/
http://www.robbymotoeng.com/it-it/r...er-system/a/927
20Kw di potenza sono ottimi considerato l'ingombro e il peso.
Tempo fa c'era la opel ampera che funzionava esattamente con questo concetto: trazione data esclusivamente dal motore elettrico, che era alimentato da una batteria che garantiva 80-100km di autonomia. In più c'era un motore a benzina collegato ad un generatore per estendere l'autonomia.
Non so per quale ragione questo concept sia stato abbandonato. A me pareva ottimo e la perfetta coniugazione dei pro e contro dei due "mondi".
per assurdo inquina meno usare auto vecchie gia sul mercato , se consideriamo tutti i costi di produzione con relativo inquinamento ambientale e non solo , di ogni singolo componente dell auto e relativi spostamenti dei componenti in giro per il mondo
È necessaria una buona fonte per sostenere quest'affermazione.
Rottamare dai 3 ai 3,5 milioni di veicoli leggeri Euro 3 significa spendere molta CO2 durante la fase di produzione delle nuove vetture che andranno a sostituire le vecchie, magari ancora in ottime condizioni. Parliamo di 25.000 kWh consumati in fabbrica per ogni nuova unità, che porterebbero a spendere 85 milioni di megawatt per la produzione totale, con relativa gigantesca immissione di anidride carbonica in atmosfera. L'effetto serra riguarda il Pianeta e non la nazione di provenienza della vettura. Di conseguenza, quando una vettura viene rottamata, si azzera il suo contenuto energetico di colpo e ne conseguono danni ambientali che nessuno valuta.
Inoltre non risulta che le emissioni di CO2 del parco auto siano in aumento, basta contare i consumi totali di benzina e di gasolio per misurare le emissioni di CO2 dei trasporti. Solo nelle nazioni dell'Est dell'Europa il settore dell'autotrasporto e più in generale l'industria si sta sviluppando, aumentando così i consumi totali. Ma nelle nazioni avanzate, per esempio in Francia, in Italia e in Germania, non è così, le importazioni di petrolio e di altri combustibili fossili per il trasporto sono diminuite notevolmente. E la CO2 emessa è direttamente proporzionale ai consumi.
Piuttosto facciamo rilevare che mentre l'Europa pone drastiche riduzioni alle emissioni di anidride carbonica, l'Europa stessa demonizza il diesel e in Italia si arriva addirittura a bandirlo, mentre è l'unico propulsore che garantisce sempre – anche in autostrada – una riduzione dal 25 al 30% delle emissioni di CO2.
Nel 2003 fu adottato il filtro antiparticolato, che ha eliminato il problema del particolato alla radice nei motori diesel. Additare ancora oggi il particolato come un problema del diesel è una colpevole imprecisione. La decisione dell'Emilia-Romagna di bloccare anche i diesel Euro 4 è irragionevole, visto che si decide di eliminare un propulsore che scientificamente non provoca più gravi problemi ambientali ed ha addirittura il pregio di ridurre del 25% le emissioni di CO2.
Ma tornando alla produzione di auto elettriche, pare che per fabbricare gli accumulatori ci vogliano in media tante emissioni quante ce ne vogliono per usare per 8 anni un'auto a benzina.
Ci sono molti sforzi per farlo e l'elettrico è uno di questi ma il traffico veicolare è alto e tendente a crescere quindi, ahimè, il problema resta.
Non sono in grado di fornire una soluzione e non pretendo di darne una che se l'avessi la sfrutterei sicuramente.
Una soluzione buona sarebbe nella micromobilità ma anch'essa, a torto o ragione, è stata pesantemente criticata qui sul forum e anche fuori da esso.
Non c'è una soluzione univoca e spesso tale soluzione si scontra con i profitti che, giustamente, le case produttrici devono necessariamente fare per continuare a lavorare.
Dal grafico che ho postato prima si evince che la differenza in termini di CO2 tra un euro 4 e un euro 6 è minima se non nulla, la differenza vera sta nelle emissioni di polveri sottili: un buon modo per contenere SERIAMENTE l'inquinamento è permettere l'installazione di kit retrofit sulle auto in commercio, a quel punto a fronte di una spesa di certo non trascurabile ma non pari ad una nuova auto, si porterebbe un'attuale auto euro 4 al pari di una euro 6: questa è una soluzione per inquinare meno ma, per ovvie ragioni, porterebbe ad un calo delle vendite di auto nuove.
Da una parte c'è l'ecologia e l'ambiente, dall'altra i soldi.
Inoltre non risulta che le emissioni di CO2 del parco auto siano in aumento, basta contare i consumi totali di benzina e di gasolio per misurare le emissioni di CO2 dei trasporti. Solo nelle nazioni dell'Est dell'Europa il settore dell'autotrasporto e più in generale l'industria si sta sviluppando, aumentando così i consumi totali. Ma nelle nazioni avanzate, per esempio in Francia, in Italia e in Germania, non è così, le importazioni di petrolio e di altri combustibili fossili per il trasporto sono diminuite notevolmente. E la CO2 emessa è direttamente proporzionale ai consumi.
Piuttosto facciamo rilevare che mentre l'Europa pone drastiche riduzioni alle emissioni di anidride carbonica, l'Europa stessa demonizza il diesel e in Italia si arriva addirittura a bandirlo, mentre è l'unico propulsore che garantisce sempre – anche in autostrada – una riduzione dal 25 al 30% delle emissioni di CO2.
Nel 2003 fu adottato il filtro antiparticolato, che ha eliminato il problema del particolato alla radice nei motori diesel. Additare ancora oggi il particolato come un problema del diesel è una colpevole imprecisione. La decisione dell'Emilia-Romagna di bloccare anche i diesel Euro 4 è irragionevole, visto che si decide di eliminare un propulsore che scientificamente non provoca più gravi problemi ambientali ed ha addirittura il pregio di ridurre del 25% le emissioni di CO2.
Ma tornando alla produzione di auto elettriche, pare che per fabbricare gli accumulatori ci vogliano in media tante emissioni quante ce ne vogliono per usare per 8 anni un'auto a benzina.
Appunto come dicevo, credere di rottamare un euro 4 e prendere un euro 6 per inquinare meno è una sciocchezza, bisogna bruciare meno carburante per inquinare meno, oltre a sottolineare come un motore diesel ha un'emissione di CO2 minore della controparte benzina e questo è un dato di fatto
Certo se si viaggia con una carretta a carbone euro 0 si inquina, c'è poco da fare, ma la percentuale dei veicoli circolanti euro 0 è risibile.
Prima di andare contro il diesel prenderei in considerazione l'inquinamento delle grandi navi che sparano letteralmente merda nell'atmosfera, altro che diesel e particolato:
https://www.hdmotori.it/2019/06/12/...-rispetto-auto/
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