Un sondaggio mostra come solo l'1% dei possessori di auto elettriche sia disposto a tornare all'endotermico
di Rosario Grasso pubblicata il 30 Dicembre 2020, alle 17:01 nel canale Auto ElettricheUn nuovo sondaggio mostra che una volta che si passa alla mobilità elettrica non si è più disposti a tornare indietro
198 Commenti
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Le centrali termoelettriche più inquinanti stanno calando in Europa e stanno aumentando le fonti rinnovabili, è un trend che va' avanti da almeno 20 anni e sarà accelerato nei prossimi anni.
Energia: centrali Balcani ancora ben oltre limiti emissioni https://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/altrenews/2020/06/24/energia-centrali-balcani-ancora-ben-oltre-limiti-emissioni_9e820788-ff4c-4cb2-87a3-bb119c9929cd.html
La “cortina di carbone” è la nuova cortina di ferro https://it.globalvoices.org/2020/05/la-cortina-di-carbone-e-la-nuova-cortina-di-ferro/
Inquinamento da carbone: 23mila morti all’anno in Ue https://www.green.it/inquinamento-da-carbone/
La “cortina di carbone” è la nuova cortina di ferro https://it.globalvoices.org/2020/05/la-cortina-di-carbone-e-la-nuova-cortina-di-ferro/
Riporta anche quanto incide la produzione elettrica di quei Paesi rispetto al resto d'Europa.
E parlando di Polonia, anche loro hanno preso atto della questione carbone:
https://www.repubblica.it/green-and...opa_-278570466/
ci sono Paesi che ci sono arrivati prima e quelli che ci arriveranno dopo, ma il trend è sempre lo stesso.
Nel 2025 con l'Euro 7 i limiti saranno ancora più stringenti al punto tale che difficilmente si potranno produrre auto esclusivamente a motore termico.
Già oggi mi sembra che i produttori siano penalizzati e paghino gabelle sui prodotti che producono più grammi di CO2 in più rispetto ai limiti.
Con il risultato di avere soluzioni tipo Mild-Hybrid che sono "ecologiche" più sulla carta che nella sostanza.
L'importante cioè è passare i test sulla carta, come il caso Volkswagen insegna del resto.
A questo dobbiamo aggiungerci la visione estremamente semplificata (e miope) dell'auto come semplice mezzo di trasporto, che non tiene conto dei fattori che hanno reso florido quel mercato nel corso degli anni.
Personalmente spero vivamente che la ricerca sui motori termici vada avanti comunque e produca risultati tali da renderli competitivi, magari accoppiati a carburanti sintetici.
Dal punto di vista dell'ambiente resto a guardare, ma certo è che in questi anni si è fatto molto poco ad esempio per incentivare il mercato dell'usato (ad esempio abolendo il passaggio di proprietà o la conversione a carburanti alternativi come GPL/metano del parco auto circolante e via discorrendo.
Mi sembra più che altro l'ennesima bolla, utile per resettare il mercato e annullare i vantaggi di anni di evoluzione e storia dei vari marchi.
A vantaggio dei Cinesi, dell'auto e del costruttore unico? Vedremo, a me non piace questo andazzo. Mi rendo conto del vantaggio di avere auto ad emissioni zero nelle città, ma appunto spero che questo sia relegato alla scelta delle persone e non obbligato con norme che per altro secondo me usano metriche discutibili per valutare l'impatto di veicoli aventi tecnologie completamente diverse.
Su questo ti ha già risposto roccia. Mi limito giusto ad aggiungere che la capillarità del servizio pubblico fa una grande differenza, specie per chi abita in periferia.
Ci sono certi scenari d'uso in cui l'auto elettrica, con gli incentivi, è più economica del benzina.
Se sei un pendolare dell'hinterland di una grande città, fai tra 50 e 100 km al giorno e puoi caricare di notte nel box (con quella percorrenza si può fare con la 3kW a meno delle pompe di calore, ma se hai le pompe di calore è consigliabile passare comunque ai 6kW, pena distacchi continui se si usa lavatrice/forno eccetera), comprare un'utilitaria del gruppo VW (15 k euro) rispetto a una Panda dopo un po' ti fa risparmiare, senza contare comfort, sicurezza eccetera, invece se la usi solo città e/o la "devi" sbattere per strada (magari non puoi permetterti un box ho hai deciso di usare quei soldi per altro), conviene la Panda anche se probabilmente si rischia un po' di più di morire o di farsi male quando si sbatte (e prima o poi tutti sbattiamo...).
Se è l'unica auto in famiglia, occorre salire di prezzo (35/40k euro, quindi chi compra il Qasqai per farci star dentro i figli e la loro roba e per risparmiare e non può permettersi di pensare a prestazioni e piacere di guida per ora è sicuramente tagliato fuori, chi compra Serie 3/Stelvio eccetera sicuramente risparmia e trova il piacere di una guida più fluida) e, per i viaggi lunghi, occorre programmare la ricarica lungo il percorso e/o a destinazione, la densità degli HPC per ora non è sufficiente per decidere di fermarsi all'ultimo momento quando sei in riserva (forse solo in Norvegia lo è.
Se sei distante ed è una questione di vita o di morte, devi programmare circa il 20% in più di tempo per il viaggio (dipende molto dal prezzo dell'auto, con Tesla Model 3 si riduce a + 10%, con Nissan Leaf si arriva a + 40%).
Se non puoi ricaricare a casa effettivamente è uno sbattone portare e poi riprendere l'auto alla colonnina, anche se è vicina a casa.
I vantaggi per te sono che normalmente non devi andare a far benzina e inalare gas inquinanti, oltre alla fluidità di guida, per la collettività l'assenza di puzza nelle città (probabilmente una sensazione che l'umanità non ha mai provato, ci sono sempre state puzze varie nelle città e ovviamente l'assenza delle relative malattie causate dall'inquinamento dell'aria.
Per aumentare gli scenari d'uso in cui l'auto elettrica conviene economicamente occorre abbassare i costi di produzione delle batterie, come evidenziato nel Tesla battery day.
Io vorrei tornare alla benzina col piombo.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Non ho capito bene questo discorso... Pensi che una Tesla e una Twingo elettrica non avranno due personalità ben distinte, perché magari il fornitore delle batterie sarà lo stesso?
E' chiaro che una volta creato il meccanismo la strada è aperta all'estensione a molti più servizi, ma non ci vedo nessun male, di solito quando un oggetto diventa un servizio ci guadagnano tutti, anche perché se così non fosse il mercato punirebbe chi offre il servizio in favore del prodotto. Bisognerebbe essere meno feticisti con gli oggetti e pretendere la proprietà solo quando questa ha una reale utilità oggettiva, e non semplicemente morbosa. L'auto in particolare è un bene destinato alla demolizione prima o poi, quello che mi dovrebbe interessare è quanto la pago quando la compro, quanto mi costa in esercizio, quanto ci rimetto quando la vendo. In che modo ho pagato queste cose è irrilevante. Io per esempio ho un fuoristrada con le marce ridotte e il blocco del differenziale, roba mai usata neppure una volta nella mia vita, magari fossero stati servizi, non li avrei attivati.
Della serie...
Prima ti danno gli incentivi e poi li recuperano con gli interessi (solo in Italia!)
Un legame certamente c'è, ma purtroppo non è a doppio senso. Ho conosciuto e conosco fin troppe persone che non salirebbero su un mezzo pubblico (specialmente di superficie) manco morti, a prescindere dalle condizioni.
E lo stesso vale per questo: conosco gente che prende l'auto per andare a comprare il pane a 200m da casa propria, oppure che per non fare 2 fermate di autobus prende la macchina e la lascia tutto il giorno nel parcheggio a pagamento.
C'è sempre di mezzo la razionalità soggettiva, che, neanche a dirlo, è tutt'altro che oggettiva.
Con il risultato di avere soluzioni tipo Mild-Hybrid che sono "ecologiche" più sulla carta che nella sostanza.
L'importante cioè è passare i test sulla carta, come il caso Volkswagen insegna del resto.
Il caso di Volkswagen non è senz'altro un buon esempio di test "sulla carta" che non corrispondono alle prestazioni reali, visto che il problema era che imbrogliavano: sei puoi imbrogliare puoi passare qualsiasi test, al di là della bontà degli stessi.
si ma non è una questione di feticismo, stiamo parlando di multinazionali non enti di carità, a metteterlo in quel posto con un "update" basta una icona.
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