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Tesla salva tutti dalle multe europee: sarà manager di una maxi flotta con molti costruttori

di pubblicata il , alle 15:49 nel canale Auto Elettriche Tesla salva tutti dalle multe europee: sarà manager di una maxi flotta con molti costruttori

Molti grandi marchi si alleano, capitanati da Tesla, per contrastare le possibili sanzioni europee sulle emissioni. Creeranno un maxi pool unificato controllato proprio da Elon Musk

 

Del meccanismo dei "crediti green" nel settore automotive ne abbiamo parlato in diverse occasioni, spesso citando Tesla come partner di qualche altro costruttore. Il meccanismo è semplice: Tesla produce solo auto elettriche, e per questo è completamente in credito sulle emissioni inquinanti, credito che può vendere ad altri, che invece con la propria flotta rischierebbero di avere sanzione dall'Europa.

Questo meccanismo sta per raggiungere, a quanto pare, un nuovo e più elevato livello, con i costruttori pronti ad affrontare a muso duro le nuove normative più stringenti del 2025. La Commissione Europea ha ricevuto una lettera di intenti che anticipa la creazione di un nuovo gruppo con il meccanismo sopra spiegato, chiamato pooling, ma questa volta più grande del solito.

Tesla Maxi Pool

Tesla infatti ricoprirà il ruolo di "Pool Manager", in un maxi pool che comprenderà Toyota Motor Europe, Toyota Gazoo Racing Europe GmbH. Ford Werke GmbH, Ford Motor Company, Mazda Motor Europe GmbH e Subaru Europe, Stellantis Auto Sas, Automobiles Peugeot SA, Automobiles Citroen SAS, Stellantis Europe Spa, FCA Us Llc (rappresentata da Stellantis Europe), Alfa Romeo Spa, Opel Automobile GmbH e Leapmotor Automobile Co., Ltd. (rappresentata da GreenKar Innovation Srl).

Si potrà entrare nel mega gruppo entro il 5 febbraio, ed i membri firmeranno un accordo di segretezza. In dati delle emissioni inquinanti verranno quindi acquisiti dal Pool Manager, cioè da Elon Musk e dai suoi uomini nella filiale in Olanda, per valutare la posizione in base alle normative. Tutto questo fino alla fine del 2025, in cambio del pagamento di una quota, che ufficialmente serve a coprire le spese della gestione del pool, ma che in verità sembra il classico pagamento dei crediti come in passato.

Ciò che è singolare in questa occasione è l'unione di intenti praticamente tra tutti i marchi generalisti, ed all'appello mancano solo i brand tedeschi, sempre che non stiano già valutando di unirsi alla festa. Per molti dei marchi nell'elenco la media di emissioni della flotta era già discreta, e in diversi avrebbero molto probabilmente evitato le multe anche da soli, ma con l'aiuto di Tesla è quasi certo che non si saranno sanzioni per nessuno.

74 Commenti
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bonzoxxx07 Gennaio 2025, 15:51 #1
Pazzo, folle, drogato e pure parecchio stronzo.

Ma è un cazzo di genio.

Scusate il linguaggio colorito, ma senza non rende il mio pensiero attuale.

Comunque ragazzi, con questa fissa delle emissioni l'Europa sta facendo come quello che si taglia gli zebedei per fare un torto alla moglie..
Vaulenst07 Gennaio 2025, 15:57 #2
"...all'appello mancano solo i brand tedeschi...".

Ma nell'elenco di prima ho visto citata la OPEL.
gd350turbo07 Gennaio 2025, 16:00 #3
Originariamente inviato da: bonzoxxx
Comunque ragazzi, con questa fissa delle emissioni l'Europa sta facendo come quello che si taglia gli zebedei per fare un torto alla moglie..

Esattamente, ne più ne meno !
L'europa aveva un background motoristico che il mondo ci invidiava, cattivi che sono, multiamoli !
Massimiliano Zocchi07 Gennaio 2025, 16:03 #4
Originariamente inviato da: Vaulenst
"...all'appello mancano solo i brand tedeschi...".

Ma nell'elenco di prima ho visto citata la OPEL.


Appunto, OPEL non è più tedesca, a parte la sede...
Paganetor07 Gennaio 2025, 16:09 #5
Il motivo del meccanismo di fondo è ridurre le vendite di auto con motore a combustione interna a favore di quelle elettriche al fine di ridurre la CO2 immessa nell'ambiente.

Non ci si riesce? Ci si inventa un "trucco" per falsare i conti. Il fatto che Tesla (ma non solo) risulti completamente "neutra" in questo calcolo non dovrebbe generare un credito da rivendere poi ad altri (un po' come avviene ad esempio con i crediti tra l'Islanda e altre nazioni europee).

Mi ricorda il ragionamento di alcuni mesi fa (forse è passato più di un anno?) nel quale l'UE vorrebbe imporre dei vincoli nella compravendita di abitazioni nelle classi energetiche peggiori. Siccome per noi vuol dire almeno il 70% degli edifici, cosa abbiamo proposto? Spostiamo la "scala" che stabilisce i valori che determinano le classi di efficienza e ci ritroviamo senza fare nulla con un sacco di nuove case in classe C! Che consumano, sprecano ed emettono la stessa quantità di CO2 di prima, ma a gabolandia funziona così e quindi "fatta la legge, trovato l'inganno".

Uno schifo, insomma...
pengfei07 Gennaio 2025, 16:32 #6
Non penso si possa considerare un trucco, è proprio progettata così per fare in modo che le case automobilistiche siano incentivate a costruire auto a basse emissioni così da non dover comprare i crediti se inquinano troppo o da poterli rivendere se sono virtuose, l'idea era anche nobile ma gli effetti mi sembrano pessimi, forse gli obiettivi erano un po' troppo ambiziosi.
Idealmente doveva essere una cosa neutra nel bilancio europa/estero, così invece è andata a finire che sostanzialmente ci siamo autoimposti una tassa che le case europee devono versare ai produttori americani e cinesi, una mezza follia
+Benito+07 Gennaio 2025, 16:45 #7
La monetizzazione e la compensazione sono meccanismi sbagliati in maniera stellare, che non fanno altro che spostare soldi verso chi ha una posizione di vantaggio dettata solo dalla legge e non dal mercato.
In questo modo i gruppi storici, che danno lavoro sul territorio, dovranno avere un'ulteriore voce di costo da versare a tesla solo per volontà politica. Questa politica è uno sfascio totale e sta letteralmente distruggendo e vendendo l'europa, e non possiamo farci niente.
Questo è il marcio più marcio della storia, con questa voglia di populismo che nasconde dietro la faccia bella dei centristi che nulla dicono e nulla pensano gli interessi radicali degli speculatori e della finanza che sono i peggio assassini della storia.
ilariovs07 Gennaio 2025, 16:51 #8
Eccoci qua la montagna ha parotito il topolino.
Dovevano fallire tutti, ed invece mettono tesla a afre media e tutto finisce in cavalleria.

Ho notato che manca VW e questo mi rincuora, chissà che visti i progressi di MEB, viste le caratteristiche di PPE, non decida di puntare sulle sue.

Sarebbe un gran bel segnale della serie noi elettrifichiamo per gli affari nostri, non abbiamo bisogno di altre BEV.
rigelpd07 Gennaio 2025, 17:00 #9
Originariamente inviato da: +Benito+
La monetizzazione e la compensazione sono meccanismi sbagliati in maniera stellare, che non fanno altro che spostare soldi verso chi ha una posizione di vantaggio dettata solo dalla legge e non dal mercato.
In questo modo i gruppi storici, che danno lavoro sul territorio, dovranno avere un'ulteriore voce di costo da versare a tesla solo per volontà politica. Questa politica è uno sfascio totale e sta letteralmente distruggendo e vendendo l'europa, e non possiamo farci niente.
Questo è il marcio più marcio della storia, con questa voglia di populismo che nasconde dietro la faccia bella dei centristi che nulla dicono e nulla pensano gli interessi radicali degli speculatori e della finanza che sono i peggio assassini della storia.


I crediti che Tesla venderà a queste aziende sono quelli che tesla ha ottenuto vendendo auto fabbricate anche in Europa. Tesla ha una fabbrica in Europa e da lavoro a decine di migliaia di persona in tutto il continente.

Il problema è che le altre aziende hanno dormito anzichè innovare perchè preferivano fare soldi con le auto a combustione anzichè passare qualche anno di perdita investendo in auto elettriche (che sono il futuro) il risultato è che ora si beccano la concorrenza di chi questi soldi li ha investiti in passato (Tesla) e della Cina che ha puntato tantissimo sull'elettrico.

Non solo, perchè adesso che si trovano con meno soldi in saccoccia (appunto per la concorrenza che comincia ad erodere quote di mercato) devono prendere questi soldi e darli alle stesse aziende che gli fanno concorrenza!

insomma hanno davvero dei manager lungimiranti

PS. A chi da la colpa di tutti i guai dell'industria europea al passaggio "obbligato" all'elettrico, faccio notare che anche se questo obbligo del 2035 non ci fosse stato comunque le suddette aziende sarebbero in crisi perchè la situazione in Cina sarebbe la stessa!
pengfei07 Gennaio 2025, 17:32 #10
Originariamente inviato da: rigelpd
I crediti che Tesla venderà a queste aziende sono quelli che tesla ha ottenuto vendendo auto fabbricate anche in Europa. Tesla ha una fabbrica in Europa e da lavoro a decine di migliaia di persona in tutto il continente.

Il problema è che le altre aziende hanno dormito anzichè innovare perchè preferivano fare soldi con le auto a combustione anzichè passare qualche anno di perdita investendo in auto elettriche (che sono il futuro) il risultato è che ora si beccano la concorrenza di chi questi soldi li ha investiti in passato (Tesla) e della Cina che ha puntato tantissimo sull'elettrico.

Non solo, perchè adesso che si trovano con meno soldi in saccoccia (appunto per la concorrenza che comincia ad erodere quote di mercato) devono prendere questi soldi e darli alle stesse aziende che gli fanno concorrenza!

insomma hanno davvero dei manager lungimiranti

PS. A chi da la colpa di tutti i guai dell'industria europea al passaggio "obbligato" all'elettrico, faccio notare che anche se questo obbligo del 2035 non ci fosse stato comunque le suddette aziende sarebbero in crisi perchè la situazione in Cina sarebbe la stessa!


Sono d'accordo sul fatto che le case europee debbano muoversi sull'innovazione ma se tutte finiscono col dover pagare non possiamo pensare che tutti i loro manager siano degli imbecilli, forse erano gli obiettivi ad essere troppo ambiziosi vista la situazione, sarebbe un po' come vedere che i nostri atleti sono indietro in una gara di maratona e decidere di mettergli una palla al piede sperando che si impegnino di più

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