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Tesla in crisi. Secondo Bloomberg non arriverà ad agosto
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 28 Novembre 2017, alle 11:41 nel canale Auto Elettriche
Dai calcoli realizzati dalla testata giornalistica, Tesla, perderebbe ogni minuto circa 8.000 dollari e questo potrebbe portare alla bancarotta l'azienda entro l'estate prossima a meno di un grosso investimento.
127 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoanche io sapevo questo, ma improvvisamente sembra che il problema smaltimento batterie esauste sia nulla al confronto dello smog. Per me, come dicevo, e' solo uno spostare il problema, vendendo illusioni alle persone e cercando di fare affari d'oro
Dobbiamo smetterla con questo stile di vita da consumismo estremo, basta con armadi pieni di roba che non mettiamo , basta di comprare qualsiasi cazzata elettronica troviamo dal cinese anche se non ci serve, basta comprare decine di mobiletti ikea che cambiamo ogni 5 anni, basta di usare pile non ricaricabili, basta di comprare l'acqua in bottiglia, basta di comprare capsule per farsi te e caffé, basta di comprare giochattoli ai bambini ad ogni uscita al centro commerciale che poi li ammucchiano nella stanza prima e nella cantina poi, basta di cambiare tutti e 4 gli pneumatici quando il battistrada é consumato (si potrebbero rigenerare come ad esempio fanno in Spagna), basta di non isolare bene le case e di usare 4 volte l'energia per riscaldarci o raffreddarsi , ecc... ecc.. ecc...
Ci sono tanti piccoli grandi gesti che migliorerebbero le cose e chi va in giro con una model S non si senta con la coscienza a posto se poi continua ad incentivare il consumismo senza freni.
Di fatto considerando una vita media di 10 anni per auto ( quindi il ricambio di generazione non sarà così veloce ), chi deve comparare un auto ora di certo si compera un benzina e non un elettrico e per un decennio l'elettrico non lo considera, salvo agevolazioni particolari.
Per quel che invece riguarda le ricariche ? Chi parcheggia fuori come la mette sotto carica la vettura ?
I punti di ricarica invece di certo non potranno essere praticabili visti i tempi di ricarica ( in teoria anche scendendo a 15min per auto non lo sarebbe comunque, si formerebbero code esagerate ).
Di fatto considerando una vita media di 10 anni per auto ( quindi il ricambio di generazione non sarà così veloce ), chi deve comparare un auto ora di certo si compera un benzina e non un elettrico e per un decennio l'elettrico non lo considera, salvo agevolazioni particolari.
Non vengono commercializzate auto elettriche in tutte le fasce di prezzo, quindi è evidente che le alternative siano limitate, è pur sempre vero che una persona lungimirante compra un'auto a metano (che è veramente pulito e non come il gpl), se ha possibilità può prendere una leaf 2017 o se ha "grano" una tesla ma il processo sarà lento lo stesso, si cambiano nemmeno 2 milioni di auto l'anno e sempre da parte delle stesse persone o quasi. Abbiamo il parco auto più vecchio d'europa.
I punti di ricarica invece di certo non potranno essere praticabili visti i tempi di ricarica ( in teoria anche scendendo a 15min per auto non lo sarebbe comunque, si formerebbero code esagerate ).
Qui cambieranno le abitudini, non più pieni settimanali ma giornalieri, la super ricarica da 160kw per 15 minuti sarà l'eccezione e non più la norma. La mobilità dovrà cambiare, su questo sono tutti concordi.
Fino a quando ciò non accadrà, non si andrà lontano.
I punti di ricarica li mettono i privati nelle loro proprietà, non tocca allo stato farlo.
Le colonnine le installeranno i produttori, e lo faranno, lo Stato al più provvede al servizio degli edifici pubblici.
I distributori di carburanti li hanno aperti i privati su concessione, non lo Stato.
Il piombo viene recuperato al 90/95% e mediamente il 60-70% di una batteria nuova è composta da materiali di riciclo.
A spanne una batteria è composta dal 60% di piombo - 25% di acido solforico - 15% plastiche ed eventuali.
fatto, trovato che le efficienze minime di riciclo sono il 75% del cadmio, al 65% piombo e 50% del resto
con le migliori tecnologie si puo' arirvare oltre, ma conoscendo i miei polli, sicuramente ' meglio sotterrare tutto nei paesi poveri o sotto le autostrade.
Insomma il problema rimane.
(http://gestione-rifiuti.it/smaltime...le-accumulatori)
Cmq da tutto questo 3d interessante una cosa e' ben chiara:
La questione auto elettrica e' moooolto piu' complessa di quello che ci dicono e che le aziende non sono delle ONLUS e cercano come sempre di minimizzare i costi e massimizzare i profitti, per cui non speriamo che siano loro a salvarci, ma le nostre scelte, quelle forse possono fare la differenza.
Oppure non lo è.
E' troppo presto per dirlo.
con le migliori tecnologie si puo' arirvare oltre, ma conoscendo i miei polli, sicuramente ' meglio sotterrare tutto nei paesi poveri o sotto le autostrade.
Insomma il problema rimane.
Per come sono strutturate le batterie al piombo si arriva ben oltre il 65% (90%), comunque fino a 30 minuti neppure lo immaginavi che non si butta via più niente, figurati quando toccherà a pacchi di batterie da minimo 40kwh.
I problemi si affrontano quando servono, il litio è più costoso del piombo/cadmio/quellochepreferisci, quindi avrà sempre riutilizzi maggiori, nessuno si mette a (ri)sotterrare l'oro.
Se dopo 7-8 anni la carica delle batterie scende all'80% e non è più adeguata per le auto, si possono utilizzare come accumulo per il fotovoltaico e l'eolico, per altri 5-6 anni almeno.
In pratica, si vendono i pacchi di batterie sul mercato dell'usato oppure li si usa nei "powerwall".
Solo dopo, si procede al riciclo che più è "spinto", inteso come recupero dei componenti utilizzati, e più costa.
Ma questo vale per le batterie come per qualsiasi altro componente.
Se dopo 7-8 anni la carica delle batterie scende all'80% e non è più adeguata per le auto, si possono utilizzare come accumulo per il fotovoltaico e l'eolico, per altri 5-6 anni almeno.
In pratica, si vendono i pacchi di batterie sul mercato dell'usato oppure li si usa nei "powerwall".
Solo dopo, si procede al riciclo che più è "spinto", inteso come recupero dei componenti utilizzati, e più costa.
Ma questo vale per le batterie come per qualsiasi altro componente.
Il riuso delle batterie al piombo non esiste
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