Tesla finalmente passa alla pubblicità in video: il primo spot punta sulla sicurezza
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 17 Novembre 2023, alle 10:49 nel canale Auto ElettricheDopo un timido approccio con le inserzioni Google, Tesla passa alle pubblicità video nei pre-roll di YouTube
Storicamente Tesla per farsi pubblicità ha sempre puntato sul passaparola dei suoi clienti soddisfatti, traendo forza anche dal programma referral che incentiva i proprietari a spingere amici e conoscenti all'acquisto. Nessuna pubblicità in senso classico, quasi un unicum nel mondo automotive, dato che Tesla ha preferito per tanto tempo utilizzare tutte le risorse nello sviluppo dei veicoli.
Una cosa che all'inizio di quest'anno è cambiata, su pressione di molti investitori, ed Elon Musk è stato spinto ad annunciare un cambio di rotta, puntando su metodi di advertising più classici. Il giugno scorso sono comparsi per la prima volta dei Google ADS, che pochi mesi dopo sono diventati centinaia.
Ora, come segnalato da diversi utenti, Tesla sembra aver fatto un passo in più, passando alle pubblicità in video, la prima delle quali ha iniziato a comparire nei pre-roll di YouTube:
Tesla YouTube Ad + link to website for a test drive. pic.twitter.com/qp9WAfACTL
— Trevor Scott 🏴☠️🦋𝕏 (@Space_Taz) November 15, 2023
Su tanti argomenti su cui avrebbe potuto puntare, Tesla per il suo esordio in video ha scelto quello della sicurezza, facendo spiegare a dei tecnici come la flotta già in strada, più di un milione di veicoli, sia fondamentale per ricevere una enorme mole di dati, anche relativi ai sinistri, e dunque all'apertura degli airbag e a molti altri dati che permettono di apportare correzioni, se necessarie.
La sicurezza è un fatto a cui molti acquirenti prestano attenzione in fase di acquisto, anche se da Tesla molti si sarebbero aspettati qualcosa di più scenografico. Vedremo se anche la parte video seguirà l'incremento delle altre forme di pubblicità.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoEcco stavo giusto pensando che avrebbero dovuto inserire nello spot che le batterie LFP che usano adesso non sono infiammabili così i pappagalli che continuano a ripetere idiozie simile magari la smettono.
Ma sinceramente ho forti dubbi.
https://www.youtube.com/watch?v=Qzt9RZ0FQyM
Invece con la benzina, il gasolio, il gpl e il metano puoi escluderlo al 100?
No ma il rischio di autocombustione ė nettamente inferiore per parco circolante e sopratutto bastano dei semplici vigili del fuoco per mitigarne gli effetti .
Mentre per un auto a batterie servono dei nuclei speciali dei vigili del fuoco con attrezzature particolari oltre a un tempo molto maggiore per estirparlo oltre a un danno ambientale piú ampio .
Mentre per un auto a batterie servono dei nuclei speciali dei vigili del fuoco con attrezzature particolari oltre a un tempo molto maggiore per estirparlo oltre a un danno ambientale piú ampio .
Con le LFP non c'è nessun rischio combustione e non serve nessun nucleo speciale.
Ho messo un link, prova a guardarlo invece di continuare a sparare stupidaggini.
Io non sono contrario a priori alle macchine elettriche
il mio dubbio è proprio in caso di incendio sopratttutto quando il parco auto invecchierà
C'è anche un altra differenza degli incendi tra elettrico ed endotermico
Le elettiche tendono ad incendiarsi in fase di ricarca (qunidi tendenzialmente molto più vicine ad edifici strutture di ricarica) mentre le benzina etc tendono ad incendiarsi in movimento.
il mio dubbio è proprio in caso di incendio sopratttutto quando il parco auto invecchierà
C'è anche un altra differenza degli incendi tra elettrico ed endotermico
Le elettiche tendono ad incendiarsi in fase di ricarca (qunidi tendenzialmente molto più vicine ad edifici strutture di ricarica) mentre le benzina etc tendono ad incendiarsi in movimento.
Io sono pro elettriche, ma non ne comprerei mai una adesso perché a parte il costo non sono ancora pronte per tutti gli usi.
Vanno benissimo come seconda auto per gli spostamenti quotidiani ma in caso di lunghi viaggi sono ancora troppo scomode.
Sull'incendiabilità però siamo già a tecnologie sicure, dipende dal tipo di batterie.
Non comprerei mai un auto con la batteria ai polimeri di litio proprio perché troppo pericolosa (e oggi sono tutte così o quasi), ma una con batteria LFP è sicura tanto quanto un'auto endotermica e basta guardare il video che ho linkato nel mio primo post per randersene conto.
Sia incaso di sovraccarica, corto circuito o danno meccanico (perforazione) al massimo si gonfiano un po' e fanno un po' di fumo e in caso di incendio bruciano come può bruciare un sedile, uno pneumatico o le plastiche delle auto.
In futuro poi arriveranno quelle a stato solido.
P.S: in realtà ho proprio un'auto con batteria ai polimeri di litio, una c-hr ibrida, ma parliamo di una batteria minuscola, chiusa in un contenitore molto robusto e che non viene mai caricata continuamente.
Vanno benissimo come seconda auto per gli spostamenti quotidiani ma in caso di lunghi viaggi sono ancora troppo scomode.
Per spostamenti quotidiani non avrai mai problemi con una macchina elettrica stile Tesla M3. Per i viaggi lunghi ti puoi affidare al vasto network di superchargers, basta sapere un minimo quanti km devi fare e organizzarti di conseguenza (e non andare a 150km/h in autostrada, se vuoi correre per 4 ore sicuramente devi fermarti più volte a ricaricare).
Sinceramente il problema della ricarica è stato sempre molto inflazionato rispetto alla realtà. Se hai la possibilità di caricare a casa e non devi fare 600km al giorno per lavoro, il 95%+ delle persone non avrebbe problemi ad avere una model 3 come prima auto.
Intanto compare un primo bilancio di questo incendio, che sta distruggendo l’intero carico della Felicity Ace formato, secondo fonti non ufficiali, da 3945 autovetture nuove del Gruppo Volkswagen, tra cui 1100 Porsche e 189 Bentley, destinate al mercato nord-americano. Tra queste ci sarebbero modelli elettrici, come Porsche Taycan, Audi e-tron e Volkswagen ID.4.
Gli esperti di assicurazione della Russel Group affermano che il valore del carico e della nave ammonti a circa 438 milioni di dollari, pari a circa 387 milioni di euro, di cui 410 milioni solo per autovetture bruciate. La Volkswagen potrà recuperare questa somma dalle assicurazioni, ma resterà il danno della mancata consegna dei veicoli ai clienti, in una fase di forti ritardi nella produzione. Ciò significa, in concreto, che i clienti di questa spedizione dovranno aspettare parecchio tempo per ricevere le auto che hanno ordinato.
Fonte: https://www.trasportoeuropa.it/noti...a-felicity-ace/
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