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Stellantis veicoli commerciali, da una parte si inizia, da un'altra si chiude la fabbrica

di pubblicata il , alle 09:45 nel canale Auto Elettriche Stellantis veicoli commerciali, da una parte si inizia, da un'altra si chiude la fabbrica

Mentre ad Atessa inizia la produzione del Fiat Ducato elettrico, la fabbrica di Luton nel Regno Unito chiude i battenti, mettendo a rischio molti lavoratori

 

Il momento difficile del mercato automobilistico sembra impattare meno il settore dei veicoli commerciali, ma la situazione non è comunque rosea. Lo sa bene Stellantis, che da una parte inizia la produzione di un nuovo modello su cui ha investito molto, e dall'altra invece si vede costretta all'ennesima operazione di revisione industriale.

Nello stabilimento di Atessa, in Italia, è iniziata la produzione dell'E-Ducato, la versione elettrica del ben noto furgone, recentemente rinnovato con una buona iniezione di tecnologia e con un design moderno, dentro e fuori. La fabbrica può arrivare a produrre fino a 1.200 veicoli al giorno.

Con una potenza di 200 kW, e una batteria da 110 kWh non ci sono compromessi su dinamica di guida e autonomia, vista anche la capacità di ricarica in DC fino a 150 kW. Con questo prodotto l'azienda vuole riguadagnare quote di mercato, soprattutto tra quei lavoratori dove l'elettrico è diventato quasi fondamentale.

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Viaggiando invece oltremanica, nel Regno Unito, arrivano notizie non buone dallo stabilimento di Luton. Stellantis si prepara ad annunciare la chiusura della sua storica fabbrica di veicoli commerciali, con circa 1.100 lavoratori che saranno dunque a rischio.

La chiusura deriva dalla strategia di consolidamento produttivo, con la centralizzazione della produzione presso il sito di Ellesmere Port, recentemente rinnovato, con un investimento importante, per gestire la produzione di veicoli elettrici. Con un piano da 50 milioni di sterline, Stellantis vuole creare a Ellesmere Port un hub dedicato ai veicoli completamente elettrici, e al contempo migliorare la sostenibilità economica del suo business.

Chiaramente i sindacati locali non sono affatto contenti, ma il governo ha promesso supporto e riqualificazione a coloro che non saranno in grado di trasferirsi a Ellesmere Port.

16 Commenti
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Unrue28 Novembre 2024, 10:13 #1
soprattutto tra quei lavoratori dove l'elettrico è diventato quasi fondamentale.


Giusto per curiosità, quali sarebbero questi lavoratori?
Darkon28 Novembre 2024, 10:17 #2
Originariamente inviato da: Unrue
Giusto per curiosità, quali sarebbero questi lavoratori?


Chi lavora ad esempio nelle metropoli dove per entrare con un termico paghi.

Se ogni singolo giorno hai da pagare praticamente giri il tuo margine al comune a quel punto l'elettrico è fondamentale per poter entrare senza pagare.

Oppure anche dove ci sono blocchi al traffico e consentono solo il traffico a veicoli elettrici.

Penso si riferisca a casistiche del genere.
barzokk28 Novembre 2024, 10:34 #3
Originariamente inviato da: Unrue
Giusto per curiosità, quali sarebbero questi lavoratori?

I giornalisti che scrivono che le auto a pile sono bellissime ?
erupter28 Novembre 2024, 10:54 #4
Originariamente inviato da: Unrue
Giusto per curiosità, quali sarebbero questi lavoratori?


Originariamente inviato da: barzokk
I giornalisti che scrivono che le auto a pile sono bellissime ?


Due commenti provinciali, nel senso letterale ovvero che conoscete solo la vostra provincia.

Stellantis vende in tutto il mondo, ed è pieno di metropoli che stanno rendendo obbligatorio l'accesso al centro con mezzi elettrici.
Alcuni centri storici molto piccoli addirittura richiedono consegne esclusivamente con mezzi elettrici più piccoli.

Cerchiamo di uscire un po' dal perimetro del nostro conosciuto? Espandiamo un po' il nostro mondo concettuale
Unrue28 Novembre 2024, 10:55 #5
Originariamente inviato da: erupter
Due commenti provinciali, nel senso letterale ovvero che conoscete solo la vostra provincia.

Stellantis vende in tutto il mondo, ed è pieno di metropoli che stanno rendendo obbligatorio l'accesso al centro con mezzi elettrici.
Alcuni centri storici molto piccoli addirittura richiedono consegne esclusivamente con mezzi elettrici più piccoli.

Cerchiamo di uscire un po' dal perimetro del nostro conosciuto? Espandiamo un po' il nostro mondo concettuale


Commento provinciale de che? Non ho detto che è una cazzata, ho chiesto appunto per curiosità perché non capivo.
Strato154128 Novembre 2024, 11:04 #6
Stellantis? L'accrocchio di marchi senza arte ne parte che diminuirà le vendite se le multe sulla co2 saranno troppo elevate , gestita dai francesi che si sono chinati ai dictat europei filocinesi?
Sì la conosco è quella pseudo azienda che sta facendo fallire tutti i marchi italiani, immagino farà un buon lavoro anche in questo frangente
Non ci sono compromessi sull'autonomia se lo si usa dove ha senso, ovvero in città e per massimo 150-200 km al giorno...
Avete mai visto il tachimetro di un furgone da consegne dopo un solo anno di vita?! Vi farete una risata sulle sciocchezze che stata scrivendo..
Massimiliano Zocchi28 Novembre 2024, 11:50 #7
Originariamente inviato da: Unrue
Giusto per curiosità, quali sarebbero questi lavoratori?


Soprattutto i corrieri, in molte città consegnano in elettrico, perché obbligati o perché lo preferiscono.
In molti casi abbiamo parlato proprio con corrieri, ai quali piace molto la soluzione elettrica perchè rende la giornata (che per loro spesso è durissima) più semplice e rilassante. Chi ha provato un furgone elettrico capisce cosa voglio dire, è molto più semplice da guidare, e meno stancante.
In più in certi luoghi solo obbligatori i mezzi elettrici, anche per gli artigiani che devono entrare in centro.
Giuss28 Novembre 2024, 12:09 #8
Non che sia una buona notizia per le persone che perderanno il lavoro, ma almeno per una volta non chiudono fabbriche in Italia ma in altri posti
Strato154128 Novembre 2024, 13:30 #9
Originariamente inviato da: Massimiliano Zocchi
Soprattutto i corrieri, in molte città consegnano in elettrico, perché obbligati o perché lo preferiscono.
In molti casi abbiamo parlato proprio con corrieri, ai quali piace molto la soluzione elettrica perchè rende la giornata (che per loro spesso è durissima) più semplice e rilassante. Chi ha provato un furgone elettrico capisce cosa voglio dire, è molto più semplice da guidare, e meno stancante.
In più in certi luoghi solo obbligatori i mezzi elettrici, anche per gli artigiani che devono entrare in centro.


Il termine più ricorrente è obbligo che è ben diverso dal desiderio.....
Per evitare problemi o questioni si fa così...
Massimiliano Zocchi28 Novembre 2024, 14:28 #10
Originariamente inviato da: Strato1541
Il termine più ricorrente è obbligo che è ben diverso dal desiderio.....
Per evitare problemi o questioni si fa così...


Sono due questioni diverse.
L'obbligo è normativo, e se vuoi lo si può vedere più dal punto di vista del datore di lavoro.
Il desiderio è più dal punto di vista del lavoratore, che te lo posso assicurare, quando prova il furgone elettrico non vuole più scendere, e i motivi li capisci subito la prima volta che li provi.
Agilità come un'auto elettrica, quindi guida nel traffico molto più semplice, facilità anche in salita o curve di collina (con Ford abbiamo fatto il tragitto di un corriere in alcuni paesi in Veneto), assenza di vibrazioni e di rumore, niente cambio, accelerazione progressiva, guida molto più rilassata.
L'autonomia poi in questi casi non è nemmeno un problema perché i percorsi sono lunghi in termini di tempo, ma non di km.

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