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Stellantis accelera la transizione: Citroën Berlingo, Peugeot Rifter e Opel Combo d'ora in poi solo elettrici. Stessa sorte per i van

di pubblicata il , alle 16:22 nel canale Auto Elettriche Stellantis accelera la transizione: Citroën Berlingo, Peugeot Rifter e Opel Combo d'ora in poi solo elettrici. Stessa sorte per i van

Stellantis inizia il 2022 con una mossa a sorpresa: i mezzi versatili van e minivan sono ora ordinabili solo in versione elettrica. Opel dichiara già un passaggio totale all'elettrico nel 2028

 
41 Commenti
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Goofy Goober16 Gennaio 2022, 21:48 #41
Originariamente inviato da: Darkon
È molto difficile migliorare certe zone e richiede uno sforzo economico talmente esagerato a fronte di benefici minimi che per quanto io preferisca la vita di campagna non mi sognerei mai di chiederlo o pretenderlo.
Non sono tanto pratico della Liguria ma nelle vallate di cui discutevamo prima non è che c'è modo di migliorare particolarmente la situazione... il territorio è fatto a quel modo e spianare mezza montagna non penso sia una opzione.


Infatti è praticamente impossibile, soprattutto perchè riqualificare certe zone solo perchè bisogna usare auto elettriche, suona quasi come una barzelletta

l di là dell'elettrico in gran parte sono già posti ampiamente depopolati per tanti motivi e per quanto siano caratteristici e belli e sicuramente mantengono il loro fascino è indubbio che e ripeto lo dice uno che vive e vivrà in campagna (non potrei mai vivere in città in certe zone è veramente proibitivo abitare.


Tra proibivo e quasi impossibile, c'è una buona differenza.
Comunque non si tratta di vivere in campagna in maniera "estrema", ossia a ore di viaggio dalla città più vicina. A seconda dei casi con paesi collinari sparsi qua e là, la definizione di vita in "campagna" è un po' generica dopotutto, dato che esistono le cosidette case sparse, che sono le vere abitazioni campagnole.

Veramente, almeno quelli a cui facciamo riferimento io e nickmot, è proprio il contrario. Quelle vallate sono state popolate soprattutto prima dell'auto perché si usavano i torrenti che d'inverno s'ingrossavano per varie lavorazioni sfruttando l'acqua oggi in gran parte abbandonato. L'auto o in generale l'avvento dei motori e l'industrializzazione elettrica ha di fatto sterminato l'80% di quelle che erano le attività di zona che si basavano su, passami il termine, lo sfruttamento di forze naturali.
Oggi sopravvivono dei colossi dell'estrazione del marmo e quel poco che è rimasto a contorno ma se percorri la strada da Forte a S. Anna è un susseguirsi di antiche industrie ormai abbandonate da decenni.


Ho sbagliato, in quanto volevo generalizzare il discorso.
I luoghi collinari che oggi hanno resistito al post era artigianale e industriali (alcuni borghi nati per estrazioni minerarie, ad esempio) lo hanno fatto grazie anche alla possibilità in tutta comodità degli spostamenti e trasporti privati, laddove è chiaro che il pubblico non ha convenienza a esistere, e dove anche esistendo non può fornire un servizio completo a chi vi abita.
Banale esempio mio padre abita dove senza l'auto non potrebbe semplicemente vivere in quanto non ci sono ne negozi, ne servizi, ne consegne a domicilio di supermercati perchè sono tutti troppo lontani.
Eppure è in paese, con pure chiesa e funzioni religiose regolari. Ma non ci sono negozi, hanno chiusi tutti, e, per ora, soprattivive solo una trattoria storica.

Non cambierebbe niente... non penso che lavorino con i locali nemmeno per il 5% del loro fatturato. Son locali aperti d'estate e che lavorano con quelli che come me hanno la casa al mare e gli viene voglia di mangiare in "montagna". D'inverno penso siano addirittura del tutto chiusi.


Per quanto vorrei esser d'accordo, ti chiedo se davvero ne sei sicuro.
Nei borghi fantasma non restano i ristoranti aperti solo perchè ci va qualcuno in determinate stagioni. Le persone che portano avanti locali in determinati paesini sperduti andrebbero via assieme al resto della popolazione.
La situazione che citi tu è quella dei ristoranti stagionali, dove magari il resto dell'anno i proprietari nemmeno vivono in zona e se ne vanno lasciando chiuso tutto.
Io non parlo invece dei soli ristoranti "estivi", ma di quelli che funzionano tutto l'anno, e anche in bassa stagione lavorano perchè funzionano da trattorie per i lavoratori. Quando sono eccellenze attraggono i paesani delle frazioni limitrofe e non hanno bisogno di turisti o viaggiatori passanti per sopravvivere, per quanto poi in certi luoghi è altamente improbabile trovare sia gli uni che gli altri.


Si e no... nel senso che pur con tutte le limitazioni che ci sono oggi e ipotizzando che nel 2030 (anticipo volutamente) nessuno a livello planetario producesse più motori termici le stime più ottimistiche parlano di un 2055 prima che realmente sia in gran parte elettrico il parco auto. Quindi praticamente ancora una intera generazione umana.

Dall'altro lato ti dico che meno male che mettono dei limiti netti altrimenti arriveremmo nel 3000 che ancora la transizione non è finita e avremmo un piede da una parte e uno da un'altra in un gioco di equilibrismi terrificante.


Io spero in banali deroghe laddove la produzione di qualche tipologia di veicolo anche commerciale resterà a carburante, che tali veicoli siano acquistabili anche da privati.
Dopotutto non penso che il mondo intero girerebbe in Kangoo o Doblò solo per dar contro alla transizione elettrica.

Il punto alla base è che come sempre saranno le infrastrutture a decidere quando questa transizione sarà fluida o meno.
Già oggi abbiamo tutti davanti agli occhi come la mancanza di trasporto pubblico efficiace causi il massivo utilizzo di mezzi privati anche in quei posti dove è una tortura utilizzarli quotidianamente.

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