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Stellantis accelera la transizione: Citroën Berlingo, Peugeot Rifter e Opel Combo d'ora in poi solo elettrici. Stessa sorte per i van
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 11 Gennaio 2022, alle 16:22 nel canale Auto Elettriche
Stellantis inizia il 2022 con una mossa a sorpresa: i mezzi versatili van e minivan sono ora ordinabili solo in versione elettrica. Opel dichiara già un passaggio totale all'elettrico nel 2028
41 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMi immagino a chi fa interventi e assistenza in giro e si deve fermare ore per ricaricare.
Ma alla fine il discorso non è oggi, ora ovviamente una transizione al totalmente elettrico è impensabile, non ci sono le strutture nelle città figuriamoci in piccoli paesi spersi nel nulla, ma neanche la tecnologia è pronta per una diffusione di massa...le elettriche di oggi sono l'equivalente della model T nel 1908...che poi stellantis abbia fatto questa mossa sui veicoli commerciali è irrilevante, probabilmente già non ne vendeva prima e di conseguenza si è buttata su una nicchia del mercato, dove probabilmente ha maggiori ricavi.
Ecco, appunto...
L'Italia è piena di luoghi del genere, dove l'infrastruttura arriverà nel duemilamai.
E sono i luoghi dove l'auto è più che necessaria, è semplicemente vitale!
Vedremo circolare auto vecchie e rattoppate a lungo i quei posti, ma di elettriche ben poche.
L'Italia è piena di luoghi del genere, dove l'infrastruttura arriverà nel duemilamai.
E sono i luoghi dove l'auto è più che necessaria, è semplicemente vitale!
Vedremo circolare auto vecchie e rattoppate a lungo i quei posti, ma di elettriche ben poche.
Arriverà quando arriverà, certo in posti del genere va pure via la corrente alle prime due gocce di pioggia, l'ultima volta che ci sono stato questa estate siamo stati senza corrente per un temporale per ore.
Posso solo dirti che hai indovinato!
Non sono da quel lato delle apuane, ma sul versante opposto...
Non cambia.
Sfortunatamente, il trasferimento non dipende da me, sono legato mani e piedi, ma non è il punto.
LoL ma sai che non avevo mai fatto caso che ci fosse il luogo sotto l'avatar? Ma controllando sei praticamente l'unico se non uno dei pochi che ce l'ha forse va abilitato o quando mi registrai io (sarà a dir poco 7/8 anni fa) non c'era. Comunque il mondo è veramente piccolo... prossima estate ci troviamo sulle Apuane che conosco dei posti speciali per mangiare... terribili per viverci eh... ma ci sono ristoranti top.
Ti capisco eh... le situazioni singole presentano tante difficoltà quindi capisco che magari ora per mille motivi te non puoi fare diversamente però al tempo stesso per quanto mi dispiace per te che ti trovi male una nazione deve andare avanti e se ogni volta si cercasse di non pestare i piedi a nessuno di fatto saremmo fermi.
Quando vicino a me ad esempio hanno fatto la terza corsia dell'autostrada son fioriti comitati, denunce, reclami e li capisco... c'è chi da avere l'autostrada molto vicina adesso ce l'ha praticamente in casa però c'era poco da fare e per risolvere un problema ancestrale di traffico l'unica era aumentare le corsie.
Solo la mia unione dei comuni fa oltre 30K abitanti, mettici tutte le altre, i numeri non sono così miseri come sembri aver capito.
I piccoli comuni sono oltre 7000, ovvero la stragrandissima maggioranza.
Forse non saremo la maggior parte della popolazione, ma sicuramente una parte molto grande del territorio.
Puoi davvero ignorarlo?
No, perché poi devi mettere in conto una nuova ondata migratoria, con tutte le conesguenze del caso (economiche, sociali, ambientali).
Ovviamente non ti posso dare certezze ma penso la risposta sia: sì. Per il semplice fatto che l'hanno già fatto per tante altre cose e perché in parte è anche inevitabile.
D'altra parte da me hanno chiuso la scuola elementare ma erano classi ormai di 7 bambini... mi scoccia? Certo ma in ottica nazionale non aveva senso mantenere istituti per 7 bambini.
Allo stesso modo capisco che la tua situazione non è di "pochi" ma è di relativamente pochi. Mettiamo anche che arrivassi a un milione di persone sarebbe sempre un sessantesimo circa e ripeto son state prese decisioni a volte dove il punto di equilibrio era addirittura inferiore al 50% figurati nel tuo caso.
Sia ben inteso che non voglio dire "chi se ne frega" è chiaro che se possibile sarebbe meglio che nessuno avesse dei "danni" ma al tempo stesso è praticamente impossibile.
E poi questo forum l'ultima volta è stato aggiornato nel 1999
Comunque, hai riconosciuto i luoghi dalla descrizione, almeno nessuno potrà dire che stavo esagerando!
Quando vicino a me ad esempio hanno fatto la terza corsia dell'autostrada son fioriti comitati, denunce, reclami e li capisco... c'è chi da avere l'autostrada molto vicina adesso ce l'ha praticamente in casa però c'era poco da fare e per risolvere un problema ancestrale di traffico l'unica era aumentare le corsie.
Si, però capisci che disagi per avere cose in più sono un conto, disagi per avere disagi che prima non avevi, sono un altro.
D'altra parte da me hanno chiuso la scuola elementare ma erano classi ormai di 7 bambini... mi scoccia? Certo ma in ottica nazionale non aveva senso mantenere istituti per 7 bambini.
Allo stesso modo capisco che la tua situazione non è di "pochi" ma è di relativamente pochi. Mettiamo anche che arrivassi a un milione di persone sarebbe sempre un sessantesimo circa e ripeto son state prese decisioni a volte dove il punto di equilibrio era addirittura inferiore al 50% figurati nel tuo caso.
Sia ben inteso che non voglio dire "chi se ne frega" è chiaro che se possibile sarebbe meglio che nessuno avesse dei "danni" ma al tempo stesso è praticamente impossibile.
Come impossibile?
E' possibilissimo non avere danni.
Prima garantisci le colonnine ovunque con un piano fatto bene, poi decidi la data di ban delle endotermiche.
Solo che poi tocca fare programmazione e spendere soldi, mentre invece fare solo il ban porta consensi facili senza impegno.
Ci sarebbe anche la possibilità di investire sul trasporto pubblico.
Nel peggiore dei casi anche quella di non bandire la vendita di endotermiche ma bandire la circolazione dalle città (dove c'è il problema inquinamento), facendo parcheggi scambiatori e collegamenti con il centro.
Ci sono un sacco di cose fattibili che non siano lasciare a piedi intere zone perché "tanto sono pochi", ma richiede lungimiranza e voglia di programmare, non 3 righe di decreto.
A14 spotted lol
Tipo come i paesini che trovi sulla strada che da Forte dei Marmi va a S. Anna di Stazzema. Sinceramente a tutt'oggi mi chiedo come diamine faccia la gente a viverci senza suicidarsi.
Ecco diciamo che anche in campagna c'è campagna e campagna. Un conto è il Chianti dove ti affacci alla finestra e hai "aria", vedi il panorama, respiri, anche d'inverno hai luce in casa fino all'ultimo secondo del tramonto. Tutt'altra campagna è quella della zona diciamo tra Lucca e il mare con quelle valli strettissime, paesini che sembrano posti fantasmi e in cui anche a Luglio la valle è talmente stretta che già alle 19 è buio.
La liguria è piena di posti simili, e non è nemmeno l'unica regione del territorio italiano ad averli, considerata la tipica conformazione del nostro (bel) paese.
Abbi pazienza ma il tuo suggerimento sembra quasi nell'interesse di far diventare il prima possibile tutti questi luoghi dei paesi fantasma, a favore di cosa? Di spostarsi tutti in città e a favore di auto private elettriche?
Se ti fermi un attimo a ragionarci, forse, sperare nella depopolazione di certi luoghi piuttosto che nel loro eventuale miglioramento, è una cosa molto brutta e anche molto triste.
L'Italia è piena di luoghi del genere, dove l'infrastruttura arriverà nel duemilamai.
E sono i luoghi dove l'auto è più che necessaria, è semplicemente vitale!
Vedremo circolare auto vecchie e rattoppate a lungo i quei posti, ma di elettriche ben poche.
Concordo.
Anzi, aggiungo che sono luoghi probabilmente "nati" grazie all'autotrazione.
Pensa cosa accadrebbe a tali ristoranti top se la filosofia dei nuovi abitanti di quei piccoli paesini fosse di fuggire perchè non più agevole abitarli...
Bisogna trovare un equilibrio, per tutto, inclusa mobilità elettrica o meno. E' miope pensare che una volta convertito il 100% dei veicoli privati in elettrico saremo tutti nel mondo perfetto, e ancor più assurdo pensare come non abbiano messo una bilancia tra i due settori, ma abbiano solamente "imposto" un stop totale a un tipo di autotrazione entro una certa data.
Della serie non andrà nemmeno bene avere 1 motore su 10 a combustione? Altrimenti anche i problemi di quei paesini erano belli che risolti.
Abbi pazienza ma il tuo suggerimento sembra quasi nell'interesse di far diventare il prima possibile tutti questi luoghi dei paesi fantasma, a favore di cosa? Di spostarsi tutti in città e a favore di auto private elettriche?
Se ti fermi un attimo a ragionarci, forse, sperare nella depopolazione di certi luoghi piuttosto che nel loro eventuale miglioramento, è una cosa molto brutta e anche molto triste.
È molto difficile migliorare certe zone e richiede uno sforzo economico talmente esagerato a fronte di benefici minimi che per quanto io preferisca la vita di campagna non mi sognerei mai di chiederlo o pretenderlo.
Non sono tanto pratico della Liguria ma nelle vallate di cui discutevamo prima non è che c'è modo di migliorare particolarmente la situazione... il territorio è fatto a quel modo e spianare mezza montagna non penso sia una opzione.
Al di là dell'elettrico in gran parte sono già posti ampiamente depopolati per tanti motivi e per quanto siano caratteristici e belli e sicuramente mantengono il loro fascino è indubbio che e ripeto lo dice uno che vive e vivrà in campagna (non potrei mai vivere in città
Anzi, aggiungo che sono luoghi probabilmente "nati" grazie all'autotrazione.
Veramente, almeno quelli a cui facciamo riferimento io e nickmot, è proprio il contrario. Quelle vallate sono state popolate soprattutto prima dell'auto perché si usavano i torrenti che d'inverno s'ingrossavano per varie lavorazioni sfruttando l'acqua oggi in gran parte abbandonato. L'auto o in generale l'avvento dei motori e l'industrializzazione elettrica ha di fatto sterminato l'80% di quelle che erano le attività di zona che si basavano su, passami il termine, lo sfruttamento di forze naturali.
Oggi sopravvivono dei colossi dell'estrazione del marmo e quel poco che è rimasto a contorno ma se percorri la strada da Forte a S. Anna è un susseguirsi di antiche industrie ormai abbandonate da decenni.
Non cambierebbe niente... non penso che lavorino con i locali nemmeno per il 5% del loro fatturato. Son locali aperti d'estate e che lavorano con quelli che come me hanno la casa al mare e gli viene voglia di mangiare in "montagna". D'inverno penso siano addirittura del tutto chiusi.
Concordo e non mi aspetto assolutamente un mondo perfetto. L'elettrico non è né perfetto né vicino alla perfezione è solo meno peggio del termico.
Senza una data limite non arriveresti mai a niente. Guarda la storia del POS... ancora oggi siccome non ci sono sanzioni pesanti si continua a dover stare all'incognita e questo è solo un esempio... in Italia ogni volta che non si è fatta una sanzione e una data limite le cose sono rimaste su carta.
Si e no... nel senso che pur con tutte le limitazioni che ci sono oggi e ipotizzando che nel 2030 (anticipo volutamente) nessuno a livello planetario producesse più motori termici le stime più ottimistiche parlano di un 2055 prima che realmente sia in gran parte elettrico il parco auto. Quindi praticamente ancora una intera generazione umana.
Dall'altro lato ti dico che meno male che mettono dei limiti netti altrimenti arriveremmo nel 3000 che ancora la transizione non è finita e avremmo un piede da una parte e uno da un'altra in un gioco di equilibrismi terrificante.
Non sono tanto pratico della Liguria ma nelle vallate di cui discutevamo prima non è che c'è modo di migliorare particolarmente la situazione... il territorio è fatto a quel modo e spianare mezza montagna non penso sia una opzione.
Al di là dell'elettrico in gran parte sono già posti ampiamente depopolati per tanti motivi e per quanto siano caratteristici e belli e sicuramente mantengono il loro fascino è indubbio che e ripeto lo dice uno che vive e vivrà in campagna (non potrei mai vivere in città
Veramente, almeno quelli a cui facciamo riferimento io e nickmot, è proprio il contrario. Quelle vallate sono state popolate soprattutto prima dell'auto perché si usavano i torrenti che d'inverno s'ingrossavano per varie lavorazioni sfruttando l'acqua oggi in gran parte abbandonato. L'auto o in generale l'avvento dei motori e l'industrializzazione elettrica ha di fatto sterminato l'80% di quelle che erano le attività di zona che si basavano su, passami il termine, lo sfruttamento di forze naturali.
Oggi sopravvivono dei colossi dell'estrazione del marmo e quel poco che è rimasto a contorno ma se percorri la strada da Forte a S. Anna è un susseguirsi di antiche industrie ormai abbandonate da decenni.
Non cambierebbe niente... non penso che lavorino con i locali nemmeno per il 5% del loro fatturato. Son locali aperti d'estate e che lavorano con quelli che come me hanno la casa al mare e gli viene voglia di mangiare in "montagna". D'inverno penso siano addirittura del tutto chiusi.
Concordo e non mi aspetto assolutamente un mondo perfetto. L'elettrico non è né perfetto né vicino alla perfezione è solo meno peggio del termico.
Senza una data limite non arriveresti mai a niente. Guarda la storia del POS... ancora oggi siccome non ci sono sanzioni pesanti si continua a dover stare all'incognita e questo è solo un esempio... in Italia ogni volta che non si è fatta una sanzione e una data limite le cose sono rimaste su carta.
Si e no... nel senso che pur con tutte le limitazioni che ci sono oggi e ipotizzando che nel 2030 (anticipo volutamente) nessuno a livello planetario producesse più motori termici le stime più ottimistiche parlano di un 2055 prima che realmente sia in gran parte elettrico il parco auto. Quindi praticamente ancora una intera generazione umana.
Dall'altro lato ti dico che meno male che mettono dei limiti netti altrimenti arriveremmo nel 3000 che ancora la transizione non è finita e avremmo un piede da una parte e uno da un'altra in un gioco di equilibrismi terrificante.
La mia zona è un po'diversa, meno imbucata (siamo a valle) e l'economia del settore è composta principalmente da industria cartaria e produzione idroelettrica.
Il paese in cui abito è di costruzione piuttosto recente, creato sostanzialmente per rilocare le persone di un paesino scomparso per la creazione di un bacino artificiale per l'idroelettrico.
Ma in generale i centri abitati sono ben più vecchi dell'auto.
Resta comunque una valle, con i relativi problemi di spazio.
IMHO, é un problema senza soluzione, adeguarli ha costi che difficilmente rientreranno, di contro lo spopolamento creerà problemi, anche ambientali, ben più grandi delle auto termiche che circolano in quei posti.
A me spaventa il fatto che, i decisori, non si rendano conto dell'esistenza di quelle zone.
Voi non capite quanto sia stato complicata la zona arancione, sostanzialmente una zona rossa bis, mentre a parità di restrizioni,in città, andavano a fare le vasche in centro.
Eppure dovrebbero conoscere la realtà, i bandi infratel esistono perché esistono zone del genere, cavolo una multinazionale della carta ha dovuto spostare la sede dal mio paese (dove è nata) in un'altra frazione, causa assenza di banda larga.
Ci sono persino parlamentari (capogruppo) della mia zona, non dovrebbe essere così difficile accendere il cervello e capire che, senza interventi per le colonnine, si rischia un massacro.
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