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Settore automotive sotto scacco: le aziende che lasciano la Russia rischiano di essere nazionalizzate
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 28 Marzo 2022, alle 11:16 nel canale Auto ElettricheIl presidente Putin avverte: chi abbandona la produzione in Russia potrà essere nazionalizzato, con relativa perdita di tutti gli asset nel Paese. C'è chi si trova stretto tra due fuochi
51 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQualsiasi investimento è sempre un rischio. Questo diciamo che è la base.
Per caso... no. Ma nemmeno c'è dietro chissà quale ragionamento sull'economia reale. Spesso sono solo movimenti massicci di capitale dovuti in parte alla speculazione e in parte a un effetto emotivo che influenza soprattutto i piccoli investitori che quasi sempre vanno contro corrente (comprano quando dovrebbero vendere e vendono quando dovrebbero comprare)
Sinceramente non entrerei sui bond russi. Non mi sembrano un asset adeguato al momento. Se uno vuole partecipare entra nel mercato azionario quando riapre. Se il rischio è troppo elevato evita di fare certe operazioni.
I bond russi non mi sembrano particolarmente ghiotti. Ho fatto l'esempio sui BTP per fare un esempio su come certe crisi sono opportunità ma non volevo dire di fare la stessa cosa con lo stesso tipo di prodotto.
Ripeto... qua si parla di operazioni finanziarie e non di economia reale. Io non sto investendo in economia reale e non pretendo di prevedere come andrà l'economia reale. Io ti sto parlando di una operazione di breve termine in cui ci saranno acquisti di massa e rivendite a plusvalenze fatte.
Orizzonte massimo a sprofondare di 1 anno ma possibilmente molto meno.
Quindi? Guarda che nel mio mestiere nessuno produce ricchezza. Se io (ma mettici chiunque) guadagno 10€ significa che qualcuno ha perso 10€. La finanza non produce mai ricchezza reale, semplicemente la sposta.
Assolutamente concorde. Infatti come detto in tanti casi in finanza per uno che guadagna c'è quasi sempre almeno 10 che perdono per permettere all'uno di guadagnare. In gergo "tecnico" si dice che ci sono le vacche (è una metafora originariamente americana che non vuol essere offensiva ma che era un paragone all'antico mercato del bestiame) che comprano quando ormai si è troppo alti e vendono quando si è troppo bassi. Le "vacche" sono quasi sempre i piccoli investitori (con delle eccezioni perché tutto finisce anche i grandi fondi) che vanno spessissimo contro mercato. La finanza non ha un lato buono... sono il primo a dirlo e alimenta sempre oligarchie o cartelli più o meno visti bene o male a seconda di come sanno vendersi al pubblico.
Non è che Moodyy`s decida il rating di un paese per la gloria.
Le sanzioni sono l'ultimo dei problemi. Chi lavora in certi ambiti ha sempre società di diritto lussemburghese o in luoghi strategici per poter aggirare qualsiasi sanzione. La risposta alla tua domanda è ovviamente tutti e nessuno. Tutti perché se fiuto il possibile affare io figurati se non lo fiutano in maniera 1000 volte migliore e precisa certa gente a livelli che io non posso nemmeno lontanamente immaginare e nessuno perché tanto qualsiasi fondo ti fa vedere solo quello che vuole che vedi.
Se per motivi di immagine non vogliono che il mondo sappia risulterà che una fiduciaria cinese con sede legale a Dubai ha investito in..... a certi livelli non esiste tracciabilità.
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Detto ciò e tornando alle auto qua prima di tutto si sta facendo un processo prima ancora che sia avvenuto il fatto e comunque vorrei aggiungere anche un'altra riflessione: con la crisi che c'è nel settore automotive forse forse a qualche marchio gli fanno pure un favore. Così possono liberarsi di uno stabilimento e del relativo personale senza tante beghe con il fatto che i brutti e cattivi l'hanno nazionalizzato.
Che poi son proprio curioso di vedere se mai lo faranno realmente dato che a parte tanti discorsi penso che anche Putin non abbia grandi intenzioni in tal senso dato che sono fabbriche di poca o nulla redditività e che non funzionerebbero nemmeno a scopo ritorsivo quindi probabilmente commentiamo fuffa.
Eh se vai a fiducia, buona fortuna
ah, ok.
non è il mio modus operandi
Io non la vedo così chiara.
E poi l'orizzonte potrebbe essere talmente lungo da essere irrilevante.
cioè, a parte bolle e inflazione (che avevo annusato già almeno un anno o 2 fa), sul resto certezze non ne vedo.
concordo. siamo coglioni ed esprimiamo una classe dirigente di coglioni, a tutti i livelli.
però pensiamo di essere bravi, belli e furbi.
invece è chiarissimo...
qualcuno buca la barca, e tanti si spremono il sangue x svuotarla.
A me sembra un paese prevedibilissimo...
E' da vedere poi cosa accadra' in futuro, certamente oggi entrare su bond russi e' a rischio elevatissimo.
L'economia russa ne risentira' per tanto tempo, e non e' mica detto le cose si aggiusteranno e ricomincerà a crescere. Le assurde pretese di pagamenti in rubli, stanno spingendo l'acceleratore su nuovi fornitori e soluzioni alternative.
concordo sul senno di poi.
non concordo sul fatto che ne risentirà. Quel che non compriamo noi, compreranno altri. A dirla tutta mi pare che siamo in guerra con gli usa, soprattutto...
no, lo decide per soldi. Questo pensavo fosse chiaro ...
ah, ecco...
in effetti le previsioni più azzeccate che m'è capitato di fare erano ignorantissime.
Orizzonte massimo a sprofondare di 1 anno ma possibilmente molto meno.
noto che non hai usato la parola "investimento"...
mai operatore finanziario fu più chiaro ed onesto
Alla Russia,della Ucraina,interessa prevalentemente quella economica,gli Ucraini sono 40 milioni ma hanno più industrie e materie prime della Russia,in pratica vorrebbero trasformare parte dell'ucraina in una fabbrica russa.
Mi è stato detto da degli ucraini
embeh, da granaio già lo fa.
beh. se tu guagnagni per un tuo investimento si apprezza, non ci ha perso nessuno, direi.
al massimo c'è stato un mancato guadagno.
edit
no, faccio che se IO guadagno se un MIO investimento si apprezza: mi piace di più
non concordo sul fatto che ne risentirà. Quel che non compriamo noi, compreranno altri. A dirla tutta mi pare che siamo in guerra con gli usa, soprattutto...
Chi comprera' quanto, cosa e a quanto sono fattori cruciali che fanno la differenza.
E da quando saremmo in guerra con gli usa?
se si ha un minimo di visione non-da-politicante (ovvero più lunga di 1 mese ), a me lo scenario pare chiaro.
Dimmi un po' chi ci guadagna e chi ci rimette da tutta la storia.
[LIST]
[*]tipo che dobbiamo comprare idrocarburi USA a prezzi più alti di quelli russi
[*]tipo che 'sti dementi vogliono aumentare le spese militari x far piacere agli USA*
[*]tipo che la nostra economia ci rimette a scapito di usa e cina...
[/LIST]
se non è guerra, non saprei come chiamarla.
* per la cronaca, l'UE già oggi spende IL QUADRUPLO della russia per armi. https://www.ilfattoquotidiano.it/20...draghi/6539067/ quindi aumentare le spese militari e portarle al 2% del pil è una[U] emerita cazzata[/U], senza se e senza ma. anzi andrebbe almeno dimezzata la spesa
Spende il quadruplo ma va valutato il potere di acquisto interno.
La Russia spende nulla ma è la seconda potenza militare al mondo e leader in diversi settori dell'industria militare ancora oggi.
E anche la Cina spende comunque molto meno degli USA ma è accreditata per diventare il nuovo riferimento militare oltre che economico entro 10 anni se rimane invariato l'indice di crescita.
purtroppo è vero.
La questione è un po' più complicata, riassumendola gli Usa ci parano le chiappe, ma pretendono più collaborazione e certi standard minimi.
purtroppo è vero, ma in un mercato globalizzato se Atene piange Sparta non ride, il mercato della Cina siamo noi, se noi non assorbiamo chi lo fa?
Ma la UE non spende come entità unica, spendono tanto i singoli Stati, quindi mancano completamente le economie di scala e la visione globale, se Italia e Germania spendono tantissimo per sviluppare un mezzo, e la Francia spende tantissimo per svilupparne un altro uguale...sono soldi sprecati.
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