Prima guida con Renault 4: questa nuova elettrica deve vendere per forza
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 12 Giugno 2025, alle 15:55 nel canale Auto Elettriche
Abbiamo guidato per la prima volta la nuova incarnazione della R4, che ora è solo elettrica, ma che riprende diversi tratti di versatilità della versione originale
Ad ottobre 2024 avevamo visto dal vivo per la prima volta la Renault 4, non - ovviamente - la storica vettura che tanto ha venduto in tutta Europa, ma la sua erede moderna, 100% elettrica, in pratica il secondo capitolo dell'operazione nostalgia intrapresa dalla casa francese. All'epoca vi avevamo riportato tutti i dettagli con un video dedicato, al quale vi rimandiamo.
Renault non ha scelto il nome R4 a caso, esattamente come aveva fatto qualche mese prima con R5. Gli uomini della Losanga hanno provato davvero a reinterpretare in chiave moderna un mito del passato, e ciò che rappresentava un tempo. Al di là degli aspetti estetici, che vi abbiamo ampiamente descritto, la Renault 4 E-Tech Electric riporta gli stessi concetti di versatilità, furbizia e praticità che erano dell'auto originale, portandoli però ai nostri tempi, e con una motorizzazione che ha tutta l'esperienza più che decennale di Renault nell'elettrico. Nel nuovo video trovate le impressioni di guida, raccolte in occasione della prima prova internazionale, e qualche dettaglio in più:
Per iniziare la nostra prova, quasi casualmente, ci siamo ritrovati in un sentiero di campagna, un ambiente che in realtà era molto famigliare alla R4 storica, e che potrebbe non essere del tutto precluso al nuovo modello. Rispetto alla R5, infatti, la configurazione è da SUV urbano, anche se non con una altezza esagerata, e dunque anche le sospensioni sono tarate diversamente, e lo sconnesso fuoristrada, nei limiti del normale, non la spaventa.
Il brio della motorizzazione però è del tutto simile alla sorella, con lo stesso motore elettrico, anteriore, da 150 CV, alimentato, nella versione da noi provata, dalla batteria da 52 kWh, sempre con chimica NCM, la stessa che ormai abbiamo imparato a conoscere bene fin dai tempi della Zoe. Anche la piattaforma è in comune con altri progetti Renault, con la AmpR Small, che servirà anche per la futura Twingo. Nel nostro video la vedete anche "nuda" per farvi meglio comprendere la struttura nascosta dalla carrozzeria.
Questa combinazione è accreditata di poco più di 400 km di autonomia, che nelle auto Renault sono sempre un po' più precisi, anche se alle alte velocità bisogna sempre attendersi qualcosa meno. La dinamica di guida ricorda molto la R5, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 8,2 secondi, ma che nello 0-50 dà il meglio, con accelerazione pronta e ben progressiva. Le differenze si notano di più quando abbiamo a che fare con più curve e strade tortuose, situazione in cui viene fuori l'anima "democratica" della R4, che è quindi meno sportiveggiante e tendente a un leggero rollio, per le sospensioni tarate in modo da accontentare un ampia fascia di clientela. La vettura si può spingere un po' di più per divertirsi, ma non si ha l'impressione da go-kart come sulla R5.
La postazione di guida si conferma comoda e ergonomica, con ottima visuale sulla strada e sulla strumentazione, ed anche il display principale è ben a portata di mano, senza causare eccessiva distrazione. Restano comunque alcuni tasti fisici per i controlli più frequenti, ed al volante ritroviamo l'impostazione Renault, che avvicina tutto il necessario in varie leve, così che durante la guida non sia praticamente mai necessario staccare le mani dal volante. Nota di merito per un qualcosa che sulla R5 non c'era, ovvero le palette per la gestione della frenata rigenerativa. Un must secondo noi, che la casa dovrebbe aggiungere anche sulla compatta per renderla più smart.
Un fattore che non è direttamente correlato con la guida, ma che ancora una volta abbiamo verificato grazie ai dummy presenti durante la presentazione, è quello della versatilità, vera eredità della R4. I sedili possono assumere diverse configurazioni, così da sfruttare al meglio tutta la capacità, coinvolgendo anche il sedile anteriore del passeggero, che collassa completamente per ospitare carichi lunghi: lo potete vedere in dettaglio nel video. Il vano di carico è ampio, regolare, e alto, proprio come l'originale, e si aggiunge un buon pozzetto nel sottofondo, che aggiunge altro spazio. In definitiva, considerando i soli 4,14 metri, abbiamo 420 litri di capacità, che aumentano fino a 1.405 litri.
Confermati i dati di ricarica, con potenza massima di 100 kW in DC, e 11 kW in AC, con la possibilità di sfruttare il protocollo V2L, così da alimentare apparecchiature elettriche esterne con l'energia della batteria, fino a un massimo di 3,7 kW. Sui consumi, come sempre, non ci sbilanciamo nella prima prova, breve su percorsi favorevoli, ma riporteremo dati più precisi in futuro dopo una prova su più giorni in condizioni reali. Le prime impressioni però sono più che positive.
Parlando invece di listino, la nuova Renault 4 è disponibile per gli ordini già da diverse settimane, partendo dall'allestimento Evolution, che costa 32.900 euro. Si sale poi a Techno, per 34.900 euro, ed infine il top di gamma è Iconic, per 36.900 euro. Attenzione però, perché la R4 sarà disponibile fin da subito anche nella versione con motore da 120 CV e batteria da 40 kWh, declinata nel solo allestimento Evolution, con il prezzo di ingresso di 29.900 euro.
28 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoGia' immagino le file fuori dai concessionari in stile Apple store...
Mio padre l'aveva, bianca, e ci andava a pescare...e ci tornava anche se nella giornata vicino al fiume la ruggine non se la portava via.
E non si ostinano a farla scendere di prezzo o metterla ibrida nonostante questo.
Detto ciò, domanda che mi faccio spesso: non leggo MAI (magari c'è nel video) le batterie come sono raffreddate, SE lo sono.
E' fondamentale, dopo i problemi di Leaf e compagnia, dovrebbe essere la prima cosa da mettere.
Non farlo, è omettere un grave particolare per il consumatore. Io la mia Leaf l'ho cambiata (e sono passato Hyundai) per quello.
E non si ostinano a farla scendere di prezzo o metterla ibrida nonostante questo.
Detto ciò, domanda che mi faccio spesso: non leggo MAI (magari c'è nel video) le batterie come sono raffreddate, SE lo sono.
E' fondamentale, dopo i problemi di Leaf e compagnia, dovrebbe essere la prima cosa da mettere.
Non farlo, è omettere un grave particolare per il consumatore. Io la mia Leaf l'ho cambiata (e sono passato Hyundai) per quello.
La gestione termica di questa batteria è passiva, cioè il battery pack è progettato e costruito con materiale che facilitano lo scambio di calore. Non ho mai visto segnalazioni di problemi termici per questa tecnologia Renault, che sostanzialmente è la stessa dai tempi della prima Zoe.
Se prendessimo tutte le Zoe CSS dotate e provassimo un pò di numeri veri, magari non sarebbe come Leaf ma il problema potrebbe emergere in estate.
Adesso vedremo queste nuove che "spingeranno" di più su questo eventuale problema, essendo meno auto da città magari.
Io però di fare nuovamente il tester sulla mia pelle, per dire, non ne ho voglia e vorrei saperlo prima.
Poi se mi mettono per iscritto che in caso di problemi rimborsano tutto, lo faccio eh...
Ciao
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