NIO sforna ES6 come pagnotte: sono più di 300 al giorno

Che NIO avesse ben individuato le preferenze del mercato cinese, con il SUV compatto ES6, era stato chiaro fin da subito, quando, all'indomani della presentazione della vettura, ogni NIO House (gli showroom del marchio) aveva ricevuto mediamente 90 pre-ordini, che – sommati tutti assieme – erano arrivati a 30.000 pre-ordini in soli tre giorni.

Certo, come per altre vetture, anche in questo caso si trattava di richieste con acconto rimborsabile, non di effettive ordinazioni, ma il dato era sicuramente un feedback molto positivo: i mesi estivi hanno consolidato il trend, non solo per le conferme di acquisto, ma anche per il numero di consegne. Oltre 20.000 veicoli a luglio, di cui il 54% (11.118) è stato coperto dal SUV ES6.

Sotto la spinta di questa domanda insistente, NIO, secondo quanto riferito dal media locale Caixin (tramite CnevPost), avrebbe raddoppiato i turni di lavoro su alcune delle sue linee di assemblaggio, dividendo anche lo sforzo produttivo: il suo stabilimento di F1 è ora orientato principalmente ai nuovi modelli ES6, mentre l'ES8 è stato spostato nello stabilimento di F2.

In aggiunta, il marchio cinese ha fermato per cinque giorni (tra fine luglio ed inizio agosto) la produzione per aggiornare le proprie strutture: una mossa azzardata, ma che troverebbe ragione d'essere in vista di una maggiore "potenza di fuoco".

L'ES6 di seconda generazione è il SUV elettrico più economico di NIO, (si parte da 52.000 dollari) e, come altri modelli aggiornati, è stato progettato sulla piattaforma NT 2.0 e costruito sul supercomputer NIO Adam (alimentato dai SoC Nvidia Orin), un sistema in grado di gestire un'enorme quantità di applicazioni e reti per alimentare auto autonome con 1.000 trilioni di operazioni al secondo.