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NIO potrebbe acquisire una delle fabbriche di Audi in Belgio

di pubblicata il , alle 17:03 nel canale Auto Elettriche NIO potrebbe acquisire una delle fabbriche di Audi in Belgio

Il produttore cinese di veicoli elettrici Nio sta valutando l'acquisizione di uno stabilimento Audi in Belgio, una mossa che potrebbe accelerare la sua produzione in Europa e aggirare le possibili tariffe dell'UE sulle auto elettriche importate dalla Cina

 

Nio, azienda cinese specializzata nella produzione di veicoli elettrici, sta esaminando l’acquisizione della fabbrica Audi situata in Belgio, nella regione sud-occidentale di Bruxelles. L'operazione permetterebbe a Nio di stabilire una base produttiva diretta in Europa, un passo decisivo per consolidare la propria presenza nel continente e rispondere ai dazi imposti dalla Commissione Europea sulle auto elettriche importate dalla Cina.

Secondo un articolo pubblicato da eletric-vehicles.com, una delegazione di Nio ha recentemente visitato lo stabilimento, e l’azienda avrebbe intenzione di presentare un’offerta al Gruppo Volkswagen, proprietario della struttura, entro lunedì 23 settembre. Se l’accordo dovesse concretizzarsi, Nio potrebbe evitare di dover affrontare un dazio superiore al 20% su ciascuna auto importata dalla Cina, qualora le nuove misure proposte dall'Unione Europea venissero ratificate. La decisione sui dazi è attesa entro la prossima settimana dai 27 Stati membri.

Il sito di produzione, che attualmente impiega 2.910 dipendenti, sta attraversando una difficile fase di transizione. La casa automobilistica tedesca ha infatti deciso di interrompere la produzione a causa della scarsa domanda per l’Audi Q8 e-tron SUV. Le conseguenze di questa decisione porteranno a due fasi di riduzione del personale: la prima, prevista per il mese prossimo, vedrà il taglio di 1.500 posti di lavoro, mentre la seconda, programmata per maggio 2025, ne ridurrà altri 1.100.

Onvo

D'altronde, un segnale chiaro di questa crisi produttiva era già stato dato all'inizio del mese, quando i dirigenti dello stabilimento hanno informato il personale che né Audi né altri marchi del Gruppo Volkswagen avrebbero destinato nuovi modelli alla fabbrica belga. Questo ha lasciato spazio per nuovi potenziali acquirenti e Nio ha colto l'occasione per esplorare questa opportunità. Ma se uno dei principali risvolti legati all'introduzione dei dazi comporta il passaggio delle fabbriche da case automobilistiche europee e cinesi non si rischia solamente di aggravare ulteriormente la situazione?

Nio, già presente in Europa dal 2021 con l'apertura del suo primo stabilimento in Norvegia, ha rapidamente ampliato le sue operazioni in Germania, Paesi Bassi, Svezia e Danimarca. Il fondatore e CEO, William Li, ha recentemente confermato che, almeno per il prossimo futuro, l'azienda si concentrerà sul consolidamento nei cinque mercati europei già avviati, rimandando eventuali ulteriori espansioni. Anche il Regno Unito, con approdo inizialmente previsto per il 2025, sembra destinato a essere posticipato.

Le ambizioni europee di Nio, tuttavia, non si limitano alla vendita di veicoli. L'azienda ha già stabilito un impianto di assemblaggio per le sue stazioni di scambio batterie, un elemento chiave del suo modello di business. Queste stazioni, una volta pronte, vengono distribuite nei cinque mercati europei in cui Nio è già attiva allo scopo di fornire un'alternativa alla tradizionale ricarica delle batterie e differenziare ulteriormente la propria offerta in Europa.

Attualmente, inoltre, Nio gestisce due impianti di produzione in Cina, nella città di Hefei, mentre un terzo stabilimento è in costruzione. Parallelamente, Nio ha iniziato le consegne in Europa del suo SUV di punta, l'EL8, un modello che rappresenta il tentativo del brand di posizionarsi nel segmento premium. Lanciato in Cina alla fine del 2022, EL8 ha subito una serie di aggiornamenti, tra cui l'introduzione della versione Executive, disponibile in Germania a partire da 108.900 euro con batteria inclusa o 87.900 euro con il sistema Battery as a Service.

Inoltre, Nio prevede il lancio di una nuova sotto-marca chiamata Firefly nel 2024, destinata al mercato di fascia più bassa rispetto all'attuale sotto-marca Onvo, che si concentra su veicoli compatti.

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