Nave cargo in fiamme in Alaska con 3.000 auto a bordo: è rischio ambientale
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 06 Giugno 2025, alle 08:50 nel canale Auto Elettriche
La nave Morning Midas, con oltre 3.000 veicoli tra cui centinaia di auto elettriche e ibride, è stata abbandonata dall’equipaggio dopo un incendio al largo dell’Alaska. Cresce la preoccupazione per l’impatto ambientale e la sicurezza delle batterie.
73 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTuttavia non è una strada facile, il sistema internazionale è segnato da forti asimmetrie: [B][COLOR="Blue"]alcuni paesi possono permettersi di ignorare certi standard e fare pressioni per modificare le normative interne degli altri e anche istituzioni globali[/COLOR][/B] (come WTO, FMI o ONU) risentono degli equilibri di potere,[B][COLOR="Blue"] che spesso riflettono più interessi geopolitici che principi condivisi.[/COLOR][/B]
Il motivo perchè alcune nazioni possono e altre no laddove non vi sia della "convenienza economica", è per via della mancanza di sovranità e di polso di queste ultime non di certo di chi sgarra.
Il motivo perchè alcune nazioni possono e altre no laddove non vi sia della "convenienza economica", è per via della [B]mancanza di sovranità e [U]di polso[/U][/B] di queste ultime non di certo di chi sgarra.
Ora coi dazi Trump sta usando anche troppo polso, ma l'idea è quella, fatta pessimamente ma almeno è una sveglia anche per noi. Ci tocca uscire dall'infanzia cullata, come si è già visto per la guerra in ucraina, e diventare adulti uscendo dal mondo delle favole. I massimi principi sono belli... finchè puoi permetterteli.
concordo con quasi tutto ma:
-gli stati uniti hanno avuto una crescita negli ultimi 20-30 dovuti in buona parte alla tecnologia informatica che da noi in europa è quasi assente (vedi il peso del nasdaq sull's&p500).
- L'europa infatti è cresciuta molto meno, l'italia per niente, i salari sono fermi da 20 anni in termini reali (loi avevo postato poco tempo fa, forse dopo lo cerco e lo metto qui), in certe cose siamo tornati ai livelli degli anni 90 (anche peggio, vedi post sotto).
- il trasferimento dal settore industriale al terziario non è avvenuto a costo zero, ma gli operai sono stati licenziati e non si sono riciclati facilmente in terziario, non è che dopo 20 anni in fabbrica passi a fare il ragioniere, è più facile che passi a fare il netturbino (sempre terziario eh), i più fortunati prepensionati.
- da trent'anni a questa parte la "piramide sociale" cioè la distribuzione della ricchezza ha ricominciato ad appuntirsi, sarà un caso o è collegata alla delocalizzazione? non lo so, ma se l'impresa produce all'estero licenziando in patria l'unico che ci guadagna è il "padrone" (uso apposta un linquaggio vetero-comunista
Gli altri lavoratori non licenziati hanno beneficiato di minore inflazione dei beni, ma pure i salari hanno stagnato (con le differenze settoriali e regionali dette sopra).
Punto 1) è quello che si diceva. La tecnologia informatica fa parte dei servizi e del terziario.
Punto 2) L'Europa non ha fatto la stessa transizione, l'Italia non ne parliamo. Purtroppo è un problema di come viene gestita l'innovazione, l'educazione, la crescita delle startup e di mercato finanziario con propensione al rischio, regolamentazioni troppo pesanti, fisco pesante.
Punto 3) Si ma negli USA la transizione è già avvenuta da parecchio. I pochi che fanno lavori non qualificati prendono stipendi almeno doppi rispetto all'Italia e sono difficili da trovare. In Italia non abbiamo fatto alcuna transizione, vediamo più o meno gli stessi prodotti di venti anni fa, su un mercato globale senza aver migliorato l'efficienza e cosa vuoi fare in questa situazione? Che stipendi aumentino? E' impossibile.
Punto 4) E' vero ma hanno i redditi al di sotto della mediana ( inferiori a 78.000$) negli USA hanno retto meglio di quelli italiani e sopra la mediana sono esplosi, ma questo dipende molto dal loro sistema. Avessimo avuto noi la stessa crescita sarebe stata più equilibrata.
E' in fase di valutazione.
A chi lo dici!
Il dogma era principalmente la fiducia cieca che il mercato avrebbe eroso il regime comunista.
se trattano i lavoratori come schiavi come puoi rapportarti alla pari? ci vorrebbe anche una "social border tax", poi una "pollution border tax", ecc ecc. insomma non se ne esce.
Oppure vuoi efficentare qui il lavoro schiavizzando i nostri lavoratori? ah no, qui li si licenzia mentre il grande capo prende bonus stellari (ogni riferimento a stellantis e tavernello non è casuale, ma sono decenni che va avanti così dappertutto).
La fuga verso lavori e prodotti più qualificati (verso il premium si dice in certi ambienti) sta finendo, ormai i cinesi sono tecnologicamente al pari o superriori a noi, gli spazi di "fuga" si riducono sempre più.
E' successa una cosa simile 30 anni prima col giappone, korea e taiwan, che fine hanno fatto Philiphs, Telefunken, Mivar ecc. cioè tutta l'elettronica europea?
Fa parte delle esternalità che devono essere governate con strumenti come la carbon tax.
Tuttavia l'unica difesa reale è spingere sull'innovazione per produrre oggetti che il mondo vuole comprare a un prezzo più alto perchè forniscono un valore aggiunto consistente.
Non si puo' continuare su filiere che basano tutto sul costo del lavoro.
Ti servono brevetti e innovazioni e devi essere competitivo a livello globale.
L'alternativa sono fabbriche iperautomatizzate ma a livello sociale hanno un impatto quasi nullo, se non quello fiscale, perchè danno lavoro a poche persone.
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