Mitsubishi entra nel settore delle batterie intercambiabili: si comincia da Tokyo
di Vittorio Rienzo pubblicata il 16 Giugno 2025, alle 18:16 nel canale Auto Elettriche
Mitsubishi, Ample e Yamoto Transport hanno stretto una partnership per installare 14 stazioni di cambio batteria a Tokyo e immettere su strada 150 veicoli compatibili. L'obiettivo è eliminare quasi del tutto il tempo di attesa per la ricarica
Mitsubishi e Mitsubishi Fuso Trucks (la divisione veicoli commerciali dell'azienda) hanno stretto una partnership con Ample e Yamoto Transport per immettere su strada veicoli elettrici con batteria intercambiabile. Le società installeranno anche una serie di stazioni per il cambio batteria con il supporto dell'Amministrazione Metropolitana di Tokyo.
L'obiettivo è chiaramente ridurre i tempi di ricarica dei veicoli elettrici. In questo caso specifico, non vi è alcuna necessità di ricaricare la batteria, ma è sufficiente recarsi presso una stazione di scambio e sostituirla direttamente. Secondo le stime della società, l'intero processo richiederà all'incirca 5 minuti. Sarà Yamoto a testare la prima flotta e fornire un feedback sulla fattibilità del progetto.
Non si tratta di una novità, dato che NIO ormai da anni propone una soluzione di queste tipo e l'ultima versione delle sue Swap Station consente di sostituire una batteria in meno di quattro minuti. Tuttavia, nel caso di Mitsubishi, il catalogo di Fuso rappresenta un punto di riferimento per numerose attività commerciali, grazie a soluzioni specifiche per impieghi diversi.
L'eCanter, ad esempio, viene già utilizzato per la raccolta dei rifiuti urbani o le consegne dell'ultimo miglio. Tuttavia, richiede un'intera notte per essere ricaricato in corrente alternata e almeno una o due ore in corrente continua. Questo equivale a tempi di fermo piuttosto lunghi rispetto ai veicoli a combustione, che disincentivano l'adozione da parte delle aziende.
È anche per questa ragione che le società di cui sopra hanno scelto Tokyo come punto di partenza, per mostrare ai numerosi operatori del settore dei trasporti presenti nella metropoli la comodità e la semplicità del sistema di cambio batterie. Nell'ambito del "Progetto di supporto allo sviluppo tecnologico per la promozione di nuove energie" dell'amministrazione di Tokyo, saranno installate 14 stazioni di cambio e verranno immessi 150 veicoli, tra autovetture e veicoli commerciali, compatibili.
Peraltro, avere delle postazioni di accumulo statico rientra nel progetto, portato avanti da anni in Giappone, di un sistema di backup in caso di blackout. Insomma, come si suole dire, "due piccioni con una fava".
Personalmente, ritengo che il sistema di cambio della batteria possa rivelarsi una soluzione ideale per due ragioni: ridurre drasticamente il costo di un veicolo elettrico e rendere decisamente più veloce la ricarica.
A mio avviso, va pensato esattamente al pari di un pieno di carburante. Piuttosto che possedere una batteria, la vettura verrebbe consegnata con un "serbatoio" in cui ospitare l'accumulatore che, una volta esaurita l'energia, va sostituito così come nelle vetture a combustione va riempito nuovamente di carburante.
Ovviamente, a fare la differenza sarebbero soprattutto i costi, ma lasciando comunque l'opportunità di acquistare un accumulatore di proprietà, si offrirebbe maggiore scelta agli automobilisti e soprattutto un costo di ingresso più conveniente nel segmento EV.
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