Meyers Manx: torna la dune buggy...e diventa elettrica
di Rosario Grasso pubblicata il 09 Agosto 2022, alle 14:53 nel canale Auto ElettricheLa Meyers Manx 2.0 avrà un'autonomia di poco inferiore ai 500 km grazie a una batteria da 40 kWh e accelererà da 0 a 60 miglia orarie (96 km/h) in 4 secondi e mezzo
La Meyers Manx è stata una delle dune buggy più iconiche degli anni '60 e '70. Progettata e costruita dalla società fondata da Bruce Meyers sulla base del Maggiolino Volkswagen, la Meyers Manx è stata prodotta dal 1964 al 1971. Nel corso degli anni si sono susseguite innumerevoli imitazioni di questo veicolo, mentre l'azienda è stata per la prima volta rifondata nel 2000. Nel 2020 il marchio è stato acquistato dal venture capitalist Phillip Sarofim e adesso la nuova Meyers Manx presenta il suo primo veicolo.
Non poteva che essere la Meyers Manx 2.0...rivista in chiave elettrica per quanto riguarda il motore. Si tratta del primo veicolo completamente nuovo a marchio Meyers Manx in 60 anni. Esteticamente si basa in maniera fedele sul modello originale, ma questa versione 2.0 ha al contempo alcuni aggiornamenti stilistici ideati da Freeman Thomas, che ha progettato auto come l'Audi TT, la Panoz Roadster e la Volkswagen New Beetle.
C'è una nuova presa d'aria all'estremità anteriore, mentre i fanali sul cofano sono stati ridisegnati, pur continuando ad assomigliare a quelli originali. I cambiamenti più grandi sono nella parte posteriore, con il Manx 2.0 che ottiene nuovi fanali posteriori a LED ovali e un paraurti, mentre nel modello originale il motore era esposto esternamente. C'è un nuovo hardtop mentre, per quanto riguarda gli interni, troviamo un cruscotto semplificato e un grande tachimetro rotondo in stile retrò.
Tutte le versioni della Manx 2.0 utilizzano una coppia di motori elettrici montati nella parte posteriore, ognuno dei quali alimenta una delle ruote posteriori. Inoltre, i freni, la trasmissione, l'inverter e il motore sono tutti alloggiati in un'unica unità. I freni sono a disco, mentre quelli posteriori si avvalgono di frenata rigenerativa, servosterzo elettrico e freno elettrico di emergenza.
La configurazione base prevede un bacco batteria da 20 kWh, capace di garantire un'autonomia di circa 240 chilometri. Sarà disponibile anche la versione con batteria da 40 kWh, per un'autonomia stimata in oltre 480 chilometri. Quest'ultima versione si avvarrà di una potenza di 202 cavalli, con una coppia di circa 325 Nm, capaci di un'accelerazione da 0 a 60 mph in 4,5 secondi. La ricarica rapida CC fino a 60 kW sarà opzionale, mentre la nuova dune buggy verrà fornita di serie con un caricatore di bordo da 6 kW.
Meyers Manx afferma che le prime 50 unità della Manx 2.0 saranno consegnate ai clienti nel 2023. Si tratterà di un programma beta, con i primi proprietari che verranno invitati a fornire feedback e considerazioni su questa versione 2.0. La produzione della Manx 2.0 definitiva, invece, partirà nel 2024 in California. Non ci sono ancora dettagli sui prezzi, ma si sa che la nuova buggy elettrica farà il suo debutto il 19 agosto durante la Monterey Car Week.
17 Commenti
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Abbiamo pensato tutti la stessa cosa penso
E se ce ne fosse una sola, ce la giocheremo a birre e salsiccia.
E se ce ne fosse una sola, ce la giocheremo a birre e salsiccia.
Mi è scesa una lacrimuccia
'Ritorna il Terzo Reich! Ma è elettrico!'
Andrebbero bene 4 motori (1x ruota) anche mantenendo la stessa potenza complessiva, per non inficiare troppo sui consumi!
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