Mate Rimac ci mostra come ha realizzato le prime Nevera. Un'incredibile storia di successo
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 13 Luglio 2022, alle 08:20 nel canale Auto ElettricheDopo anni di sviluppo è finalmente pronta la prima Rimac Nevera di produzione. In un video speciale Mate Rimac ci spiega tutti i passaggi che sono stati necessari, mostrando i prototipi che hanno portato al prodotto finale
Solo 5 anni fa sembrava impossibile che una delle più desiderate hypercar, e per giunta completamente elettrica, potesse arrivare su strada uscendo da una fabbrica croata, di proprietà di un'azienda anch'essa croata. Eppure è quello che ha fatto Rimac Automobili, e lo celebra oggi con la produzione della Rimac Nevera numero #000, ufficialmente il primo esemplare di serie.
Per l'occasione è stato realizzato anche un video, in cui il patron Mate Rimac illustra tutti i passaggi che sono stati necessari per arrivare al risultato finale, ed ogni passo corrisponde a una versione della vettura, dai primi prototipi - completamente diversi dal risultato finale - fino alle vetture preserie.
Una storia di successo, talmente dirompente da aver attirato l'attenzione di tanti nomi importanti del mondo automotive, che hanno cercato Rimac per farlo diventare un fornitore fidato. Proprio come ha fatto Porsche, che ha poi investito in Rimac, arrivando anche a generare un riassetto aziendale, che ha portato alcuni asset in mano alla stessa Porsche, e trasformando Rimac in Bugatti Rimac, acquisendo il famoso brand di hypercar (che quindi probabilmente diventeranno elettriche).
È in fase di costruzione un campus enorme, che diventerebbe l'edificio industriale più grande e importante di tutta la Croazia, Paese che non ha certo una grande tradizione in questo senso. È proprio questo il motivo che ha costretto Mate Rimac a cercare ovunque un edificio adatto a fungere da fabbrica provvisoria, così da cercare di soddisfare la domanda, con la Nevera già esaurita per tutto il primo anno, per una produzione di circa 50 esemplari ogni 12 mesi, ognuno dei quali necessita di una lavorazione di 5 settimane, con i componenti tutti creati in precedenza direttamente da Rimac. Alla fine la scelta è ricaduta su un centro commerciale abbandonato da anni, che era "in stato pietoso", e che è stato completamente ripulito e trasformato in un centro di eccellenza, che utilizza la produzione a stazioni nonostante i piccoli volumi.
Tutto questo per costruire una hypercar elettrica con 1.914 CV, generati da quattro motori elettrici, capaci di spingere la Nevera da 0 a 100 km/h in appena 1,85 secondi. La Nevera numero zero, verniciata in Callisto Green, con ruote grafite e in terni in Alcantara sabbia, resterà di proprietà di Bugatti Rimac per scopi promozionali e di esposizione, mentre la numero uno è già in fase avanzata di produzione, per la gioia del futuro proprietario.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCerto le prestazioni non mancano alle elettriche, ma un RS4/M3 non è la sportiva migliore.
Nelle curve non conta solo il peso, ma anche il baricentro. E nelle elettriche è molto più in basso rispetto alle ICE, avendo le batterie nel pianale. Non a caso, al Nurburgring danno già la biada alle ICE:
https://www.autoblog.it/post/nurburgring-ecco-tutti-i-record-per-categoria
'molto più basso' ho dei seri dubbi. Più basso, si. A parte questo, la fisica non è un opinione, ed a meno di avere le gomme con un aderenza infinita, il baricentro non ti risolve il problema di pesare oltre 2 tonnellate.
Sarà sempre come guidare un elefante in una cristalleria. Il piacere di guida lo hai con veicoli leggeri e maneggevoli. Il resto sono autobus con alettoni.
https://www.autoblog.it/post/nurburgring-ecco-tutti-i-record-per-categoria
Ti ha gia' risposto ottimamente ragerino.
Sarà sempre come guidare un elefante in una cristalleria. Il piacere di guida lo hai con veicoli leggeri e maneggevoli. Il resto sono autobus con alettoni.
Il piacere di guida è soggettivo, io parlavo di prestazioni su un circuito rispondendo al comportamento in curva delle elettriche. E quelle sono indiscutibili.
ma d'altronde cosa volete che ne capisca uno che ha decenni di esperienza sulle auto e sulle hypercar che a) le ha lì b) le mette alla frusta per saggiarne il comportamento?
se pinco pallino dice che l'unica cosa che conta è il peso, l'unica cosa che conta è il peso. Esiste solo l'Ariel Atom... esiste solo l'Ariel AAAaatomm (coro da stadio)
L'intera industria automobilistica nel settore sportivo ha sempre ricercato la leggerezza delle vetture, mentre ora che stanno cercando di vendere le elettriche, la leggerezza non conta piu' niente e la potenza e' l'unica cosa che conta
Ricordo che un certo Horacio Pagani ha rinunciato a produrre un auto elettriche perche' ai propri clienti non interessa avere un costoso frullatore di 2t che si scarica subito appena gli si tira il collo.
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