La nave in fiamme con migliaia di auto del gruppo Volkswagen è affondata nell'Atlantico
di Manolo De Agostini pubblicata il 02 Marzo 2022, alle 10:01 nel canale Auto Elettriche
La Felicity Ace, in fiamme al largo delle Isole Azzorre con a bordo migliaia di veicoli tra Volkswagen, Porsche, Audi e Lamborghini è affondata. I tentativi di portarla in porto sono falliti per le condizioni del mare.
Vi ricordate la nave cargo in fiamme nell'Atlantico con circa 4000 auto del gruppo Volkswagen? È affondata nonostante gli sforzi per rimorchiarla in un porto sicuro. Come riporta Bloomberg, la Felicity Ace è colata a picco a 220 miglia nautiche al largo delle Isole Azzorre portoghesi intorno alle 9:00 ora locale di martedì dopo essere sopraffatta dalle onde e inclinata di 45 gradi a dritta.
La SMIT Salvage, compagnia olandese incaricata di salvare la nave, aveva inviato una squadra di grandi rimorchiatori d'altura e stava portando la Felicity Ace in salvo quando è affondata. "Il tempo era piuttosto duro", ha dichiarato Pat Adamson, portavoce di MOL Ship Management (Singapore), divisione dell'armatore Mitsui OSK Lines. "Poi è affondata, il che è stata una sorpresa". A bordo della nave c'erano auto Volkswagen, Porsche, Audi, Bentley e Lamborghini dirette nel Rhode Island dal porto tedesco di Emden.
L'incendio è durato più di una settimana, ma fortunatamente l'equipaggio della nave è stato messo in salvo e la nave lasciata alla deriva, prima dei tentativi rimorchiarla in porto. Al momento rimorchiatori e imbarcazioni di salvataggio sono nell'area in cui è affondata per monitorare la situazione. "Non sembra esserci ancora alcuno sversamento di petrolio, stanno controllando", ha detto il portavoce.
Secondo la Marina portoghese, la nave è affondata in un'area in cui la profondità tocca circa 3.000 metri. Impossibile quindi recuperare i veicoli. C'è quindi la possibilità che non si scopra mai la causa dell'incendio della Felicity Ace, anche se alcuni ipotizzano sia colpa delle batterie delle auto elettriche. Una spiegazione "di comodo", facile, forse troppo, ma da non escludere.
Volkswagen aveva già informato nelle scorse settimane i clienti statunitensi in attesa dei veicoli che probabilmente non sarebbero stati consegnati. L'azienda tedesca ha dichiarato che i danni alle auto sono coperti da assicurazione, tuttavia la perdita del carico non sarà del tutto indolore.
Russell Group Ltd., esperta in assicurazioni sugli incidenti, ha stimato che il carico a bordo della Felicity Ace valeva circa 438 milioni di dollari, di cui le auto rappresentavano circa 401 milioni di dollari. Russell ha stimato che Volkswagen potrebbe subire perdite di circa 155 milioni di dollari.
23 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoParlando di batterie, che impatto può avere (ammesso che ne abbia) sull'ecosistema locale la loro rottura e la dispersione di materiale?
Che mi auguro fosse esterna alla Casa di Wolfsburg...
Parlando di batterie, che impatto può avere (ammesso che ne abbia) sull'ecosistema locale la loro rottura e la dispersione di materiale?
Le batterie al litio sono altamente inquinanti sopratutto in ambiente acquatico.
Se dovessero rompersi farebbero un grave danno all'ecosistema di quei fondali. Ma stanno a 3000m di profondità, sai che gli frega... ci buttavano le scorie radioattive negli oceani facendo finta di riciclarli... ora toccherà alle batterie al litio che non si riciclano per un bel nulla
Che mi auguro fosse esterna alla Casa di Wolfsburg...
Dipende per quale valore assicuri il carico. Più alto è il valore, più alto è il premio da pagare all'assicurazione. Se dichiari 100 ma hai imbarcato 200 per pagare meno, e poi perdi il carico, l'assicurazione ti risarcisce fino a 100.
Il resto ti rimane sul gobbone.
Pagare meno ha senso se fai tanti viaggi e la probabilità di disastro è minima. Quando succede dovrai sborsare tutti o parte dei soldi che hai risparmiato negli altri viaggi andati a buon fine.
Se il mare era in tempesta con il rischio di affondamento della nave stessa (cosa poi avvenuta), dubito che ci sia stata la possibilità di agganciarle qualsiasi mezzo per il trasbordo del carburante.
L'idea di portarla in acque più tranquille era certamente più fattibile e sicura.
ma avete un'idea della quantità di navi e sommergibili che giacciono sommersi nell'oceano dopo le due guerre mondiali..?
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