Tesla
La Giga Shanghai di Tesla riprende la produzione: gli operai vivono, mangiano e dormono in fabbrica
di Vittorio Rienzo pubblicata il 20 Aprile 2022, alle 11:49 nel canale Auto ElettricheDopo oltre tre settimane di fermo la fabbrica cinese di Tesla ha ripreso la produzione, ma le difficoltà non sono terminate. Il governo ha prolungato a tempo indeterminato il lockdown e l'assemblaggio prosegue a rilento rispetto alle reali capacità del sito.
24 Commenti
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Purtroppo è vero finché ci sono persone che comprano prodotti cinesi solo per risparmiare pochi euro. Io cerco sempre di evitare il made in china anche per questo.
Bè se fai un giro in via ferrarese, ne trovi parecchi !
Il guaio è che si dovrebbe evitare tutta la componentistica elettronica, praticamente spegnere tutto il mondo post 2000 per evitare di acquistare prodotti cinesi.. Ma anche il vestiario..
Tutto questo è avvenuto grazie alla globalizzazione selvaggia, quella dalla quale l'europa avrebbe dovuto tutelarci imponendo degli standard qualitativi e lavorativi simili ai nostri sulle merci importate, altrimenti se non in linea colpire i prodotti con dazi.. Ma ovviamente non si è fatto nulla..
InvernoMuto42 latita, chissà perché xD
Come santi sono la Apple e molte altre aziende...
Vero. Ma un conto è comprare prodotti progettati, assemblati etc. da aziende europee o americante in Europa, Stati Uniti etc. che contengono alcuni componenti cinesi. Un altro conto è comprare prodotti di aziende cinesi. I primi sono solamente parzialmente cinesi, i secondi invece sono 100% cinesi.
E' ovvio qual è il male peggiore.
Tutte le linee di produzione dell'automotive richiedono un grande quantitativo di personale, perchè molti passaggi sono difficili da rendere totalmente automatizzati. Per il resto dubito sia senza robot, non credo possano produrre 2000 vetture al giorno saldandole a mano.
Considerate che è normale che un operaio si muova centinaia/migliaia di km dalla propria abitazione nelle province interne per andare a lavorare nelle zone più ricche (Beijing, Shanghai, Guangzhou, Shenzhen, etc) quindi le fabbriche offrono vitto e alloggio ai dipendenti.
Data la situazione pandemica a SH hanno chiuso i cancelli (cosa che fanno ovunque in Cina anche solo per un singolo caso in un'azienda) e attuato il close loop (nessuno entra, nessuno esce) quindi Tesla si è mossa per offrire una soluzione a chi normalmente in fabbrica non ci vive.
Le stesse cose lemfa qualsiasi azienda cinese quando si attuano queste restrizioni temporanee.
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