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L'autopilot porta Tesla in tribunale, gli eredi di Micah Lee chiedono giustizia

di pubblicata il , alle 14:12 nel canale Auto Elettriche L'autopilot porta Tesla in tribunale, gli eredi di Micah Lee chiedono giustizia

Secondo l'accusa, l'autopilot di Tesla avrebbe provocato l'incidente in cui il conducente ha perso la vita e gli altri passeggeri hanno riportato gravi lesioni. La causa, che per adesso si sta svolgendo in ambito civile, potrebbe segnare un precedente importante nel dirimere casi simili

 

Nelle ultime ore diverse agenzie di stampa e riviste online (quali Reuters, Bloomberg, CNBC ed Electrek) stanno riportando la notizia della causa (per ora in ambito civile) intentata dalla famiglia Lee contro Tesla.

Al centro della controversia, l'incidente del 2019 che ha visto la Model 3 di proprietà di Micah Lee sterzare improvvisamente a una velocità di 105 km/h, uscendo dall'autostrada e andando a schiantarsi contro un palma.

L'urto ha dato vita a un violento incendio che ha avvolto la vettura e le persone al suo interno, provocando la morte del conducente e gravi lesioni ai due passeggeri (un adulto e un bambino di otto anni).

La famiglia si è in seguito rivolta all'avvocato Jonathan Michaels per avviare una causa civile contro Tesla, rea, secondo gli eredi di Lee, di aver consapevolmente venduto una vettura con difetti sia nel programma Autopilot sia in altri sistemi di sicurezza.

Causa autopilot Tesla decesso

Il legale, nella sua dichiarazione di apertura tenutasi giovedì 28 settembre presso la Corte Superiore della contea di Riverside, ha incolpato il sistema di assistenza alla guida Autopilot dell’azienda, affermando che "una casa automobilistica non dovrebbe mai vendere ai consumatori veicoli sperimentali".

Michaels ha affermato che quando il 37enne Lee acquistò il "pacchetto completo di capacità di guida autonoma" di Tesla per 6.000 dollari per la sua Model 3, nel 2019, il sistema era ancora nella fase "beta" e pertanto non idoneo alla vendita.

"Anche le società multimiliardarie come Tesla non possono eludere la responsabilità in aula. Confidiamo che la giuria riconosca questo fatto e fornisca la giustizia che i nostri clienti meritano", ha concluso l'avvocato. 

La società texana ha respinto seccamente le accuse, affermando che il suo sistema di pilota automatico metta dei "guardrail" sull'angolo del volante quando la vettura viaggia ad alte velocità, limitandolo a leggere sterzate a sinistra o a destra sui tratti autostradali.

Secondo Tesla, quindi, una virata brusca come quella che ha provocato l'incidente mortale non può essere stata causata in alcun modo dall'Autopilot, ma probabilmente dal conducente, per disattenzione o stati di alterazione.

"Il caso non riguarda il pilota automatico", ha ribadito Michael Carey, legale della difesa a favore di Tesla "Il pilota automatico nasce per rendere la guida e le strade più sicure, e questa è una buona cosa. Probabilmente è stato un classico errore umano a causare l'incidente". Carey ha inoltre aggiunto che, al momento, non è chiaro se la funzione Autopilot fosse attiva al momento del sinistro.

Questa non è la prima – e probabilmente non sarà nemmeno l'ultima – causa intentata contro il sistema di assistenza alla guida di Tesla, ma è indubbiamente la più "seria": ad oggi la società di Musk ha sempre dichiarato di aver correttamente informato i propri clienti di prestare attenzione alla guida, mantenendo un atteggiamento vigile, in quanto (nonostante il nome) il sistema Autopilot deve essere intenso come un programma di "assistenza alla guida" e non di "guida autonoma".

Tale affermazione ha portato la casa americana a vincere, nel 2019, il processo di Bellwether, a Los Angeles, che vide coinvolta una Model S che, sbandando improvvisamente contro un marciapiede, aveva provocato delle lesioni al conducente.

In quell'occasione i giurati riferirono a Reuters, dopo il verdetto, di aver ritenuto Tesla priva di ogni responsabilità proprio in forza dell'avvertimento di non distogliere l'attenzione dalla guida dell'auto, pur con l'Autopilot inserito.

Stavolta però, come accennato, la causa è più "seria" perché una persona è deceduta.

L'avvocato della difesa ha accennato alla possibilità che Lee fosse in uno stato di alterazione dovuto a un tasso alcolemico superiore al limite consentito (affermazione immediatamente smentita dalla famiglia, pronta a portare come prova i test effettuati dallo staff medico) e ha ottenuto dalla corte l'esclusione di alcune delle dichiarazioni pubbliche di Musk sull'Autopilot.

Oltre al processo della famiglia Lee, Tesla dovrà affrontare a stretto giro (il 6 ottobre) una seconda controversia nella contea di Palm Beach, in Florida. Anche in questo caso il conducente della Model 3 ha perso la vita in seguito alla schianto della vettura contro un trattore, pochi secondi dopo aver inserito l'Autopilot.

Indubbiamente, l'esito del processo di Riverside avrà ripercussioni a cascata su tutte le cause che vedono coinvolto l'Autopilot di Tesla, [ndr, diventando probabilmente un "precedente vincolante" all'interno del sistema legale statunitense] comprese quelle portate avanti dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) degli Stati Uniti riguardanti almeno 17 decessi (da giugno 2021 ad oggi).

Resta da sciogliere anche il nodo centrale riguardante la possibilità che la funzione Autopilot abbia indotto negli automobilisti un falso senso di sicurezza, portandoli a pensare che le loro auto fossero in grado di guidarsi da sole, allentando di conseguenza la propria supervisione.

Causa autopilot Tesla decesso

48 Commenti
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gd350turbo29 Settembre 2023, 14:19 #1
"una casa automobilistica non dovrebbe mai vendere ai consumatori veicoli sperimentali".
Eh mi sembra cosa buona e giusta, (ma anche la gente che li va a comprare...)

Spero che gli diano una bella bastonata !
sinadex29 Settembre 2023, 14:29 #2
Originariamente inviato da: gd350turbo
"una casa automobilistica non dovrebbe mai vendere ai consumatori veicoli sperimentali".
Eh mi sembra cosa buona e giusta, (ma anche la gente che li va a comprare...)

Spero che gli diano una bella bastonata !
Io, invece, spero sia accertata la verità
gd350turbo29 Settembre 2023, 14:34 #3
Originariamente inviato da: sinadex
Io, invece, spero sia accertata la verità


Bè se come è scritto nel articolo, improvvisamente ha sbandato e centrato un albero, mi pare che si sappia già.
cignox129 Settembre 2023, 14:44 #4
--Bè se come è scritto nel articolo, improvvisamente ha sbandato e centrato un albero, mi pare che si sappia già.

Questo é quello che sostiene l'accusa, mentre la difesa nega che fosse persino attivo, perché una manovra del genere non potrebbe farla.

Quindi, i punti sono 2:
-Accertare se l'autopilot era attivo
-Se lo era, se Tesla é da considerare responsabile dell'accaduto.

solid929 Settembre 2023, 14:49 #5
Ricordo di aver letto che tesla ha programmato l'autopilot per disattivarsi pochi secondi prima di un impatto in modo da poter dire che non era attivo nell'istante dell'incidente.
Se fosse vero mi sembra una pratica molto scorretta e spero non funzioni questa scusa in tribunale.
gd350turbo29 Settembre 2023, 14:50 #6
Originariamente inviato da: cignox1
Quindi, i punti sono 2:
-Accertare se l'autopilot era attivo

Considerando l'elettronica di cui dispone, non penso che sia cosa difficile da stabilire.
Originariamente inviato da: cignox1
-Se lo era, se Tesla é da considerare responsabile dell'accaduto.

Appunto... adesso io non conosco miminamente il funzionamento di tale coso, ma a logica, direi che ci dovrebbe essere un log.
Unrue29 Settembre 2023, 14:53 #7
Originariamente inviato da: gd350turbo
Bè se come è scritto nel articolo, improvvisamente ha sbandato e centrato un albero, mi pare che si sappia già.


Ormai le cause contro Tesla e Autopilot non si contano più, ma Tesla ne è sempre uscita indenne.

A mio parere Tesla rischia parecchio ogni volta, perché il nome Autopilot è ingannevole. Si lo so che non è un vero Autopilot, ma parecchi sono fessi e si fermano a leggere il nome, come quelli che si addormentano alla guida o cazzeggiano.

Queste cause basta perderne una che si creano precedenti pericolosi.
agonauta7829 Settembre 2023, 15:07 #8
Hanno sbagliato tutto cominciando dal nome ,autopilot . Che poi sia scritto che è un ausilio alla guida non cambia la sostanza . Di solito queste cause sono fatte per spillare un po' di soldi o tentare di farlo . Non dimentichiamo che l'America è quel posto del mondo dove se non scrivi nelle istruzioni che non puoi mettere animali o bambini nei forni per aciugarli , la gente li mette per davvero
pachainti29 Settembre 2023, 15:26 #9
Originariamente inviato da: gd350turbo
"una casa automobilistica non dovrebbe mai vendere ai consumatori veicoli sperimentali".
Eh mi sembra cosa buona e giusta, (ma anche la gente che li va a comprare...)

Spero che gli diano una bella bastonata !


Speriamo, potrebbe essere un precedente contro la vendita di prodotti non finiti, software incluso.
Giulia.Favetti29 Settembre 2023, 15:27 #10
Originariamente inviato da: solid9
Ricordo di aver letto che tesla ha programmato l'autopilot per disattivarsi pochi secondi prima di un impatto in modo da poter dire che non era attivo nell'istante dell'incidente.
Se fosse vero mi sembra una pratica molto scorretta e spero non funzioni questa scusa in tribunale.


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