Kalashnikov: dalle armi alle auto elettriche
di Rosario Grasso pubblicata il 29 Agosto 2018, alle 12:41 nel canale Auto Elettriche
Si tratta dell'ennesima auto di ispirazione retrò, stavolta proveniente dal produttore del famigerato fucile automatico AK-47
Dopo gli annunci di Jaguar, a proposito della E-type Zero elettrica a zero emissioni, e di Electra Meccanica, sulla replica esatta di una Porsche 356 in chiave elettrica, l'ultima auto elettrica di ispirazione retrò arriva dal produttore del famigerato fucile automatico AK-47.
Il produttore russo Kalashnikov, infatti, ha mostrato la scorsa settimana una nuova auto elettrica, conosciuta come CV-1, all'International Military Technical Forum che l'esercito russo tiene annualmente. La piccola berlina è basata sul design della Izh 2125 Kombi, prodotta nell'Unione Sovietica comunista a partire dal 1973. Questa iconica auto è poi andata fuori produzione nel 1997.
La piccola autovettura sarà disponibile nelle configurazioni a tre e a cinque porte, e avrà prestazioni paragonabili a quella di una Tesla, consentite da un pacco batteria da 90 kwh e un propulsore elettrico da 295 cavalli capace di garantire un'accelerazione da 0 a 62 miglia orarie in 6 secondi.
"La nostra tecnologia ci consentirà di rivaleggiare con i principali produttori di auto elettriche come Tesla", ha detto un portavoce di Kalashnikov all'agenzia di stampa russa RIA-Novosti. Kalashnikov è una compagnia nota internazionalmente per il suo fucile automatico AK-47, ma si tratta di un produttore con interessi trasversali che costruisce anche biciclette e fuoristrada. Per questo motivo non è così sorprendente l'annuncio di un suo veicolo elettrico.
39 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info...btw carino lo stile retrò, ma i fari non si possono vedere
Questo perchè una delle poche fabbriche occidentali ammesse in Unione Sovietica, era la FIAT.
E se si parla di retrò, non c'era molto altro all'epoca oltre ai design FIAT.
Andando nello specifico.. la produzione automobilistica sovietica e dintorni degli anni 70-80 è in assoluto quanto di più orribile l'essere umano abbia mai concepito.
Certamente pratica, economica e funzionale.. ma anche brutta come il culo di un babbuino. Non è che ci sono altri modi per dirlo.
Quindi l'idea di usare quel modello per fare la prima auto elettrica sinceramnte fa rimpiangere parecchio gli AK-47.
Comunque a me piace.
però in linea generale la trovo interessante.... bella no, ma affascinante si.
E se si parla di retrò, non c'era molto altro all'epoca oltre ai design FIAT.
Ehm
No
Era la Lada che aveva fatto una replica della Fiat 124
Quella lì è una replica della IZh 2125 "Kombi" che a sua volta era una versione station wagon della Moskvitch 412, la quale era un ammodernamento della Moskvich-408 del 1966
Una lunga ascendenza di pessime carriole comuniste
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".