Kalashnikov: dalle armi alle auto elettriche
di Rosario Grasso pubblicata il 29 Agosto 2018, alle 12:41 nel canale Auto Elettriche
Si tratta dell'ennesima auto di ispirazione retrò, stavolta proveniente dal produttore del famigerato fucile automatico AK-47
39 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'unica cosa "cheap" è che avrebbero potuto farne una col design non 1:1 (a quanto ho capito è questo il caso). Ora sembra un esercizio di stile...
"lada 128" non esiste proprio.
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PS. Per maggior parte di voi chi non sa ak47 non è mai stato un progetto russo, ma tedesco StG 44. Poveri ingegnere tedeschi presi in ostaggio e marcivano nell'Unione Sovietica. Poi arriva uno con il nome Kalashnikov (naturalmente sotto il KGB) che non mai fatto una arma e tira fuori un progetto del genere.
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PS. Per maggior parte di voi chi non sa ak47 non è mai stato un progetto russo, ma tedesco StG 44. Poveri ingegnere tedeschi presi in ostaggio e marcivano nell'Unione Sovietica. Poi arriva uno con il nome Kalashnikov (naturalmente sotto il KGB) che non mai fatto una arma e tira fuori un progetto del genere.
Toh ci mancava il troll ucraino
Comunque si dice "compagnia bella", la Campania è la regione dove abito io.
Gli è andata bene al progettista dell'StG 44 che i sovietici lo hanno preso a lavorare per loro e lo hanno rispedito a casa con le sue gambe, invece di spedirlo in un gulag o peggio.
D'altro canto non ho nessuna "empatia" per Kalashnikov, non vorrei nemmeno un portachiavi di quel produttore.
E chi lo nega
In campo militare e soprattutto durante le guerre, è la regola copiare o rubare le tecnologie altrui.
Ma questo non implica che debba provare il benchè minimo rimorso per le sorti di alcuni di loro
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